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Guerini e Associati: Contemporanea

Tra democrazia e rivoluzione. La Democrazia Cristiana e la politica italiana nei giorni del golpe cileno

Tra democrazia e rivoluzione. La Democrazia Cristiana e la politica italiana nei giorni del golpe cileno

Luigi Giorgi

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2024

pagine: 216

I tragici eventi del golpe militare che sovvertirono la democrazia cilena interessarono con intensità il contesto politico italiano. Questo saggio ricostruisce i giorni che seguirono all’11 settembre ’73, nei quali si diffuse il timore che quanto stava succedendo al di là dell’Oceano potesse accadere, più o meno similmente, anche nella Penisola. Tale eventualità produsse un appassionato dibattito tra le forze politiche di maggioranza e opposizione sulle prospettive della democrazia italiana. La Dc guidata da Fanfani condannò senza incertezze l’azione golpista, mantenendo i rapporti con l’omologo partito cileno (Pdc) che ebbe, in alcuni suoi esponenti, dei tentennamenti nella valutazione dell’intervento militare. «Nostro compito in questa epoca è trovare nella democrazia un’alternativa alla rivoluzione e far sì che la democrazia non sia un alibi per la stagnazione sociale», affermava Aldo Moro intervenendo alla Camera in qualità di ministro degli Esteri. Un passaggio attraverso il quale coglieva gli aspetti generali in cui si collocava la drammatica vicenda sudamericana sia per le compatibilità interne che per quelle internazionali, nonché per l’azione di governo condotta dalla Dc. Introduzione di Agostino Giovagnoli.
22,50

Eduardo Francisco Pironio. Biografia di un cristiano latinoamericano

Eduardo Francisco Pironio. Biografia di un cristiano latinoamericano

Gianni La Bella

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2023

pagine: 274

Eduardo Francisco Pironio, cardinale e arcivescovo argentino, è stato uno dei protagonisti delle vicende del cattolicesimo in epoca contemporanea, una figura chiave nella storia delle relazioni tra la Santa Sede e la Chiesa latinoamericana, tanto che l’arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini lo ha annoverato come «una delle maggiori personalità della Chiesa di fine millennio». Pironio è stato uno dei più stretti collaboratori di Paolo VI e Giovanni Paolo II, che ha contribuito al rinnovamento del cattolicesimo latinoamericano, come uno degli artefici della Conferenza di Medellin, celebrata nella città colombiana dal 26 Agosto al 6 Settembre 1968 e in modo creativo alla realizzazione delle Giornate Mondiali della Gioventù, volute da Papa Giovanni Paolo II. Questa biografia, costruita sulla base di un’inedita documentazione archivistica ne riassume le principali vicende umane e spirituali ed è impreziosita dalla prefazione di Papa Francesco.
18,00

Testimone di un massacro. Debre Libanos 1937: la strage fascista nel diario di un ufficiale italiano

Testimone di un massacro. Debre Libanos 1937: la strage fascista nel diario di un ufficiale italiano

Paolo Borruso

Libro

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2022

pagine: 128

Nel maggio 1937, al santuario di Debre Libanos, antico centro del cristianesimo etiopico, si scriveva una delle più cupe pagine nella storia del colonialismo italiano: a pochi mesi dalla strage di Addis Abeba, il viceré di Etiopia Rodolfo Graziani dava ordine di uccidere circa duemila persone, tra monaci e fedeli del villaggio, ritenute coinvolte nell'attentato subito dal gerarca il 19 febbraio. Un massacro premeditato, apice di una complessa strategia repressiva della resistenza etiopica, con cui il fascismo svelò un volto totalitario pienamente realizzato. In questo scenario, il diario di Attilio Joannas, sottotenente del corpo degli Alpini in missione in Etiopia in quel tragico anno, diventa un tassello fondamentale per la ricostruzione di un evento rimosso dalla memoria storica nazionale. Per la prima volta la vicenda è narrata direttamente in un documento privato, che va ad affiancarsi alle fonti ufficiali e alle testimonianze orali come prova del più grave crimine di guerra autorizzato dai comandi militari italiani.
15,00

