Abscondita
La città dalle 100 meraviglie
Filippo De Pisis
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 208
					"Qualcuno ha scritto che nei testi di de Pisis si riconoscono i soggetti, i colori e certe emozioni dei suoi dipinti, cercando una correlazione fra i due linguaggi. È certamente vero perché entrambi fanno parte di un unicum, l’uno nutre l’altro e viceversa. Ma la caratteristica più interessante del personaggio nel suo complesso sta nella dimensione culturale assolutamente fuori dal comune, una dimensione erudita e profonda, da intellettuale raffinatissimo, conoscitore di discipline le più diverse, appassionato di arte antica e studioso di cosiddetti artisti minori, capace di darsi regole di studio severissime per raggiungere l’obiettivo della conoscenza. Tutto ciò fa da substrato fecondo sia della scrittura che della pittura, entrambi linguaggi articolati e di difficile elaborazione, che tuttavia de Pisis trasforma con apparente facilità in un dipanarsi di immagini, scritte o dipinte, che narrano la sua particolare visione del mondo che lo circonda, con un carattere di candore che è un elemento fondamentale del suo modo di leggere gli eventi, anche nei momenti nei quali affermerà, con la levità che gli era propria, la sua omosessualità. Egli ha senza dubbio conservato dentro di sé il pascoliano «fanciullino», attraversando due guerre mondiali senza neppure per una volta prenderne atto in uno scritto o in un quadro; con una levità che fortemente dentro di lui contrasta con il bisogno profondo di conoscenza. È forse questa dicotomia fra il reale vissuto e il reale sognato che lo porterà a una dissociazione interna e alla malattia mentale, facendolo vivere in quella dimensione «metafisica» che aveva cercato per tutta la vita." (dalla nota di Claudia Gian Ferrari)				
									La disumanizzazione dell'arte
José Ortega y Gasset
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 112
					Scritto nel 1915, "La disumanizzazione dell’arte" può essere considerato uno dei vertici assoluti della riflessione estetica e critica del grande pensatore spagnolo. È un piccolo testo ormai classico sui caratteri distintivi dell’arte d’avanguardia del Novecento: la destrutturazione del linguaggio, l’artificio, il gioco spesso gratuito, la provocazione. Tutto questo ha sancito l’esistenza di un fenomeno tra i più sconcertanti della civiltà contemporanea: la negazione di tutto ciò che per millenni ha costituito l’essenza dell’arte, e il relativo approdo a quella che l’autore chiama la «disumanizzazione dell’arte». Sebbene l’analisi di Ortega y Gasset si riferisca alle avanguardie del Novecento, le sue tesi sono pienamente verificabili e illuminanti anche riguardo alle espressioni artistiche e letterarie della contemporaneità, in cui la frattura tra arte e umano si è in genere ulteriormente radicalizzata.				
									Botticelli
Aby Warburg
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 128
					Aby Warburg (1866-1929) scelse come argomento della sua tesi di dottorato due dipinti mitologici di Botticelli: la Nascita di Venere e la Primavera, a quel tempo divisi ed esposti rispettivamente agli Uffizi e all’Accademia. Nella scelta di due «capolavori», già allora considerati «emblematici» del Rinascimento, oltre alla volontà di porre in risalto il significato che l’interesse per l’antichità assumeva nella cultura fiorentina del tardo Quattrocento, è possibile riconoscere un’intenzione polemica e una sfida alla visione «estetizzante» di tali opere da parte di un pubblico «moderno», ispirata dalle concezioni dei preraffaelliti e dell’Art Nouveau. La dissertazione, presentata nel dicembre 1891, venne pubblicata due anni più tardi, con il significativo sottotitolo di Ricerche sull’immagine dell’antichità nel primo Rinascimento italiano, e con una dedica a Hubert Janitschek e al docente di archeologia classica Adolf Michaelis, di cui il giovane Warburg aveva nel frattempo seguito i corsi.				
									Boccioni e il futurismo
Roberto Longhi
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 128
					«Mi conosco un poco in arte Italiana, e vi posso assicurare che di grandi scultori non ne abbiamo avuti molti; ma alcuni grandissimi addirittura, che bastano. Sono Giovanni Pisano – Giotto – Jacopo della Quercia – Antonio Rizzo – Michelangelo. Eppoi di grande tradizione scultoria di grande stile – poiché voi credete bene al grande stile, lo so – più nulla. Ho già detto di passata perché non si può pretender nulla da Bernini; varrebbe la pena di cercare più tardi se non fosse per fermarci a Rosso che per quanto grande ci appare troppo spaesato per poterlo includere in questo glaciale menu di grandezze? Non credo. Bisogna dunque cercare tutti i modi – dalla impersonalità storica più irreprensibile ai pugni e alle bastonate – per far comprendere a chi spetta di comprendere, in Italia, che a quella schiera magica va aggiunto al più presto, subito, il nome di Boccioni – questo grande scultore». Postfazione di Maria Cristina Bandera.				
