Il Prato
La Commedia secondo Dante
Chiara Donà
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 136
Prefazione Giuseppe Ledda.
Pianà ant la stubia. Impronte nella stoppia
Franco Badella
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 376
La vita di un borgo, di una comunità contadina, con la sua parlata dialettale che in questo libro di poesie rivive nel suo spirito, nella semplicità, nell’ingenuità e nella saggezza. La poesia accende i ricordi, il dialetto li rende presenti, vivi; sono personaggi che dialogano, si muovono, agiscono, sprigionano energia e sentimenti con quell’innocenza che improvvisamente può trasformarsi in ipocrisia. Il periodo bellico, il dopoguerra ed il passaggio da una civiltà contadina ad una industriale sono temi che segnano il trascorrere della vita. Questi mutamenti significativi e traumatici da alcuni sono accolti come una disgrazia, con rassegnazione, da altri come opportunità, una resurrezione e una speranza, sentimenti che ci riportano, in diverse tappe, ai giorni nostri. Il dialetto sembra affrontare in modo ironico e grottesco ogni situazione, offrendo, a modo suo, con una affermazione od un proverbio ad hoc, una risposta ad ogni avvenimento positivo o negativo, soffermandosi sui piccoli particolari che, grazie ai versi poetici, rendono più intriganti e fantastiche le storie. Questo libro è un “rewind” di vita vissuta che raccogliendo i segni visibili e le orme lasciate dal passato, non si limita a girovagare per le vie del borgo, ma si alimenta, aprendo una finestra sul mondo, della realtà e della quotidianità interpretata e presentata in modo sintetico con lo spirito dialettale.
La dottrina della libertà. Dialogo tra Fichte e Sartre
Fabio Laiso
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 248
Il saggio ricostruisce la sottile trama di nessi fra due pensatori che hanno fornito risposte diverse ad alcuni grandi temi dell’esistenza umana: coscienza, libertà, assoluto. Senza mai forzare le analogie che vengono rilevate solo quando s’impongono, si ricostruiscono le posizioni di Fichte e di Sartre in un dialogo tematico ricco di corrispondenze e rimandi. Pur appartenendo a due realtà filosofiche storicamente separate e distanti, pur seguendo metodologie e terminologie nella sostanza differenti, entrambi incarnano la figura dell’intellettuale engagé che non si accontenta di interpretare la società in cui vive, ma si propone di cambiarla. Ma soprattutto entrambi sono animati dalla stessa inesauribile esigenza che resta il vero leitmotiv di tutta la loro opera: la costruzione di un grande sistema della libertà.
La grande invasione delle rane
Eliana Miglio
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 136
Agnese e Anna sono due sorelle adolescenti in fasi di maturazione diverse, ma per entrambe si profilano rischi che in qualche modo le accomunano alle rane nella loro evoluzione e trasmigrazione riproduttiva. Anche le ragazze seguono i richiami della natura ma, mentre all’orizzonte internazionale si profila la liberazione sessuale, i costumi della cittadina di provincia in cui vivono causano loro conflitti profondi ed emergono domande circa la propria identità sessuale. Le ragazze documentano, con semplicità disarmante, il furto dei loro sogni in una sorta di selfie letterario, togliendo ogni maschera al perbenismo e all’ipocrisia che hanno caratterizzato quegli anni di cauta maturazione del paese.
Sante Peranda
Adriana Augusti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 92
Sante Peranda (Venezia 1566-1638) formatosi presso Franck Pauwels, detto Paolo Fiammingo, passa poi nella bottega di Leonardo Corona, per avvicinarsi successivamente a Jacopo Palma il Giovane, con cui collabora in alcune opere; i suoi riferimenti culturali, oltre allo stesso Palma, sono soprattutto, come per quasi tutti i pittori delle “Sette Maniere” Tintoretto e Veronese, ma riaffiorano, soprattutto nei paesaggi, i modi del pittore fiammingo. Passato in Emilia nel 1609 vi rimane per circa venti anni, nei quali lavora alla corte dei Pico a Mirandola, per gli Estensi a Modena, e per numerose commissioni private sul territorio. Nei ritratti di questi anni, affiora un rinnovato fiamminghismo, parallelo a quello di Frans Pourbous il giovane, attivo negli stessi anni a Mantova. Rientrato a Venezia nel 1627, le gamme cromatiche si schiariscono, le forme appaiono meno legate alle fonti dei grandi maestri del Cinquecento, avanzando quasi verso un cauto barocco.
