Il Prato
La maschera e il daimon. La filosofia come via di trasformazione
Shady Dell'Amico
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2020
pagine: 168
La maschera e il daimon è un saggio che presenta la specifica via trasformativa offerta dalla filosofia. La ricerca filosofica non è intesa alla maniera di un sapere teorico, astratto e complesso, ma come strumento vitale per conoscere meglio se stessi. Il testo è suddiviso in una pars destruens, che ha l'obiettivo di accompagnare il lettore verso l'uscita dai miti collettivi, e una pars construens, che affronta più direttamente la questione centrale: la scoperta della vocazione individuale come esito della ricerca di senso. L'autore si richiama al pensiero di Platone, convinto sostenitore che la vita sia orientata e sostenuta da un daimon. Il daimon è il compagno e il guardiano dell'esistenza; garantisce che essa abbia uno scopo, che compia la sua missione. Volendosi adeguare alle aspettative condivise, l'uomo censura lati di sé che domandano di esprimersi e di realizzarsi. Mette a tacere il proprio daimon e dunque si rende infelice. Scopo della filosofia diviene pertanto quello di individuare la “chiamata” di ciascuno, lasciandola emergere attraverso tecniche specifiche. In linea con questa attitudine maieutica, il testo si presenta come un percorso a due, dove chi scrive e chi legge camminano insieme verso quella “via di trasformazione” che costituisce l'anima fondamentale della filosofia. E che ha un solo obiettivo: divenire, come diceva Nietzsche, ciò che si è.
I lavoratori sono i nostri finanziatori. I bilanci della Federazione Comunista Padovana dal dopoguerra allo scioglimento del PCI (1948-1989)
Salvatore Metrangolo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2020
pagine: 80
Questo saggio, in occasione del centenario della nascita del partito comunista italiano, ricostruisce alcuni aspetti fondamentali dell’organizzazione del PCI di Padova a partire dall’analisi dei bilanci della Federazione padovana dall’immediato dopoguerra, nel 1948, fino allo scioglimento del PCI nel 1989, disponibili presso il Centro Studi “Ettore Luccini” (CSEL), che conserva l’archivio storico del partito comunista padovano. Attraverso l’analisi di una copiosa serie di cifre e voci di entrata e di uscita questa ricerca si pone l’obiettivo di fornire al lettore un quadro preciso, basato sulla «forza dei numeri», dell’organizzazione capillare del PCI padovano sul territorio, fatta di funzionari, sedi, attività di stampa e propaganda e della cosa più preziosa: migliaia di iscritti e militanti per portare avanti le proprie battaglie che facevano del PCI non una semplice “comunità politica” ma un vero e proprio “Partito”, cioè una struttura organizzata capace di garantirsi, con una fatica e un impegno comune da parte di dirigenti e militanti, quell’ autonomia economica indispensabile per poter utilizzare in piena libertà, senza condizionamenti, le proprie risorse economiche elaborando strategie, promuovendo campagne politiche, sviluppando il proprio insediamento nella società; in poche parole per fare politica. è proprio questa costante attenzione a difendere l’autonomia economica che ha spinto il PCI di Padova a costituire il c.d. «Centro economico», per anni fonte di ingenti introiti per il funzionamento della Federazione e ha poi consentito di aumentare il numero delle sedi di partito: un patrimonio ancora oggi da preservare e mettere al servizio della Sinistra padovana.
È tutto a post
Pierluigi Vettorello
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2020
pagine: 96
C’era una volta il maschio padre padrone. L’evoluzione della specie è l’uomo, che è maschio marito padre amico figlio a sua volta. Che con caparbietà tenta di navigare nel mare magnum della propria vita, nella più totale mancanza di punti di riferimento. L’autore racconta in forma di post il diario quasi giornaliero della vita dei nuovi maschi 2.0. Nelle sue brevi storie troviamo l’intero suo cosmo: dai rapporti con i figli a quelli con la santa moglie che lo sopporta, dalla descrizione del mondo che incrocia per strada alle sue più profonde e segrete emozioni. Un essere umano che ha deciso di mettere completamente e pubblicamente a nudo se stesso affinché un giorno i suoi figli possano dire: questo era nostro padre.