									La sparizione dell'arte
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 80
					«La sparizione dell’arte» scrive il curatore Elio Grazioli «è il primo vero libro di Jean Baudrillard (1929-2007) sull’arte contemporanea: dall’arte fredda alla pop art, all’arte attuale, in cui “si va verso la sparizione dell’arte come attività specifica; anzi, in cui la sparizione è già avvenuta” dice Baudrillard, perché la seduzione non esiste più, la simulazione è generalizzata, e “si è al grado zero della cultura”. E la sparizione dell’arte, si chiede Baudrillard, implica forse il ritorno alla pura tecnica, all’industria nel senso letterale del termine, o all’artigianato rituale? E l’arte in quanto tale sarà stata solo una parentesi nella storia dell’umanità? Domande inquietanti a cui Baudrillard non dà risposta, oppure la risposta è nelle cose, in tutto quello che, dopo il 1988 – anno di pubblicazione di questo pamphlet fulminante –, è accaduto in quell’ambito che, al di là di ogni evidenza e ragionevolezza, ci si ostina a definire “arte”».				
									Sul metodo dell'attribuzione
Bernard Berenson
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 112
					La figura di Bernard Berenson (1865-1959) ha dettato legge in campo artistico dalla fine del XIX secolo, orientando il gusto e le scelte dei maggiori collezionisti internazionali: circa le attribuzioni delle opere d’arte, la sua parola era considerata risolutoria e definitiva, e una buona parte delle sue intuizioni hanno retto alla prova del tempo. Lo studioso lituano, trapiantato negli Stati Uniti e poi a Firenze, affidò ad un saggio della giovinezza – pubblicato nel 1902, ma scritto più di otto anni prima –, il suo «metodo del conoscitore»: un’analisi ludica e schietta che risente del metodo positivista del suo mentore Giovanni Morelli, in cui l’occhio è messo alla prova da diverse prospettive in una sorta di corpo a corpo con l’opera d’arte. Il secondo scritto qui raccolto è dedicato a un caso attributivo risolto da Berenson, la Madonna col Bambino di Alesso Baldovinetti conservata al Louvre, a testimonianza del fatto che il metodo del conoscitore può tradursi dalla teoria alla pratica. Chiude il volume il saggio di Luca Brignoli, che ripercorre il rapporto tra Berenson e la connoisseurship, rievocando le sue principali vittorie critiche, ma anche le sue sconfitte.				
									Expo 1889: la Tour Eiffel
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 168
					L’Esposizione universale sin dalla sua nascita (a Londra, nel 1850) è stato un evento di risonanza mondiale. Lo celebriamo presentando in Album il monumento che immediatamente dopo la costruzione ne è divenuto l’icona (ancor prima di esserlo per la Francia): la Tour Eiffel. Sono qui riprodotte non solo le immagini di tutte le fasi della realizzazione della celeberrima torre, ma anche tutte le affascinanti tavole disegnate da Gustave Eiffel che la descrivono minuziosamente, e che servirono ai costruttori per realizzarla.				
									Rinascimento e barocco. Ricerche intorno all’essenza e all’origine dello stile barocco in Italia
Heinrich Wölfflin
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 192
					«Dove sono da ricercarsi le radici dello stile barocco? Di fronte a questa possente manifestazione dell’arte, che si presenta come un’irresistibile forza della natura, che atterra tutto quello che le si para innanzi, se ne cercano stupiti le cause e le ragioni. Perché è finito il Rinascimento? E perché lo segue proprio questo stile? La trasformazione appare assolutamente necessaria: l’idea che il capriccio di un singolo artista, desideroso di sbizzarrirsi nella creazione di un qualcosa mai esistito prima, abbia potuto dare origine a questo stile, non è concepibile. Qui non si tratta degli esperimenti di singoli architetti, bensì di uno stile, la cui caratteristica principale è la generalità del senso per la forma. Vediamo sorgere questo movimento in molti punti diversi: in alcuni il vecchio si trasforma, la trasformazione si espande progressivamente, finché più nulla può resisterle: il nuovo stile è sorto. Ma perché questo accadde?».				
