Il Prato
Manutenzione di alcuni manufatti tessili appartenenti al Museo San Pio X di Salzano
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2025
pagine: 42
La dotazione dei paramenti liturgici del Museo San Pio X di Salzano costituisce ununicum per valore e importanza dei manufatti conservati, coprendo un periodo che va dalla fine del Quattrocento alla prima metà del Novecento, molti dei quali significativi per la storia locale o perché legati alla figura di papa Sarto, altri per essere loro stessi fonte documentaria dell'evolversi del gusto in tema di moda e abbigliamento. Questo agile libro documenta gli interventi di conservazione, manutenzione e restauro su alcuni tessuti antichi conservati nel museo, in particolare un fazzoletto di seta appartenuto a Pio X che disgregato in migliaia di frammenti, è stato restituito completamente restaurato.
La via degli esiliati. Da Mostar ad Arbe 1942-43
Vladimir Isaić
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2025
pagine: 118
Scrive l'Autore: "Avevo 12 anni e non conoscevo le ragioni di molte delle cose che accadevano. Ero solo un bambino che non poteva comprendere tutto, eppure mi sono sempre impegnato a capire. Prelevare persone dalle loro case durante le incursioni o portarle via dalle strade, non faceva che evidenziare l'arroganza del potere di allora e quei traumi ci hanno segnato a lungo. Ho voluto ricordare come, attraverso i giochi e tramite lo sguardo dei bambini, abbiamo vissuto la crudele quotidianità della guerra con i nostri amici e coetanei". Traduzione di Anita Vuco Prefazione di Predrag Matvejević. Postfazione di Michele Sarfatti.
Alessandro Oliverio
Paolo Ervas
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2025
pagine: 80
Alessandro Oliverio, di probabili origini bergamasche e attivo nella prima metà del Cinquecento, è stato un pittore di scuola belliniana a lungo misconosciuto. La progressiva ricostruzione del suo catalogo, a cui questo volume contribuisce in modo sostanziale, ha rivelato un artista particolarmente assiduo nel replicare diversi modelli compositivi di Giovanni Bellini per la privata devozione, ma senza rinunciare a una personale interpretazione di tali modelli. Risultano piuttosto caratterizzanti il trattamento espressivo delle superfici e l’uso di una luce fredda e tersa. Il libro è inserito nella collana “Le arti della Serenissima. I Grandi Minori della Repubblica Veneta”, che nasce con l’intento di promuovere la conoscenza di artisti che hanno lavorato sul territorio della Serenissima Repubblica dalla sua fondazione fino alla sua caduta, poco noti al grande pubblico. Tali autori sono spesso oggetto di studi specialistici che conoscono scarsa diffusione al di fuori dell’ambito scientifico. Le loro opere, tuttavia, sono importante testimonianza di una diffusa produzione artistica sul territorio che si pone sempre in dialogo con i grandi capolavori della storia dell’arte. I volumi di questa collana vogliono offrire uno strumento di conoscenza di questi artisti in un formato agile e tuttavia completo, agevole nella lettura e approfondito nei contenuti fondamentali, utile sia all’appassionato che allo studioso.
Gerolamo da Treviso il Vecchio
Luca Brignoli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2025
pagine: 70
La figura di Gerolamo da Treviso il Vecchio, uno dei più interessanti pittori della seconda metà del Quattrocento nel panorama dell’entroterra veneto, è stata a lungo sfuggente e al centro di dispute critiche circa la sua identità anagrafica. Data la presenza di due pittori di nome Gerolamo a Treviso nel XV secolo (Gerolamo Strazzaroli da Aviano e Gerolamo Pennacchi), gli studiosi si sono divisi su queste due possibilità, addirittura ipotizzando di scorporare le due fasi stilistiche dell’autore nei due Gerolamo, con una giovinezza orientata verso Padova e lo stile squarcionesco e una maturità di stampo vivariniano, in cui il nostro tenta di digerire tardivamente la rivoluzione belliniana. Le ricerche fondamentali di Giorgio Fossaluzza hanno sciolto la questione identificando il pittore in Gerolamo Strazzaroli da Aviano: da questo contesto nasce l’esigenza di dare alle stampe questo volume, la prima monografia dedicata all’artista che riunisce il suo catalogo generale, con dipinti (tutti di soggetto sacro) conservati anzitutto nella diocesi trevigiana, ma anche in istituzioni museali italiane e straniere. Il libro è inserito nella collana “Le arti della Serenissima. I Grandi Minori della Repubblica Veneta”, che nasce con l’intento di promuovere la conoscenza di artisti che hanno lavorato sul territorio della Serenissima Repubblica dalla sua fondazione fino alla sua caduta, poco noti al grande pubblico. Tali autori sono spesso oggetto di studi specialistici che conoscono scarsa diffusione al di fuori dell’ambito scientifico. Le loro opere, tuttavia, sono importante testimonianza di una diffusa produzione artistica sul territorio che si pone sempre in dialogo con i grandi capolavori della storia dell’arte. I volumi di questa collana vogliono offrire uno strumento di conoscenza di questi artisti in un formato agile e tuttavia completo, agevole nella lettura e approfondito nei contenuti fondamentali, utile sia all’appassionato che allo studioso.