Il Vaticano e la Turchia. Dall’Impero ottomano a Erdoğan

Il Vaticano e la Turchia. Dall’Impero ottomano a Erdoğan

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2020

pagine: 168

Ricorrono quest’anno i 60 anni dall’istituzione delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Repubblica di Turchia, un paese che riveste un ruolo particolare nella specifica geopolitica vaticana. Dal XIX secolo e lungo tutto il Novecento fino ai nostri giorni, l’Impero ottomano prima e la Turchia poi hanno rappresentato, infatti, un punto di interesse costante per la Santa Sede, anche se nel tempo le relazioni tra questi due soggetti hanno conosciuto fasi e stagioni diverse, accompagnate da differenti priorità, significati, orientamenti. Costante è rimasta, però, l’attenzione di Roma a un contesto considerato cruciale sia per la presenza di diverse chiese e comunità cristiane ‒ cattoliche, ortodosse e antico-orientali ‒ sia per il suo ruolo nodale in molte dinamiche contemporanee (dal colonialismo alla Guerra Fredda, dai conflitti mediorientali al fondamentalismo islamico). Il rapporto tra Santa Sede e Turchia, pur nella sua complessa articolazione, costituisce un elemento rilevante della «politica» della Chiesa cattolica, testimoniato dai viaggi compiuti in Turchia da tutti i papi che si sono succeduti dalla seconda metà del Novecento. Esperti e studiosi italiani e stranieri si confrontano, contribuendo in modo originale alla ricostruzione dell’azione internazionale della Santa Sede, in una direzione finora troppo poco battuta dalla storiografia contemporanea. Saggi di: E. Conte, G. Del Zanna, P. Dumont, T. Kayaoglu, E. Macar, R. Marmara, V. Martano, A. Riccardi.
16,50

Rinnovare la liturgia per riformare la Chiesa. Élite cattoliche a inizio Novecento

Rinnovare la liturgia per riformare la Chiesa. Élite cattoliche a inizio Novecento

Luca Barbaini

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2020

pagine: 448

Si è frequentemente insistito, in sede storiografica, sulla stretta correlazione fra le istanze di rinnovamento intellettuale avvertite in alcuni settori dell’intellighentia cattolica all’inizio del Novecento e il lacerante confronto che si stava consumando, in seno alla Chiesa contemporanea, sul rapporto con la cultura moderna e, di conseguenza, sul contributo delle sue élite alla vita pubblica nel corso dell’età giolittiana. I progetti di rinnovamento abbozzati durante questi anni si sarebbero concentrati anche sui temi liturgici. Il volume si propone di interpretare simili tentativi e il dibattito che, nel frattempo, si era sviluppato sulle origini del culto cristiano, quali chiavi di lettura per fare luce sugli sforzi messi in campo – sia pure con non pochi distinguo e alcune contraddizioni – all’interno di circoli novatori italiani allo scopo di incoraggiare una più capillare riforma della Chiesa, delle sue gerarchie e delle stesse classi dirigenti cattoliche. Prefazione di Maurilio Guasco.
35,00

La svolta del 1938. Fascismo, cattolicesimo e antisemitismo

La svolta del 1938. Fascismo, cattolicesimo e antisemitismo

Libro

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2020

pagine: 224

Le leggi razziali del 1938 rappresentarono un drammatico spartiacque, che mise in luce le divisioni all'interno della Chiesa e di tutto il mondo cattolico riguardo al tema dell'antisemitismo. La coscienza di una parte dei credenti entrò in conflitto con i sentimenti filofascisti che fino ad allora aveva nutrito. Quali ripercussioni vi furono sull'atteggiamento della Chiesa verso il regime? La sfida dei totalitarismi alla tradizione cattolica fu colta in tutta la sua portata, o venne sottovalutata nella convinzione di poter “cattolicizzare” queste nuove e rivoluzionarie esperienze politiche?
22,50

I gesuiti. Dal Vaticano II a papa Francesco

I gesuiti. Dal Vaticano II a papa Francesco

Gianni La Bella

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2019

pagine: 366

Nessun ordine religioso ha lasciato un segno così indelebile nella storia della Chiesa moderna e contemporanea, come i gesuiti, circondati sin dal loro sorgere, da ammirazione e venerazione, associati a immagini che evocano eroismo, santità, scienza e intelligenza, ma anche temuti, combattuti strenuamente, non solo dagli avversari della Chiesa cattolica, ma anche da forze concorrenti all'interno di essa. La Compagnia di Gesù, oltre a essere un dinamico, originale ed efficiente ordine missionario, è stata per secoli un poliedrico think tank, un raffinato laboratorio culturale, in cui si sono elaborate molte delle politiche della Chiesa. Questo libro nasce dall'idea di ricostruire le principali vicende che determinano, a partire dal Concilio Vaticano II, la genesi e lo sviluppo di quel lungo e complesso processo di «aggiornamento-rifondazione» dell'ordine, che ne trasforma le finalità e in parte l'identità, e che la maggioranza degli storici concorda nel riconoscere come la configurazione di una «Terza Compagnia», diversa da quella «restaurata», più affine e vicina a quella dei padri fondatori. I generalati di Pedro Arrupe dal 1965 al 1983 e quello del suo successore Peter Hans Kolvenbach dal 1983 al 2008 segnano con accenti, sensibilità e prospettive diverse le tappe di questa complessa e difficile transizione dell'ordine più potente della Chiesa cattolica, nonostante il drastico ridimensionamento dei suoi membri. Nessuna famiglia religiosa vive in un tempo così breve, negli anni del post-Concilio, una così significativa «metamorfosi». Con l'avvento al pontificato di Francesco, primo papa figlio di Sant'Ignazio, i gesuiti hanno ritrovato un nuovo protagonismo nella vita della Chiesa, ricevendo dal pontefice uno specifico mandato, circa missiones, quello di divulgare ed educare alla pratica del «discernimento spirituale», il «carisma dei carismi», come lo definisce Paolo VI, lo strumento per realizzare quella «conversione pastorale» cuore della riforma della Chiesa di cui parla nell'enciclica programmatica del suo pontificato, l'"Evangelii gaudium".
34,00