Feste tradizionali e rievocazioni storiche. Un patrimonio da salvaguardare
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2020
pagine: 216
Questo volume esce dopo quasi due anni dallo svolgimento del convegno “Rievocazioni storiche. Un patrimonio da salvaguardare”, del 6 dicembre 2018 nella cornice della sala del Piovego di Palazzo Ducale, sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e laguna. Il Convegno è nato da un’idea della Soprintendenza e di Ve.La., che cura, per il Comune di Venezia, lo svolgimento di eventi. L’occasione, che ha visto coinvolti numerosi studiosi di diversa provenienza, ha consentito di porre al centro del dibattito questioni legislative e disciplinari, riconducibili ai beni demoetnoantropologici, descrivendo sia il quadro delle regole nazionali - Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio - sia di quelle internazionali - Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale di Parigi del 2003 e Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società di Faro del 2005. Le testimonianze di feste tradizionali come il Redentore o il Carnevale, e di rievocazioni storiche come la regata Storica, la festa e la regata della Sensa, ma anche il Calcio Storico Fiorentino, o altri eventi della Romagna, che siamo riusciti a raccogliere, mostrano quanta attenzione e risorse tali eventi richiedono affinché nel loro svolgersi, i valori identitari e di documentazione della memoria storica, non si disperdano e trovino forme di attualizzazione. Contributi di: Giulia Altissimo, Massimo Andreoli, Luigi Brugnaro, Emanuela Carpani, Jennifer Celani, Maria Cristina Dossi, Giovanni Giusto, Stefano Karadjov, Paola Mar, Manuele Medoro, Marco Musmeci, Saverio Pastor, Luisella Pavan-Woolfe, Gilberto Penzo, Simona Pinton, Piero Rosa Salva, Chiara Squarcina, Alberto Toso Fei, Francesco Trovò, Roberta Tucci, Leandro Ventura, Alessia Villanucci, Lauso Zagato, Luigi Zanini, Emanuela Zucchetta.
Cantieri di restauro a Felizzano. Le chiese di San Rocco e San Pietro
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2020
pagine: 368
Il volume nasce dall’idea di don Claudio Pistarino, parroco di Felizzano, di dare memoria all’importante programma di restauri condotti negli ultimi quindici anni al patrimonio ecclesiastico del paese grazie al contributo di fondazioni e istituzioni bancarie. In particolare sono documentati gli interventi nella chiesa cimiteriale di San Rocco, caratterizzata da uno straordinario apparato pittorico nel catino absidale databile all’inizio del Cinquecento, e nella chiesa di San Pietro, dove il cantiere di recupero e valorizzazione ha riportato alla luce l’antico pavimento e la struttura originaria di alcuni degli altari delle cappelle. Si tratta di una narrazione in cui la competenza specifica degli autori consente di dare forma a un quadro ampio, in cui trovano posto un’aggiornata analisi del contesto storico-culturale, affiancata dalle specifiche schede di restauro delle varie opere, senza tralasciare l’importanza del ruolo attivo svolto della comunità locali.
Sessant'anni fa... solo una scommessa. La zona industriale di Padova: da ruralità a industrializzazione
Mario Squizzato, Paolo Ravazzolo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2020
pagine: 192
Nel 1956 nasceva il Consorzio ZIP con il compito di “fungere da volano” per l’economia padovana, realizzando le infrastrutture per consentire l’insediamento delle imprese in una zona industriale a est della città. Per dar spazio a questa nuova realtà fu compiuta tabula rasa su una superficie di dieci milioni di metri quadrati di territorio, dove era viva, da secoli, una cultura rurale intrisa di valori. Un territorio compreso tra le località di San Lazzaro, San Gregorio, Granze e Camin, fu completamente trasformato per consentire il passaggio alla modernità industriale. Qualcuno, però, dovette sacrificarsi. Fu così che in nome del progresso, centinaia di famiglie dovettero lasciare tutto quello che avevano subendo un danno irreparabile in termini materiali, mentre nulla poté ripagare della perdita sul piano umano. Persone ingiustamente accusate di essere state contrarie al progresso. Nel gennaio del 2020, a distanza di sessant’anni da allora, il Consorzio ZIP ha terminato il suo mandato e gli Enti Fondatori (Comune, Provincia e Camera di Commercio) hanno avviato le procedure per la sua chiusura. Alla luce di quanto è avvenuto abbiamo ideato questo libro con l’obiettivo di far conoscere alle nuove generazioni le vicende accadute in questo territorio e per i meno giovani un aiuto per non scordare. Il testo ha un taglio corale poiché è ricco di testimonianze dirette, raccontate da persone che hanno vissuto l’esperienza dell’esproprio e ora hanno voluto cogliere l’occasione per far sentire la loro voce. Il libro è, quindi, uno spazio dove dare la parola ai “vinti” di questa storia, che nelle celebrazioni decennali è sempre stata festeggiata, da chi realizzò la zona industriale, come una “scommessa vinta”. La narrazione è suddivisa in tre parti: la prima racconta la nascita e lo sviluppo della zona industriale e quanto accaduto alle comunità locali; la seconda descrive il territorio anteriormente alla trasformazione fisica; la terza termina con i motivi che hanno portato alla cessazione del Consorzio ZIP.