Architettura tra cinema e letteratura
Gianfranco Guaragna
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2025
pagine: 96
Com’è noto, esiste uno stretto legame tra cinema e architettura, così come tra cinema e letteratura, tuttavia, in tale contesto l’architettura occupa sicuramente un ruolo centrale. Detto in altri termini, il rapporto tra cinema e letteratura, difficilmente può ignorare il ruolo di cerniera che l’architettura viene ad assumere in questa triade, poiché il legame tra il film e il romanzo, sicuramente non può prescindere da essa. Sappiamo che lo scenario è ciò che di solito consente alle storie di avere uno svolgimento, e il rapporto tra scenario e azione è stretto quanto quello tra palcoscenico e opera teatrale, scrive Amitav Gosh. Di conseguenza, che sia descritta nelle pagine di un libro o ripresa nelle sequenze di una pellicola, l’architettura, in quanto scenario per eccellenza, rappresenta senza dubbio un elemento indispensabile alla narrazione. Infatti, quando il racconto ci viene restituito attraverso la tecnica cinematografica, mostra in tutta la sua evidenza come essa rivesta oggettivamente un ruolo assolutamente inderogabile.
Storia di una cellula impazzita
Elisa Sommavilla
Libro: Opuscolo
editore: Il Prato
anno edizione: 2025
pagine: 28
La Storia di una cellula impazzita è nata per spiegare alle mie bambine cosa succede quando si ha un tumore, ma mi sono resa conto che non è stato solo per quello... Lungo il cammino che mi ha portata a scriverla e a disegnarla ho inserito inconsapevolmente anche altri temi: accettazione per qualcosa che non funziona più come prima e costruzione di una speranza per il futuro. Maddalena è una cellula all' interno del corpo di viola che inizia a ripararsi da sola senza controllo. Si ammala, impazzisce e racconta che cosa succede di conseguenza alla sua ospite Viola. Il libro punta a spiegare ai bambini come si crea il tumore all'interno del corpo umano e illustra poi che percorso si attiva per la persona che si ammala quando le cellule impazzite vengono individuate. Oltre che scrivere i testi, l'autrice ha anche eseguito i disegni che, nella loro semplicità, hanno una forte capacità di coinvolgere il lettore-bambino (ma anche i genitori) nella storia raccontata. Età di lettura: da 8 anni.
Paradigma Tiepolo. Dalla «Rete dei luoghi dei Tiepolo» ad un possibile «itinerario culturale europeo», il cambio di paradigma del nuovo millennio visto con la prospettiva di Giambattista e Giandomenico Tiepolo, come opportunità per un territorio
Paolo Tonello
Libro: Libro rilegato
editore: Il Prato
anno edizione: 2025
pagine: 48
Sembrano esserci notevoli similitudini tra il passaggio epocale vissuto da Venezia e dall’Europa nel Settecento, narrato magistralmente da Giambattista e Giandomenico Tiepolo, padre e figlio, due artisti simbolo del loro secolo, e il nostro tempo. Soprattutto perché anche oggi come allora siamo immersi, magari inconsapevolmente, in una fase storica di cambio di paradigma: dove serve cioè una visione nuova delle cose, che ti deve far agire diversamente. Partendo dai loro sguardi d’artista, in questo libro ne trasliamo le prospettive per meglio leggere le trasformazioni che stiamo vivendo. Esse ci possono aiutare a comprendere come evolve il nostro “Mondo Nuovo”, riprendendo il titolo dell’affresco più famoso di Giandomenico, una delle opere simbolo del Museo del Settecento Veneziano di Ca’ Rezzonico. In quell’immagine lo sfondo su cui si stagliano le novità appare invisibile, nascosto da persone poste di spalle. Nel nostro “Mondo Nuovo” di inizio millennio gli italiani faticano a vedere i cambiamenti perché, come ha scritto nel suo Rapporto 2023 il CENSIS, appaiono “sonnambuli”. Sembrano camminare come fossero addormentati verso il baratro di un prossimo declino sociale, culturale ed economico, ignorando segnali di pericolo che dovrebbero invece apparire eloquenti. Per risvegliare menti assopite sono spesso utili delle buone tazze di caffè. Questo libro, che apre la collana de “i-Caffè del Prato” vorrebbero essere appunto come un caffè: un aiuto al risveglio. La sua miscela vuole tentare di leggere la complessità attraverso l’interdisciplinarietà: l’unico strumento che ci possa aiutare a vedere i segnali di pericolo, e allo stesso tempo però aiutare a guardare la bellezza del patrimonio materiale ed immateriale di cui ancora disponiamo. Riconoscere le minacce ed insieme le opportunità del nostro tempo potrebbe ancora permetterci di pensare in modo innovativo e costruttivo al futuro, con azioni concrete, ispirate alla sostenibilità, ad un patto tra Cultura ed Impresa, ai valori di democrazia e cittadinanza che stanno alla base del progetto di Unione Europea, a partire dalla consapevolezza della ricchezza racchiusa nel concetto di Territorio e di Comunità, cominciando proprio da qui, dalla Terra dei Tiepolo, la Terra del “Mondo Nuovo”.