Il Vaticano e Hitler. Santa Sede, Chiesa tedesca e nazismo (1922-1939)

Il Vaticano e Hitler. Santa Sede, Chiesa tedesca e nazismo (1922-1939)

Alessandro Bellino

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2019

pagine: 346

Il nazismo ha costituito una terribile sfida per la Chiesa cattolica, che, in un certo senso, continua fino a oggi: molti giudizi sul cattolicesimo contemporaneo ruotano ancora intorno al rapporto di Pio XI e di Pio XII con Hitler. Innanzitutto, il nazismo ha disorientato la Chiesa tedesca, stretta tra minacce gravissime e crimini che non tolleravano il silenzio. Alessandro Bellino ricostruisce l'accidentato percorso di questa Chiesa, ripercorrendo un vasto dibattito storiografico e mettendo a fuoco vicende poco conosciute, come i processi per scandali finanziari e sessuali del clero, che il regime usò come pesanti mezzi di pressione. Ciò che accadeva in Germania coinvolse subito anche la Santa Sede. Dai documenti vaticani, qui ampiamente esplorati, emerge una gestione quotidiana della sfida nazista, che non seguì inizialmente un disegno chiaro e organico, ma che poi acquistò un orientamento sempre più severo. Lungo questa strada, la condanna della Mit Brennender Sorge non è stata un punto d'arrivo definitivo, ma la base di una sistematica strategia diplomatica finalizzata a contrastare l'influenza nazista nel mondo. La Santa Sede agì come un collettivo al cui interno non c'era spazio per contrapposizioni radicali, tuttavia dai documenti emergono differenze di giudizio, di atteggiamento, di azione. Il Segretario di Stato Eugenio Pacelli appare pienamente coinvolto nel progressivo indurimento della linea vaticana e il pontificato di Pio XI si chiuse con una ferma presa di posizione, proposta dal Segretario di Stato a sostegno del card. Mundelein, contro l'«imbianchino austriaco e per giunta inetto». Prefazione di Agostino Giovagnoli.
28,00

Paolo VI. Il Vangelo nel mondo contemporaneo

Paolo VI. Il Vangelo nel mondo contemporaneo

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2018

pagine: 319

Un «uomo che ha visto anticipatamente la storia»: così papa Francesco ha definito Paolo VI. Giovanni Battista Montini è stato un uomo del suo tempo, che si è confrontato e scontrato con le questioni della modernità europea e occidentale. Ma la crisi della Chiesa alla fine degli anni Sessanta aprì una fase nuova della sua vita. Dopo essersi lungamente impegnato nel governo della Chiesa, riformandone i retaggi temporalisti e anacronistici, Montini ha dovuto affrontare uno sconvolgimento dell'orizzonte storico che ha reso impossibile una gestione dall'«alto» e dal «centro» dell'istituzione ecclesiastica, come spiega Andrea Riccardi. Questo volume mette a fuoco l'attualità dell'«ultimo» Paolo VI, che si aprì al mondo nuovo della globalizzazione attraverso un confronto sempre più ampio con le grandi questioni della pace (ne parla in questo libro il cardinale Parolin); le realtà dell'America Latina, dell'Africa e della Cina; i nuovi rapporti tra Nord e Sud; la situazione nei paesi comunisti dell'Europa Orientale. Nell'impossibilità di definire un modello unico di Chiesa all'interno di un cambiamento sempre più imprevedibile, Paolo VI si è affidato soprattutto a due bussole: il primato del Vangelo e il «sacramento del povero», che — attraverso l' Evangelii Nuntiandi — hanno orientato anche il rinnovamento della Chiesa latino-americana e la «teologia del popolo» argentina cui si è ispirato papa Francesco.
22,50

