Giuffrè: Epistemologia giudiziaria
Guida al ragionamento probatorio con le reti bayesiane
Paolo Cherubini
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: XVII-544
Le reti bayesiane sono un metodo logico-matematico intuitivo (nella sua parte grafica) e rigoroso (nella sua parte computazionale) per descrivere, quantificare e analizzare al computer ragionamenti complessi in contesti caratterizzati da incertezza. Tra i molti ambiti di applicazione vi sono anche – dagli anni '90 – le scienze forensi e la giustizia penale: non solo su temi di “nicchia” (il più noto è la valutazione delle “prove scientifiche”), ma anche per la descrizione e analisi di qualsiasi ragionamento che nell'ambito delle indagini o del processo supporti o indebolisca una congettura alla luce delle evidenze raccolte. Questa Guida accompagna il lettore interessato ma non esperto né di logica né di statistica attraverso tutti i passaggi essenziali per costruire reti bayesiane che descrivano e analizzino ragionamenti probatori su casi reali. La prima parte (capitoli I-III) introduce e illustra le poche basi teoriche indispensabili per cogliere la fondatezza dell'approccio. La seconda parte (capitoli IV-VII) descrive passo a passo la metodologia e le principali tecniche necessarie per costruire una rete corretta e funzionante. La terza parte (capitoli VIII-X) applica la teoria, i metodi e le tecniche a un caso reale (i passati processi per la c.d. “strage di Erba”). Ogni sezione è corredata da esercizi, e tutti gli ausili didattici e gli esempi basati su software sono liberamente scaricabili, per rendere l'apprendimento il più possibile interattivo e orientato alla pratica.
La prova ragionata
Giovanni Tuzet
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2023
pagine: XVI-352
Il volume si occupa di prova giuridica e ragionamento. Una dimensione chiave delle questioni probatorie è infatti il loro profilo inferenziale. Ma allo stesso tempo il volume sostiene che non tutto si riduce a ragionamento, o agli aspetti inferenziali della prova. In questa prospettiva, il testo intende approfondire la complessità dell'operazione probatoria in ambito giuridico. Ciò significa, soprattutto, distinguerne e articolarne gli aspetti principali, fra cui l'ostensione della prova, le inferenze che ne vengono sviluppate e la decisione che ne segue. Sotto il profilo ostensivo, la prova consiste in ciò che è suscettibile di essere mostrato ai decisori nella sede processuale rilevante e permette di ridurre l'incertezza epistemica sui fatti controversi. Sotto il profilo inferenziale, dall'ostensione probatoria devono essere ricavate inferenze sul tema di prova; ciò significa tradurre la prova in contenuto proposizionale e argomentativo, premesse e conclusioni per un uditorio cui ci si rivolge. Sotto il profilo decisorio, infine, si tratta di vedere se le conclusioni delle inferenze probatorie soddisfino lo standard di prova applicabile nel processo e giustifichino dunque l'accoglimento dell'ipotesi rilevante. Applicando al campo probatorio un celebre aforisma filosofico, l'ostensione senza inferenza è cieca e l'inferenza senza ostensione è vuota. In questo senso la prova deve essere “ragionata” e può giustificare la decisione giudiziale in punto di fatto.
Profili di epistemologia giudiziaria
Giulio Ubertis
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2021
pagine: 202
Individuato il processo quale luogo di verbalizzazione dell'esperienza di cui occorre mantenere la neutralità epistemologica, si chiariscono la concezione dialettica della prova e il legame tra giudizio di fatto e giudizio di diritto. Ma poiché la ricostruzione del fatto controverso è connessa al patrimonio probatorio disponibile, si espongono struttura e accezioni della prova, nonché la differenza tra prova in senso stretto e indizio. Si illustrano inoltre le regole volte all'acquisizione degli strumenti conoscitivi necessariamente non vietati dalla legge, pertinenti e rilevanti per la regiudicanda, nonché quelle per ottenere una decisione giusta (anche utilizzando l'intelligenza artificiale).
La valutazione della prova scientifica
Gaetano Carlizzi
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2018
pagine: X-166
Il volume indaga gli aspetti logici ed epistemologici della valutazione delle informazioni scientifiche compiuta al termine del giudizio, anche in confronto agli apprezzamenti del sapere specialistico che il giudice opera in ulteriori fasi e gradi processuali. Anzitutto, è sviluppata un'analisi logica dell'operazione, che ne individua le articolazioni fondamentali: la valutazione di attendibilità (nomologica e applicativa) e quella di persuasività. Ciò nella convinzione che molte delle attuali incertezze in materia, specie sui rapporti tra giudice ed esperti, derivano proprio da un insufficiente approfondimento di questi aspetti logici. Nel prosieguo, l'indagine si concentra sul controllo di affidabilità epistemologica delle informazioni specialistiche, che costituisce il nucleo della valutazione di attendibilità. Così, col corredo di numerosi casi tratti dalla nostra giurisprudenza, sono passati in rassegna i vari atteggiamenti (di chiusura o di apertura) che i giudici possono assumere quando sono chiamati a risolvere questioni scientifiche complesse. Inoltre, sono posti a confronto i due principali tipi di controllo di affidabilità: quello compiuto nella fase conclusiva di valutazione, proprio del regime italiano dell'uso processuale del sapere specialistico, e quello esercitato nella fase preliminare di ammissione dei mezzi probatori, caratteristico del regime statunitense. Infine, un ulteriore approfondimento è dedicato al regime italiano, al fine di chiarire se esso, da un lato, può valere per tutte le informazioni di carattere specialistico; dall'altro, può essere utile anche al di là della valutazione probatoria del giudice di primo grado.
Probabilità e logica della prova
Paolo Garbolino
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2014
pagine: XVIII-506
Nel volume si sostiene come sia raccomandabile condurre il ragionamento probatorio per mezzo del calcolo delle probabilità. Viene mostrato che il modello matematico dell'inferenza probabile garantisce di giungere a conclusioni logicamente valide, cioè senza contraddizioni logiche nemmeno implicite, e che esso è adeguato al ragionamento probatorio del giudice, ossia come i termini che compaiano nel modello ("rilevanza probabilistica, "probabilità a priori", "probabilità a posteriori", "likelihood", "peso della prova") possano essere interpretati in maniera compatibile con nozioni giuridiche quali "prova", "indizio", "rilevanza probatoria", "esperimento probatorio", "conclusione probatoria". Si evidenzia pure come il modello delle reti bayesiane sia computazionalmente efficiente, essendo non solo effettivamente possibile effettuare i calcoli logici richiesti, ma anche disponibili programmi per computer già utilizzati nelle scienze forensi. Poiché oggi la "prova scientifica" non può prescindere dai metodi statistici, particolare attenzione viene dedicata all'analisi del loro utilizzo nel campo della prova del DNA, della prova delle impronte digitali e delle prove balistiche, con un'aggiornata e approfondita discussione della loro validità scientifica. Si affronta inoltre il problema di quale sia il valore della prova statistica e il suo ruolo nell'accertamento di un nesso causale.