Santa Maria delle Grazie a Milano. Lavori di restauro e manutenzione 2015-2020
Federica Comes
Libro: Libro rilegato
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 120
Rappresenta uno dei monumenti di maggior pregio della città di Milano, famoso nel mondo per la presenza de “L’Ultima Cena” di Leonardo da Vinci. I lavori di Manutenzione e Restauro condotti tra il 2015 e il 2020 hanno interessato i diversi corpi di fabbrica di cui si compone l’articolata struttura. Questi hanno avuto inizio con il completamento del Restauro del Chiostro bramantesco, realizzato nel 2015 in occasione di EXPO, cui ha fatto seguito il Restauro della facciata del Chiostro e del muro di cinta dell’intero Complesso. Parallelamente è stato avviato un vasto Programma di Manutenzione che ha interessato le coperture, la cui progettazione, articolata in due fasi (2015 e 2019), si è posta come obiettivo quello di portare ad un unico, adeguato livello conservativo tutte le coperture del Complesso, attraverso azioni differenziate e calibrate caso per caso, partendo dall’analisi delle caratteristiche tipologico-costruttive e di degrado di ogni singola struttura. Particolarmente delicata si è rivelata la progettazione degli interventi di risanamento conservativo delle strutture lignee della Basilica (porzione solariana), il cui precario stato conservativo e il sottodimensionamento complessivo hanno reso inevitabili importanti scelte sul piano statico-strutturale. Altrettanto delicati i temi dell’accessibilità e della percorribilità delle coperture: lo studio e l’individuazione di adeguati sistemi anticaduta si è rivelato indispensabile per la definizione di soluzioni a basso impatto visivo, senza tuttavia tralasciare il tema della sicurezza, fondamentale per chi opera in quota.
Il guanto di mio fratello
Giulia Franco
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 72
La storia di Giulia, sorella e terapeuta, condivisa attraverso l’esperienza di vita e la professione, racconta la “scelta di libertà” dell’autrice nell’accogliere la diversità del fratello secondo tempi e modi propri. Va riconosciuto a ognuno il “diritto di sbagliare e sospendere il giudizio” in questo inesplorato processo di accettazione dell’altro. Ci racconta le aspettative e il bisogno di comprensione di chi vive accanto a un fratello disabile, degli obiettivi ridiscussi durante le fasi di crescita del bambino dalla diagnosi, alla scuola, fino alla possibile separazione in età adulta. “È importante dire la verità ai bambini”, magari aiutandosi con il libro illustrato che attraverso il linguaggio simbolico favorisce la comprensione, stimola la conversazione e l’espressione delle proprie emozioni. La storia illustrata “Il guanto di mio fratello” narra le vicende di due fratelli che, attraverso le loro avventure, rafforzano la conoscenza reciproca e il sentimento di rispetto e accoglimento dell’altro. Le schede, alla fine del libro, permettono al bambino assieme all’adulto di elaborare con le immagini il tema della diversità. Età di lettura: da 6 anni.
Cesare Vecellio
Giorgio Reolon
Libro: Copertina morbida
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 84
Cesare Vecellio (Pieve di Cadore 1521 circa - Venezia 1601) si forma presumibilmente a Venezia presso Tiziano, suo cugino di secondo grado, per poi dedicarsi in proprio alla pittura nonché alla grafica, alla stampa e all'incisione. Vive e lavora tra il territorio alto veneto e la città lagunare, dove realizza l'importante trattato illustrato "Habiti antichi et moderni di diverse parti del mondo" (1590). Il suo stile è il risultato di una variegata cultura figurativa legata al Manierismo veneziano e rivela influssi dell'opera di Bassano, Tintoretto e Veronese.