Spiritualmente semiti. La risposta cattolica all'antisemitismo

Spiritualmente semiti. La risposta cattolica all'antisemitismo

Valerio De Cesaris

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2017

pagine: 195

La nascita e la rapida diffusione dell'antisemitismo moderno, politico e razziale, tra Otto e Novecento, ha messo in difficoltà la Chiesa cattolica: da un lato, essa aveva da secoli un atteggiamento antiebraico, che in passato aveva prodotto, nell'Europa cristiana, un regime di segregazione in cui la minoranza ebraica era preservata ma discriminata; d'altro lato, l'antisemitismo razziale, fenomeno pienamente secolarizzato, non teneva in alcun conto il battesimo, ritenendo che un ebreo restasse tale anche convertendosi al cristianesimo. Inoltre, l'antisemitismo metteva in discussione l'unità del genere umano e aveva componenti anticristiane. In quel frangente, la Chiesa ha operato una debole distinzione tra la propria tradizione antiebraica e l'antisemitismo, tentando di salvare la prima pur condannando il secondo, ma ha anche avviato una riflessione complessiva sul rapporto con l'ebraismo. In questo libro si ricostruisce il percorso di riscoperta, da parte cattolica, del legame spirituale tra ebraismo e cristianesimo, come risposta all'antisemitismo, in un processo che porta al Concilio Vaticano II e alla dichiarazione "Nostra aetate", con il superamento dell'antica ostilità religiosa e l'apertura di una stagione nuova nei rapporti tra le due fedi.
20,00

La Chiesa dei poveri. Dal Concilio Vaticano II a papa Francesco

La Chiesa dei poveri. Dal Concilio Vaticano II a papa Francesco

Matteo Mennini

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2017

pagine: 252

Negli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo, insieme all'incremento dei consumi e al boom economico in Europa e in Nord America, emergevano le contraddizioni di un mondo che iniziava a scoprirsi globale: la questione della povertà assumeva contorni nuovi e drammatici, nel volto delle «periferie» prodotte dai neo-colonialismi. Giovanni XXIII, pochi giorni prima che iniziasse il Concilio Vaticano II (1962-1965), affermò che di fronte a quelle contraddizioni la Chiesa si presentava come «Chiesa dei poveri». Da quelle parole scaturì un dibattito che coinvolse un movimento di vescovi e teologi nel tentativo di promuovere, da una parte, una radicale semplificazione degli apparati ecclesiastici e, dall'altra, l'evangelizzazione dei poveri come la principale missione ricevuta dalla Chiesa cattolica. Muovendosi tra diverse fonti - documenti di archivio, diari dei protagonisti, saggistica e articoli di stampa - il volume vuole ripercorrere e ricostruire, con un interesse storico, le trame di quel dibattilo per rispondere all'interrogativo se l'esperienza della «Chiesa dei poveri» sia riducibile a un «pezzo» della storia istituzionale del Concilio Vaticano II, oppure se possa essere compresa come ima dimensione embrionale e rappresentativa delle evoluzioni del cattolicesimo in età contemporanea, lino alla ripresa di quegli stessi temi, cinquant’anni dopo, da parte di papa Francesco.
22,50

L'interprete di Auschwitz. Arminio Wachsberger, un testimone d'eccezione della deportazione degli ebrei di Roma

L'interprete di Auschwitz. Arminio Wachsberger, un testimone d'eccezione della deportazione degli ebrei di Roma

Gabriele Rigano

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2016

pagine: 254

Arminio Wachsberger venne arrestato dai nazisti a Roma il 16 ottobre 1943 e deportato ad Auschwitz perché ebreo. Dei 1.024 rastrellati quel giorno, ne tornarono solo 16: Arminio è uno di questi. Da subito, appena dopo la fine della guerra, il protagonista di questa storia ha voluto testimoniare sulle travagliate vicende della sua vita, con la parola e con la scrittura. La sua intraprendenza e la conoscenza delle lingue gli hanno permesso di guardare e raccontare gli eventi da un punto di vista privilegiato: quello dell'interprete tra i deportati e le autorità naziste. Dopo la guerra il suo ruolo di interprete non è venuto meno, e non solo nei tribunali: i suoi racconti hanno tradotto in un linguaggio comprensibile una realtà ai confini dell'immaginabile: la tragica esperienza dei lager nazisti. L'appassionata dedizione di Arminio Wachsberger al suo compito di testimone ha fatto emergere nuovamente diverse domande cruciali (su cui altri autori, fra cui Primo Levi, si erano interrogati con sofferta lucidità): che cosa si ricorda? che rapporto esiste tra testimonianza e verità? perché tra storici e testimoni è sorta una reciproca diffidenza? che rapporto esiste tra storia e memoria? quale ruolo svolgono la scrittura e la letteratura nella trasmissione della memoria?
22,50

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