Il restauro del papiro
Paola Boffula Alimeni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2020
pagine: 256
È al papiro che spetta il primato di supporto scrittorio più utilizzato in antichità: ben 41 secoli, dal 3100 a.C. (papiro di Hemaka, I Dinastia) al 1088 d.C. - 480 anno dell’Ègira (P. Ryl. Arab. I, X 10, XI secolo). Il papiro a metà tra un bene archeologico (contesto da cui proviene) e un bene librario (contesto a cui viene affiliato) è un materiale molto fragile e deperibile che necessita di mano ferma e conoscenze pregresse di discipline quali quelle papirologiche, egittologiche e filologiche oltre che chimiche, fisiche e diagnostiche. Questo libro avrà come scopo precipuo quello di fornire le metodologie più idonee, ovvero quegli strumenti e quei mezzi necessari per effettuare un “primo intervento conservativo e restaurativo” applicato al supporto papiraceo. Punto di partenza ovviamente saranno le origini, con una breve introduzione storica (i padri fondatori - nascita della Papirologia in Italia e i primi restauratori italiani); per proseguire poi con tutte quelle informazioni basilari legate alla struttura di natura fisico-chimica della pianta del Cyperus Papyrus (creazione di un kòllema, foglio); gli aspetti intrinseci ed estrinseci (nomenclatura delle parti, differenziazione tra papiri letterari e papiri documentari, le lingue dei papiri, lo scriba e i suoi strumenti); di pari passo alla pratica (metodologie di restauro con casi di studio; esempi diagnostici; pigmenti; solventi e adesivi). Ancora oggi le vicende legate ai ritrovamenti papiracei riescono a stupirci e ad affascinarci, ma non sono molte le persone che comprendono l’importanza della loro conservazione e trasmissione futura.
Le oscure stanze. Racconti neri dell'inquieta nobiltà
Sergio Gnudi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2020
pagine: 112
Sono dieci i racconti di questa raccolta. “Le oscure stanze” narrano di una nobiltà che lentamene declina dopo i fasti rinascimentali degli Estensi. Ferrara si scopre città marginale e provinciale con il Papato e lo sarà sempre di più fino all’Italia dei Savoia. Le grandi famiglie dell’età ducale vivono questa discesa con un’inquietudine che ricerca nell’oscuro, nel tenebroso e nel malinconico le modalità di vita. Sono piccoli ritratti e piccole storie in cui prevale il verosimile e non il reale. Delle nobili famiglie i cognomi sono reali e collocabili storicamente, ma solo quelli, poiché i personaggi che tali cognomi portano e le loro peripezie sono puro frutto di fantasia. Da una parte lo spaccato di una società che cerca di sopravvivere e che talvolta, nella noia, scopre strade non percorse, dall’altra la complessa natura umana che, improvvisamente, diventa imprevedibile e spesso si chiama fuori dall’etica comune e dalle stesse regole sociali.
La verniciatura dei manufatti policromi: dalle vernici tradizionali alle resine a basso peso molecolare
Roberto Bestetti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2020
pagine: 176
Nel restauro delle opere policrome, il problema della scelta dei materiali per la verniciatura è stato spesso messo in secondo piano, lasciando la scelta alla consuetudine dell’artigiano o alle comodità dei prodotti pronti all’uso per belle arti. Il presente lavoro cerca di riassumere le informazioni principali presenti in letteratura sul tema delle vernici, prima analizzandone il problema in una prospettiva storica, attraverso la raccolta dei principali testi e ricettari e al loro confronto. In seguito vengono trattate le vernici nel settecento con la diffusione di testi e importanti trattati specifici. Nel corso dell’800 la vernice è stata usata in modalità particolari, documentandone le modalità in alcuni autori, aggiunta al colore o presente in strati intermedi o come vernice da ritocco. Dopo una breve disamina delle caratteristiche fisiche che determinano l’aspetto delle vernici come la saturazione, il glosse la rifrazione, e il no flow point, vengono trattati i materiali naturali principali, come mastice e dammar e le loro caratteristiche all’invecchiamento. In seguito vengono trattati tutti i materiali polimerici usati a questo scopo, dai polimeri di polivinil acetato, i polimeri acrilici, le resine chetoniche e chetoniche ridotte, e infine le aldeidiche e le resine alifatiche; trattandone le ricerche che sono all’origine della loro introduzione nella conservazione, le caratteristiche chimiche e fisiche, il degrado e le problematiche applicative. Vengono inoltre affrontati i temi degli additivi e degli stabilizzanti come gli HALS. Il presente contributo cerca quindi di raccogliere e diffondere le principali informazioni scientifiche e di letteratura sull’argomento, con l’obiettivo di orientare una scelta più consapevole della vernice in ambito conservativo.
