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Libri di Luca Brignoli

Gerolamo da Treviso il Vecchio

Gerolamo da Treviso il Vecchio

Luca Brignoli

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2025

pagine: 70

La figura di Gerolamo da Treviso il Vecchio, uno dei più interessanti pittori della seconda metà del Quattrocento nel panorama dell’entroterra veneto, è stata a lungo sfuggente e al centro di dispute critiche circa la sua identità anagrafica. Data la presenza di due pittori di nome Gerolamo a Treviso nel XV secolo (Gerolamo Strazzaroli da Aviano e Gerolamo Pennacchi), gli studiosi si sono divisi su queste due possibilità, addirittura ipotizzando di scorporare le due fasi stilistiche dell’autore nei due Gerolamo, con una giovinezza orientata verso Padova e lo stile squarcionesco e una maturità di stampo vivariniano, in cui il nostro tenta di digerire tardivamente la rivoluzione belliniana. Le ricerche fondamentali di Giorgio Fossaluzza hanno sciolto la questione identificando il pittore in Gerolamo Strazzaroli da Aviano: da questo contesto nasce l’esigenza di dare alle stampe questo volume, la prima monografia dedicata all’artista che riunisce il suo catalogo generale, con dipinti (tutti di soggetto sacro) conservati anzitutto nella diocesi trevigiana, ma anche in istituzioni museali italiane e straniere. Il libro è inserito nella collana “Le arti della Serenissima. I Grandi Minori della Repubblica Veneta”, che nasce con l’intento di promuovere la conoscenza di artisti che hanno lavorato sul territorio della Serenissima Repubblica dalla sua fondazione fino alla sua caduta, poco noti al grande pubblico. Tali autori sono spesso oggetto di studi specialistici che conoscono scarsa diffusione al di fuori dell’ambito scientifico. Le loro opere, tuttavia, sono importante testimonianza di una diffusa produzione artistica sul territorio che si pone sempre in dialogo con i grandi capolavori della storia dell’arte. I volumi di questa collana vogliono offrire uno strumento di conoscenza di questi artisti in un formato agile e tuttavia completo, agevole nella lettura e approfondito nei contenuti fondamentali, utile sia all’appassionato che allo studioso.
15,00

Lorenzo Lotto. Itinerari bergamaschi

Lorenzo Lotto. Itinerari bergamaschi

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 96

Lorenzo Lotto è uno dei pittori più affascinanti del Cinquecento, secolo nel quale l’Italia vanta un primato assoluto nella storia artistica europea. La cultura figurativa di Lotto, assai complessa e stratificata, è frutto di percorsi non sempre lineari che lo hanno condotto in diverse realtà italiane. Tra di esse spiccano Venezia, sua città d’origine, e Roma. Dalla città lagunare il pittore non poté prescindere anche nei periodi che trascorse in altri centri, ricevendo da essa continue sollecitazioni culturali. L’intensa conclusione della permanenza dell’artista in terra di Bergamo è rappresentata mirabilmente da due cicli di grande impegno creativo. Gli affreschi nell’Oratorio Suardi a Trescore sono indubbiamente uno dei vertici del soggiorno bergamasco. Lotto è impegnato dal 1524 all’inizio degli anni Trenta nella realizzazione dei disegni per le tarsie del coro di Santa Maria Maggiore, intagliate da Giovan Francesco Capoferri, secondo un complesso programma iconografico. L’artista, che lasciava Bergamo nel 1525 per fare ritorno a Venezia, mantenne un vivo rapporto con il territorio bergamasco al quale destinò ancora due pale d’altare per le chiese di Celana e di Sedrina.
18,00

Antonio Cifrondi «pittor fantastico». (Clusone 1656 Brescia 1730)

Antonio Cifrondi «pittor fantastico». (Clusone 1656 Brescia 1730)

Francesco Nezosi, Federica Nurchis, Angelo Loda

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2023

pagine: 176

A settant’anni dalla mostra I pittori della realtà in Lombardia (1953) che lo rivelò al grande pubblico e a quaranta dall’ultima antologica tenutasi proprio a Clusone (1983), nelle sale di Palazzo Marinoni Barca (ora sede del MAT) Antonio Cifrondi torna a far parlare di sé. Nell’anno di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023 è sembrato non esserci proposta migliore che una rassegna dedicata al pittore nato nella cittadina della Val Seriana (1656) e morto a Brescia (1730) in cui mostrare i principali aspetti della sua, per molti versi, straordinaria carriera. Non una mera celebrazione ma un’iniziativa in grado di mettere a frutto gli esiti delle più recenti ricerche, condotte in parte da giovani studiosi, che hanno contribuito a chiarire molti aspetti (non tutti) dello sterminato catalogo dell’artista e della sua vicenda biografica. Le diverse sezioni della mostra e del catalogo ne restituiscono, sia pure per campioni, la sfaccettata produzione negli ambiti della pittura sacra e di storia, delle figure di genere e della ritrattistica, in un arco cronologico sufficientemente ampio - dal 1690 ca. al 1730 - per coglierne gli importanti avanzamenti sul piano stilistico e tecnico.
25,00