Francesco Rosa
Federico Giannini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 84
Francesco Rosa (Genova 1635 ca. - Venezia 1710) è attestato a Venezia già a partire dal 1663. Allievo di Giovan Battista Langetti, nelle opere più importanti lasciate in Veneto dimostra di appartenere al novero dei migliori fra gli artisti della corrente dei ‘tenebrosi’. Nel 1675 passa a Monaco di Baviera dove diventa qualche anno più tardi primo pittore alla corte di Massimiliano II Emanuele Wittelsbach. Sia a Venezia che a Monaco si trova dunque ad essere investito di commissioni di prestigio, fra le quali spicca l’enorme pala col Miracolo di sant’Antonio da Padova nella basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari. Tornato in Italia dopo un lungo soggiorno in vari paesi d’Europa, muore a Venezia nel 1710.
Il monastero e la città. Architettura francescana femminile nell'Italia medievale
Davide Tramarin
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 352
Il francescanesimo ebbe una cruciale portata storica, sociale e culturale nell’Italia medievale. Gli effetti dell’azione e della presenza dei frati Minori nelle città sono ormai noti alla storiografia e, ancor oggi, ben percepibili dalla monumentale presenza delle loro architetture religiose negli spazi urbani. In tale quadro, rimangono tuttavia molti aspetti da chiarire circa il ruolo svolto dalla componente femminile, ovvero dall’Ordine delle clarisse. La silente immanenza del monastero e la clausura: sono le principali caratteristiche alla base dell’idea che, a causa dell’ordinamento patriarcale medievale, le religiose vivessero in un mondo a parte. Eppure l’isolamento fisico delle comunità non corrispondeva alla cancellazione della significativa funzione culturale e sociale determinata dalla loro esistenza. Questo volume offre una lettura del rapporto fra il monastero e la città. Un’osservazione compiuta sia dall’esterno, sia dall’interno, attraverso un percorso di analisi architettonica fra i pochi edifici delle clarisse sopravvissuti ai secoli nell’Italia nordorientale. Un numero contenuto di chiese e strutture claustrali, spesso estremamente rimaneggiate o destinate a nuovo uso, esaminate in maniera approfondita e poi poste a confronto con le architetture dell’Ordine presenti in altre regioni d’Italia. Monumenti rari, talvolta dimenticati, che furono luoghi rilevanti per le città e, al contempo, spazi speciali della spiritualità medievale.
La soglia dell'essere. Tre tappe nel pensiero di Martin Heidegger
Giovanni Dissegna
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 240
Il testo guida attraverso tre concetti chiave del pensiero heideggeriano (l'inizio, la ragione e il fondamento) analizzati secondo il tema portante della “soglia”: questa, infatti, rappresenta una dimensione decisiva per comprendere come l'interpretazione di tali concetti (ma, in generale, dell'intera filosofia heideggeriana) possa avvenire proprio in una condizione liminale, di confine. Lo stesso sguardo che Heidegger getta sulla storia del pensiero identifica l'Occidente come fermo in una condizione di “soglia”, di “linea”, entro un assetto globale che si presenta come insuperabile, ma che, paradossalmente, presenta esso stesso la possibilità del suo superamento. Il tema della soglia costituisce il filo rosso di queste tappe: la dimensione spesso fraintesa come escatologica, mistica o sciamanica del pensiero di Heidegger si riassume piuttosto con i tratti dello scorcio, dello sguardo che può esserci solo perché, abitando la contemporaneità, si pone in relazione con il mondo delle “ultime cose”, con ciò che è finale e, in virtù di questo rapporto con ciò che è terminale, consente di cogliere il mondo come libertà. Prefazione di Simona Venezia.
Klaus Wrage. Illustratore della Divina Commedia di Dante
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 128
Una delle tecniche più usate è stata l’incisione e tra gli artisti più interessanti, troviamo Klaus Wrage, incisore tedesco del ventesimo secolo, unico nel suo genere. Wrage scopre la Commedia al lazzaretto militare nel 1916/17 e si aggrappa all’opera in cui sembrano esserci le risposte che lui cerca; si cimenta con traduzioni in tedesco delle famose terzine e matura una vera passione per il simbolismo che le governa. Pochi anni dopo inizia le prime incisioni e nel 1925 realizza il suo primo incunabolo sulla Divina Commedia. Negli anni produrrà 260 xilografie di testo e immagini e si dirà guidato da Dante che per lui è stato destino, salvezza e provvidenza. Delle poche tavole xilografiche dantesche di Klaus Wrage, sopravvissute al tempo e alle guerre, 36 sono presentate in questo volume.