All'ombra della tecnodestra. Riflessioni sulla democrazia nell'era Trump 2.0
Paolo Tonello
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2025
pagine: 60
Nel freddo pomeriggio del 6 gennaio 2021 a Washington i seguaci di Donald Trump hanno assaltato Capitol Hill nel tentativo di bloccare la nomina del suo successore neo-eletto, Joe Biden. In quel momento, all'improvviso, il buio è sceso sulla democrazia americana, e forse non solo. Nella data in cui i cristiani festeggiano il ritorno della Luce, l'Epifania, è stato come se un'eclisse, dalle 12.53 alle 17.40, ne avesse oscurato le istituzioni. In quelle sei ore una folla di sostenitori di Trump delusi, istigata da un presidente non più rieletto, ma ancora alla Casa Bianca, guidati da fanatici vestiti da sciamano hanno assalito e sfregiato il suo simbolo, il Congresso. Quell'attacco ha provocato morti e feriti, i parlamentari sono stati costretti ad una precipitosa fuga, i vertici delle istituzioni allontanati. L'ordine pubblico è stato ristabilito con difficoltà, richiedendo l'intervento della Guardia Nazionale. A quel feroce assalto la democrazia americana ha saputo rispondere con prontezza, ma rimane la domanda se ciò che è avvenuto sia stata solo un'eclisse, oppure un tramonto e l'anticipazione dell'alba di un'epoca nuova: l'Era Trump 2.0. Quattro anni dopo infatti Donald Trump è tornato, legittimamente, alla presidenza degli U.S.A., annunciando l'arrivo con la sua amministrazione di una “nuova età dell'oro”, che renderà “l'America di nuovo grande”. Accanto a lui, per realizzare questo obiettivo, si sono schierati i magnati della Big Tech, definiti dal presidente uscente Joe Biden “una oligarchia di ultraricchi”. I riflessi scintillanti dell'alba di questa nuova era sembrano quindi generare anche inquietanti ombre, allungate dai proclami di una nuova Tecnodestra. Si tratta ora di capire se è iniziata con loro anche una nuova, doppia, rivoluzione copernicana: una, politica, che vede il riassetto del potere, di nuovo accentrato nelle mani di un leader di indicazione di divina, “salvato da Dio”; l'altra che avvia un'epoca di cambio di paradigma scientifico, sociale ed economico generato dall'Intelligenza Artificiale e dai suoi principali possessori.
Fisica, entropia, complessità e mimèsi. Quasi una filosofia per la vita
Alberto Busetto, Paolo Busetto
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2025
pagine: 88
“Noi siamo, quindi pensiamo.” La parola arriva dopo. Prima viene lo sguardo. Ancora prima c'è l'omeostasi. Molte sono le forme di vita assistite da una «intelligenza biologica», ma i traguardi raggiunti da noi umani sono esclusivi. Perché? Noi desideriamo! Desiderando, intrecciamo i nostri destini. Intrecciandoli, edifichiamo paesaggi e costruiamo culture, anche se quasi mai in modo lineare. Una essenza puramente interiore cui affidarci è solo presunta: più plausibile pensare a una unicità emergente dal confronto-incontro con l'altro e l'altrove. ‘Consapevoli che per avanzare (Fisica) lungo il cammino (Entropia), sono importanti i passi (Complessità), capito che la direzione viene da sé (Mimesi),' possiamo finalmente raggiungere la realtà educando ai sentimenti le nostre emozioni.