Lorenzo Lotto. Dipinti e committenze domenicane

Lorenzo Lotto. Dipinti e committenze domenicane

Luca Brignoli

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2022

pagine: 88

L’ordine dei frati domenicani accompagna come un filo rosso, attraverso committenze e patronati, gran parte della vita di Lorenzo Lotto. Per i padri di Recanati ha firmato nel 1508 il polittico che rappresenta il primo vero e proprio capolavoro della sua carriera, per quelli di Bergamo ha creato la più grande macchina d’altare che gli sia toccato dipingere, a Cingoli ha consegnato nel 1539 un vertice d’intimità stravagante con l’invenzione felice, immortale, dei putti che spargono con impertinenza giocosa petali di rose mariane. Presso i frati di San Giovanni e Paolo a Venezia ha abitato in un periodo della sua vita: per la stessa chiesa dipinse una pala che contiene il germe della rivoluzione caravaggesca, esprimendo la volontà testamentaria di essere sepolto nel cimitero dei religiosi e rinunciando a una parte del compenso per il suo lavoro. Ripercorrere attraverso le opere domenicane la storia di Lorenzo Lotto significa penetrare l’universo di un pittore che sa unire la cultura figurativa veneziana con un profondo realismo e sentimenti meditati, moderni, psicanalitici, che ci vengono consegnati attraverso gli occhi intriganti e malinconici dei suoi personaggi.
25,00

Moroni

Moroni

Luca Brignoli, Enrico De Pascale

Libro

editore: Giunti Editore

anno edizione: 2022

pagine: 48

Giovan Battista Moroni si forma a Brescia nella bottega del Moretto, e inizialmente non si discosta troppo dalla tradizione pittorica devozionale tipica della Lombardia del XVI secolo. Nella seconda metà del Cinquecento si afferma soprattutto come ritrattista della borghesia emergente della sua città, e non solo. Caratterizzano questa sua produzione la naturalezza, la semplicità, la dignità con cui colloca i suoi soggetti nel clima operoso in cui vivevano. Si tratta di personaggi non necessariamente di alto lignaggio, ma di sarti, maestri, magistrati locali. La sua pittura sobria, costruita sui contrasti di pochi colori, sui chiari e gli scuri, prepara in qualche modo il retroterra lombardo di Caravaggio.
6,90

La collezione di Antonio Piccinelli (1816-1891)

La collezione di Antonio Piccinelli (1816-1891)

Luca Brignoli

Libro: Copertina rigida

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2021

pagine: 444

La passione per il collezionismo d'arte ha sempre contraddistinto, specie nel XIX secolo, le famiglie più abbienti di area bergamasca. Se le raccolte di Giacomo Carrara, Guglielmo Lochis e Giovanni Morelli sono note a chiunque abbia dimestichezza con quell'affascinante materia che è la storia del collezionismo, un episodio meno conosciuto ma comunque portante per le raccolte orobiche e lombarde è il caso di Antonio Piccinelli (1816-1891). Nel corso di più di trent'anni di attività, il gentiluomo - esponente di una famiglia attiva nel Risorgimento e nell'imprenditoria lombarda - radunò nella quadreria della villa di famiglia a Seriate, alle porte di Bergamo, una collezione di oltre duecento opere, di cui si presenta la ricostruzione in questo volume. Morto il fondatore, a partire dalla fine dell'Ottocento iniziarono le vendite dei dipinti ad opera del nipote Giovanni Piccinelli e del figlio di quest'ultimo, Ercole, detto Tuccio. La parentesi più nera era appena dietro l'angolo, quando il secondo marito di Antonia Piccinelli (figlia di Giovanni), Giacomo Siffredi, si impossessò illecitamente di alcuni dipinti ricevuti in usufrutto alla morte della consorte, donandoli al comune di Imperia, provincia di cui era originario. Se una parte della raccolta resiste ancora nelle proprietà dei discendenti, la gran parte dei capolavori una volta sulla sponda del fiume Serio adornano oggi i musei di mezzo mondo: da Giovanni Cariani all'Accademia Carrara al Parruccone di Fra' Galgario a Brera, da Ambrogio Bevilacqua al Castello Sforzesco fino a una rara tavola di Antonio Maria da Carpi a Budapest. Tra i dipinti che solcarono l'Oceano Atlantico era presente anche la gemma della collezione, la Madonna con il Bambino e i Santi Rocco e Sebastiano di Lorenzo Lotto: rifiutata dallo Stato italiano nella vicenda dell'eredità Contini Bonacossi, oggi fa bella mostra di sé alla National Gallery of Canada di Ottawa.
90,00

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