									Baudelaire e la poetica della malinconia
Giovanni Macchia
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 224
					«Pubblicato la prima volta nel 1946, questo libro ha subìto negli anni vari processi di arricchimento. Intorno al tema centrale, la poetica della malinconia, si sono venuti disponendo altri temi e problemi che ne hanno reso più vasta e articolata la struttura. Il lettore non si sorprenderà se delle parti di questa nuova edizione la seconda sia dedicata soltanto ai “progetti”. Nell’arco di un’ideale biografia, delineata in quelle pagine, dalla dichiarazione del ragazzo: “Je suis un esprit à projets”, fino ad una delle ultime confessioni: “Je n’ai pas encore connu le plaisir d’un plan réalisé”, l’opera di Baudelaire così finita e impeccabile sembra specchio deformante, infinito e illusorio, dove immagini chiare, riconoscibili, cedono ad altre oscure, indecifrabili. Sono i progetti, e riflettono la condizione tipica del poeta moderno, torturato dalla critica, atterrito dalla sterilità, visitato dall’“impuissance”, e che sente d’esser prossimo al naufragio».				
									Il Neoplasticismo
Piet Mondrian
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 144
					Nel novembre del 1925, dopo molti rinvii, esce per la collana dei quaderni del Bauhaus il numero dedicato agli scritti teorici e programmatici di Piet Mondrian (1872-1944). Un testo fondamentale per comprendere il maturare della posizione «neoplastica» e per la scoperta di una «via astratta» nella pittura del primo Novecento. Mondrian dava molta importanza agli scritti qui raccolti. Vi scorgeva il lento e progressivo articolarsi di un realismo più profondo rispetto a quello, meraviglioso e incantato, degli anni giovanili. In un certo senso, attraverso di essi, la svolta verso l’astrazione e una nuova modalità figurativa si poneva come necessaria agli occhi di Mondrian, non per fuggire in una dimensione altra rispetto alla realtà, ma per arrivare all’essenza stessa del reale, a ciò che permane oltre il cangiare delle figure. Per l’appunto, una nuova plastica della realtà. La pubblicazione di questi scritti è un’occasione importante per attingere al testo originale così come Mondrian l’aveva concepito. Una chiave di lettura fondamentale per comprendere una delle opere più presenti e fraintese della cultura visiva contemporanea.				
									Musica e pittura
Arnold Schönberg, Vasilij Kandinskij
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 272
					"La musica di Schönberg ci introduce in un nuovo regno, dove le esperienze musicali non sono acustiche bensì puramente psichiche. Qui ha inizio la «musica del futuro»." (Kandinsky, «Lo spirituale nell’arte») "Lei è un uomo talmente pieno di idee che la minima scossa provoca un traboccamento. Sono molto orgoglioso di aver ottenuto la Sua stima e mi rallegro immensamente della Sua amicizia." (Schönberg, lettera a Kandinsky dell’8 marzo 1912)				
									Scritti, interviste, lettere
Felice Casorati
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 224
					Il volume raccoglie tutti gli scritti di Felice Casorati (Novara 1883-Torino 1963), uno dei massimi artisti italiani del ventesimo secolo, maestro del Ritorno all’ordine di statura europea. Ai testi teorici, in cui Casorati condensa la sua poetica e discute il concetto stesso di arte, si affiancano in queste pagine conferenze e interviste in cui ricostruisce vivacemente il suo percorso espressivo, le sue esperienze, i suoi amori intellettuali. Completa il volume una serie di toccanti lettere giovanili, comprese in un arco di tempo che va dal 1907 al 1920. Percorse da accenti intimisti e malinconici che si caricano a volte di coloriture crepuscolari, secondo la sensibilità dell’epoca, queste carte ci restituiscono un’immagine dell’artista diversa da quella che contraddistingue la sua maturità, ma radicalmente lontana anche da quella freddezza di cui tante volte è stato accusato. «I miei candidissimi detrattori» ha scritto Casorati «amano, nei miei riguardi, parlare di freddezza di cerebralità di astrattezza o che so io: termini tutti che nella loro imprecisione suonano, all’incirca, sinonimi; che equivalgono, cioè, al dire che la mia pittura è staccata dalla vita. L’accusarmi – con questi lumi – di essere freddo o non abbastanza sensuale – non è che negarmi una certa limitata forma di sensualità. Chi potrebbe negare la sensualità di Ingres, soltanto perché il suo colore non è quello di Delacroix?».				
									