Ritratti d’archivio. Antologia di protagonisti della storia ebraica italiana del ’900
Luciana Laudi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2020
pagine: 128
Il filo che lega i 12 protagonisti è la memoria dell’autrice che li ha “conosciuti” lavorando sui documenti dell’Archivio della Fondazione CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea). Le loro vicende danno un’immagine del variegato mondo ebraico italiano del ‘900 e delle sue contraddizioni. I dodici racconti rievocano la vita o frammenti di vita di uomini e donne, giovani e meno giovani, alcuni noti altri meno. Franco, dodici anni appena, è la più giovane vittima della lotta partigiana. Anche Rosa e Brigitte hanno aderito alla Resistenza ma solo Brigitte è sopravvissuta. Rosa, giovane, bella, esuberante e innamorata dell’amore, si è buttata nella lotta con disperazione andando volontariamente incontro alla morte. Renzo, giovane genovese, ha preferito non nascondersi in attesa della salvezza ma le è andata incontro in un avventuroso viaggio verso sud che lo ha portato a raggiungere gli Alleati. Di Natalia, famosa scrittrice, è rievocato un periodo della gioventù che l’ha vista condividere il destino di un irriducibile e sfortunato antifascista. Figura anomala nell’universo ebraico è Dino. Anch’egli noto scrittore molto letto negli anni ’30, si è “venduto” al fascismo denunciando alla Polizia segreta numerosi suoi correligionari antifascisti. Tragica la figura di Federico, figura romantica di poeta che il padre ha cercato invano di sottrarre alla sua sorte. Neanche Anna è riuscita a eludere il suo tragico destino che una prima volta le aveva concesso di sopravvivere ad Auschwitz-Birkenau. Robert è stato invece vittima di un tragico scherzo del fato. Fra gli ebrei che hanno voluto, vissuto e subito il fascismo, Ettore. Cresciuto in ambiente monarchico e fortemente legato a ideali risorgimentali e patriottici, con la scelta fatta ha voluto affermare la sua italianità. Figura carismatica Donato che nelle campagne pugliesi ha realizzato il sogno di ridare vita al popolo ebraico che credeva estinto. E infine c’è Andrea, agente di polizia penitenziaria nel carcere di San Vittore a Milano, un Giusto che ha perso la vita per aver voluto contrapporre la propria umanità alla barbarie nazifascista.
Manuale pratico di documentazione e diagnostica per immagine per i BB.CC
Paolo A. M. Triolo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2020
pagine: 240
L’opera d’arte è un luogo di incontro per chi studia i beni di interesse culturale e l’immagine è la lingua franca che mette in comunicazione lo storico dell’arte con il restauratore, il conservatore con il diagnosta, gli amatori con i professionisti. Questo manuale pratico è rivolto ai giovani studiosi, affinché possano facilmente orientarsi e muoversi autonomamente nella materia, sfruttando al meglio i loro mezzi per ottenere risultati di qualità, a sostegno delle loro ricerche e delle loro passioni.
Supporto e(') immagine. Problematiche di consolidamento e di conservazione dei supporti nei dipinti contemporanei. Atti del 8° Congresso internazionale Colore e conservazione (23-24 Novembre, 2018)
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2020
pagine: 304
Nell’ambito del restauro delle opere contemporanee si incontra terreno fertile per la nucleazione di nuovi dubbi, perché molti aspetti delle opere tradizionali vengono esasperati. In questo settore infatti ancora più che nelle opere tradizionali materia e immagine coincidono; le scelte operative vanno dedotte pertanto dall’istanza materica/estetica, perché condizionano la struttura e l’aspetto dell’opera. Per questi motivi l’intervento conservativo sul con- temporaneo si fa ancora più delicato, tanto da riconsiderare in alcuni casi se sia opportuno agire di fronte all’incertezza di dati ancora parziali e di un corpus di studi da completare, soprattutto riguardo al comportamento delle formulazioni nel tempo (in particolare dove non ci siano dati certi a livello composizionale). I contributi qui raccolti prendono in esame opere contemporanee su diversi tipi di supporti; sempre più infatti risulta impossibile classificare questa tipologia di opere in categorie definite. Dall’abituale focus dei dipinti mobili su cui tradizionalmente si sono concentrate la gran parte delle ricerche del CESMAR7, abbiamo voluto estendere l’approfondimento a opere su supporti tessili, murari o di diversa natura (plastica, metallo, vetro o materiali misti), includendo nella ricerca anche opere di epoca meno recente che tuttavia per caratteristiche del supporto, polimatericità o delicatezza della cromia sono prossime alle problematiche qui indagate Sono stati anche inseriti, come già menzionato, interventi su opere la cui natura è di essere effimere e in cui è il concetto stesso di conservazione intesa in senso tradizionale ad essere messo in crisi. ________________________________