Il Prato: Cataloghi d'arte
Il gomitolo nella valigia. Mostra d'illustrazione di Giuseppe Gatto
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2017
pagine: 40
Il catalogo si propone di restituire un’immagine complessiva, riletta dall’artista e interpretata da una voce critica, del lavoro svolto durante le attività presentate nell’ambito del progetto “Evoluzioni creative. Corrispondenze tra musica, danza e teatro”. L’iniziativa si è concretizzata in un intervento socio-culturale dove l’arte, è diventata strumento educativo per eccellenza dotato di una forza comunicativa diretta, in grado di raggiungere lo spirito e scuotere l’animo delle persone coinvolte. La sinergia creatasi tra comunità artistica e comunità locale ha reso possibile affrontare tematiche relative a coesione e inclusione sociale esplorandole attraverso chiavi di lettura differenti, tracciando/identificando un percorso multidisciplinare, incentrato sull’espressione artistico creativa come strumento di indagine, di formazione, di crescita personale e collettiva. Nel corso delle attività è stata incoraggiata una produzione individuale originale, senza tuttavia, trascurare l’aspetto corale, perseguendo lo specifico obiettivo di convogliare i singoli slanci creativi nella produzione di uno spettacolo partecipativo da restituire alla cittadinanza. Una co-creazione, esempio tangibile dei risultati che si possono raggiungere grazie alla collaborazione tra persone con sensibilità, capacità e competenze lavorative, artistico-creative tra loro molto eterogenee, ma complementari.
Museo della Padova ebraica-The jewish heritage of Padua
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2015
pagine: 152
Due sono i fattori storici che, tra gli altri, connotano ed esaltano l'Ebraismo padovano: il primo è l'Università che, forse unica in Europa (e quindi nel mondo conosciuto), accolse e laureò studenti "senza l'obbligo di dichiarazione di fede". Ciò permise l'arrivo a Padova di studiosi e studenti che poterono liberamente dichiararsi ebrei, ottenere la laurea e rimanere in città ad implementare la popolazione ebraica. Padova divenne così un conosciuto centro da cui venivano emanati anche "responsa" che avevano validità per tutto l'Ebraismo diasporico; e non è certo un caso se, nel 1829, qui fu fondato il Collegio Rabbinico del Lombardo-Veneto, quello stesso che fu successivamente trasferito a Roma ed è l'attuale Collegio Rabbinico Italiano; Il secondo fattore storico è determinato da quello che si definisce "periodo d'oro", nei primissimi anni del '900, che rappresentò un eccezionale caso di integrazione tra popolazione ebraica e città ospitante: quasi tutte le cariche elettive della democrazia cittadina erano contemporaneamente affidate a membri della Comunità Ebraica. Il museo, anche tramite questo catalogo, vuole raccontare la storia di questo legame con la città e vuole farlo, oltre che esponendo alcuni preziosissimi manufatti in mostra (argenti, tessuti e manoscritti), proponendo un approccio innovativo allo spazio espositivo, facendo "parlare i muri" grazie a dei filmati che fanno dialogare il visitatore con le principali figure storiche dell'ebraismo vissute a Padova.
Silvana Weiller Romanin Jacur. Dipinti e parole
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2011
pagine: 108
Dissenso. Arte per ridere contro
Nicola Artuso
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2011
pagine: 8
Ponteggiando-Bridging
Enzo Siviero
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2009
pagine: 112
Riccardo Perale. Vapore d'acqua. I vaporetti del Canal Grande
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2008
pagine: 104
Giuseppe Jappelli e la nuova Padova
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2008
pagine: 288
Tavole spezzate. Catalogo della mostra (Padova, 18 luglio-17 agosto 2008)
Giuseppe Polisca
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2008
pagine: 50
Il tesoro di San Salvador. Arte orafa a Venezia tra fede e devozione
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2008
pagine: 176
Grazie al permanere di un'ininterrotta tradizione di fede si è costituito nel tempo quell'insieme di oggetti, che oggi compongono il Tesoro di San Salvador. Esso appartiene al patrimonio degli arredi sacri tuttora conservati nella sacristia e nei locali adiacenti e, in misura non trascurabile, ancora utilizzati secondo la loro specifica funzione liturgica. Ciascuno degli oggetti esposti ha un valore che non può ridursi alla mera valutazione sul mercato antiquiario. Il tesoro di San Salvador custodisce oggetti diversi per epoca e stile, per funzione e qualità artistica, fabbricati in un arco di tempo che va dal XIV al XX secolo. Dall'epoca più antica abbiamo ereditato splendidi manufatti di diversi stili. Sui reliquiari dove si stagliavano smalti traslucidi pare di scorgere il fascino dei primordi di San Salvador. Con il nodo del fusto in gotico fiorito un reliquiario riporta alla memoria la Venezia che si affermò a partire dalla quarta crociata, allorchè divenne luogo dove il culto delle reliquie della Passione di Cristo e dei martiri dei primi secoli ebbe un'incidenza notevole e da qui poi si diffuse per l'intera Europa... e via via dal Rinascimento fino a pochi decenni fa ogni altro oggetto riassume un momento del vissuto comunitario delle chiese di San Salvador e di San Bartolomeo, per le quali fu commissionato ora da una Scuola di mestiere o di devozione, ora dal parroco del tempo o da qualche fedele. Ancor oggi nel luogo più significativo, incastonato in quell'originale pannello e fastigio sovrastanti l'antico altar maggiore, si trova il celebre paliotto d'argento dorato.