Sguardi resistenti. La lotta di liberazione a Padova raccontata dagli studenti. Un percorso di ricerca e di riflessione tra fonti, storia, cultura e arte
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2025
pagine: 88
Alle origini della libertà e della democrazia: la Resistenza a Padova 80 anni dopo è un progetto dell’Istituto d’Istruzione Superiore Giovanni Valle di Padova svoltosi dal novembre 2023 sino al gennaio 2025: un itinerario didattico che ha coinvolto cinquantotto studenti provenienti dai diversi indirizzi e un gruppo di sette docenti dell’Istituto stesso, con la collaborazione di alcuni centri culturali e istituzionali della città. La mostra e il catalogo “Sguardi Resistenti. La lotta di Liberazione a Padova raccontata dagli studenti” costituiscono la tappa conclusiva del progetto che si è posto le finalità di conoscere e ricostruire i principali avvenimenti, personaggi e luoghi della Resistenza nella città di Padova, acquisire la consapevolezza della complessità degli avvenimenti storici, utilizzare strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento critico di fronte alla realtà. Punto di riferimento del progetto è stato l’80° anniversario della Liberazione che ricorre nel 2025: una ricorrenza che rappresenta un importante momento celebrativo per tutto il Paese e, nei propositi del presente lavoro, un’occasione concreta per avviare un percorso di ricerca da condividere pubblicamente con gli altri studenti di Padova e tutta la cittadinanza.
La piuma bianca. Storie di violenza sugli uomini
Sibyl von der Schulenburg
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2024
pagine: 168
Il libro raccoglie una selezione di racconti, opere di autori con stili diversi, uomini e donne che hanno accettato l'invito a raccontare una loro interpretazione di un argomento sottaciuto: la violenza di genere che vede il maschio vittima della femmina. La vergogna è la prima arma usata contro gli uomini. In un sistema educativo che li obbliga a dimostrare sempre coraggio e determinazione, l'esposizione al biasimo sociale è il modo più semplice per obbligarli a con formarsi, e il senso di colpa che ne consegue li rende estremamente fragili. “Codardo” è l'insulto più grande per la maggior parte degli uomini. Nella Prima guerra mondiale, le suffragette inglesi offrivano piume bianche agli uomini che non indossavano una uniforme “marchiandoli” come vigliacchi per spingerli ad arruolarsi. Allora si riteneva che un gallo da combattimento con una piuma bianca nella coda fosse il risultato di un in crocio genetico inferiore, meno aggressivo, un vigliacco. Così, penne e piume bianche divennero simbolo della codardia maschile.
Relazione della mia prigionia in terra francese (10 giugno – 13 luglio 1940). Diario del veneziano capitano Angelo Ghezzo
Angelo Ghezzo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2024
pagine: 136
Il presente lavoro è la trascrizione del resoconto della prigionia in Francia del Capitano Angelo Ghezzo (1893-1943), al ritrovamento nel 2020 sia del testo dattilografato postumo sia degli appunti chirografi. Tale trascrizione, oltre ad essere un'interessante testimonianza dei campi di prigionia francesi della Seconda Guerra Mondiale, vuole essere anche un tributo a un uomo, saldo nei valori della famiglia, sempre operoso e capace di reagire agli eventi. All'inizio del racconto, il protagonista Angelo Ghezzo, Capo Macchinista del piroscafo “Tagliamento” del Lloyd Triestino, afferma di aver scritto le sue memorie durante il periodo di prigionia in Francia (10 Giugno-13 Luglio 1940) «a ricordo indelebile di un trattamento finamente malvagio, ignobile e più che bestiale» che la Francia «ha saputo infliggere ai prigionieri civili dei piroscafi italiani sequestrati a Marsiglia ed a Caronte (Port de Bouc)». La dettagliata “relazione” è stata scritta, per citare le parole del Protagonista, per «dimostrare vergognosi maltrattamenti inflitti, prove schiaccianti di una malvagia cattiveria e del poco rispetto verso i prigionieri presi, disarmati e senza colpa alcuna […]. Destino è stato ben perfido, se si pensa che proprio il giorno che avrei dovuto essere in famiglia dopo quattro mesi e mezzo di viaggio, mi son trovato prigioniero […]. Tutto ciò che si osserva di comodo, di lussuoso, sembrano cose esagerate e superflue […]. Nella vita – aggiunge l'Autore – non ci si deve mai meravigliare di nulla e, dopo questa dura prova alla quale tutti siamo stati assoggettati, siamo temprati al punto di prendere il destino come viene e sopportare tutto colla più calma rassegnazione». Queste “povere pagine” – conclude il Protagonista – «rappresentano solo la storia, cronologica e veritiera, di una corta ma dura prigionia».