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Abscondita

Da Van Eyck a Bruegel. La pittura nei Paesi Bassi

Max J. Friedländer

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 352

È questo il testo fondamentale per la conoscenza e l’apprezzamento della pittura dei Paesi Bassi nel suo momento più alto, dai primi anni del Quattrocento alla metà del secolo successivo. Da Van Eyck a Bruegel, da Roger van der Weyden a Petrus Christus, da Hans Memling a Hieronymus Bosch, i singoli capitoli percorrono attraverso excursus biografici e critici esemplari le vette più elevate dell’ideale panorama figurativo dell’arte fiamminga, a cui il lettore è introdotto da un capitolo sulla geografia artistica del paese e da un saggio sui problemi artistici del Cinquecento, con particolare riguardo al rapporto con la grande arte italiana.
32,00

Tina Modotti: lampi sul Messico

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 128

Nel Messico degli anni trenta e quaranta si verificò un’eccezionale concentrazione di fermenti artistici, sociali e politici. Ai grandi artisti viventi in Messico (dalla Kahlo a Siqueiros, da Rivera ad Álvarez Bravo) si unirono alcuni dei più eminenti esponenti dell’arte, della fotografia e della politica provenienti da tutto il mondo: da Ejzenštejn, che girò Que viva Mexico!, a Breton, alla Modotti a Weston, a Trotzkij, alla Freund.
23,00

Studi caravaggeschi

Roberto Longhi

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 240

"Studi caravaggeschi" è l’indispensabile completamento di Caravaggio, la grande monografia sull’artista scritta da Roberto Longhi, grande critico d’arte del Novecento italiano. Con una premessa di Mina Gregori.
25,00

Suprematismo

Kazimir Malevič

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 192

Kazimir Malevic (1878-1935) è un affascinante protagonista di quel prodigioso fermento da cui sono emerse le avanguardie russe che hanno raggiunto il loro culmine negli anni precedenti la Rivoluzione d’Ottobre. La figura di Malevic ha assunto un alone di leggenda, non solo per lo straordinario valore dell’artista, ma anche per l’importante contributo del teorico, che ha esercitato una profonda influenza sull’evoluzione delle opinioni estetiche del tempo.  Malevic è soprattutto il fondatore del suprematismo, movimento pittorico che ha portato all’estremo il superamento delle convenzioni spaziali e ha azzerato le forme per farle rinascere come unità pittoriche elementari, assoggettate al dominio del colore. Creata da una «ragione intuitiva», l’arte di Malevic era anche – secondo i suoi intendimenti – un metodo per raggiungere uno stato di coscienza più elevato, in grado di percepire l’invisibile.
22,50

Pensieri sull'arte

Jean-August-Dominique Ingres

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 128

Su quaderni disordinati, su minute di lettere d’affari, tra carte disperse in mezzo ad altre carte, Jean-Auguste-Dominique Ingres (1780-1867) ha lasciato una delle opere di poetica più significative del mondo moderno: i suoi pensieri sull’arte. Da fonti diverse, eppure singolarmente coerenti, nasce dunque una riflessione sull’arte che ha in egual misura il senso dell’eternità e il sentimento della vita, l’eco del linguaggio confidenziale e la vocazione dell’assoluto.
19,00

Miró

Yves Bonnefoy

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 112

«Miró, come la maggior parte dei grandi pittori, non lavora per esprimere un modo di essere, felice o angoscioso che sia, ma per capire e superare un conflitto. Il sole della vita fisica e l’inquietante luna che presiede alle metamorfosi dell’inconscio vengono nella sua opera a mescolare le loro luci, e Miró dipinge per poter sfociare nella pura luce del giorno.
14,00

Suger, abate di Saint Denis

Suger, abate di Saint Denis

Erwin Panofsky

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 112

Suger, abate dal 1122 al 1151 dell'antica abbazia parigina di Saint-Denis, fu uomo di Chiesa e di governo. L'aspirazione alla bellezza e al fasto dei luoghi sacri, l'uso dell'arte e dell'architettura in servizio della gloria di Dio sono stati la sua vera passione. Fedele discepolo di quel Dionigi al quale era intitolata l'abbazia, egli ritiene che la luce presente nel mondo sia guida e ascesa al divino come le materie che la possiedono: l'oro, le gemme, le vetrate, così come le dimensioni della costruzione. Suger ci ha lasciato un prezioso documento sull'opera di ricostruzione di Saint-Denis, e Erwin Panofsky, profondamente sensibile all'arte di quel periodo (come testimonia il suo capitale testo "Architettura gotica e filosofia scolastica"), lo tradusse e curò insieme alla moglie Gerda (Abbot Suger on the Abbey Church of St. Denis and Its Art Treasures, 1945) quando insegnava alla Princeton University. Il testo che qui presentiamo è il magistrale saggio che accompagnò e introdusse quell'edizione, corredato dalle immagini della grandiosa abbazia. «Si rese conto Suger che chiamando, come egli fece, artisti “da tutte le parti del regno” veniva a inaugurare nell’Île de France, fino allora rimasta relativamente chiusa, quella grande sintesi selettiva di tutti gli stili regionali della Francia che noi chiamiamo gotico? Ebbe il sospetto che il rosone nella facciata occidentale di Saint-Denis (per quel che ne sappiamo, la prima apparizione di tale motivo in questo punto dell’edificio) era una delle grandi innovazioni della storia architettonica, destinata a stimolare l’inventività di innumerevoli maestri giù giù fino a Bernard de Soissons e Hugues Libergier? Sapeva, o sentiva, che il suo istintivo entusiasmo per la metafisica della luce dello Pseudo-Areopagita e di Giovanni Scoto lo portava nell’ambito di un movimento intellettuale che doveva sboccare da un lato nelle teorie protoscientifiche di Roberto Grossatesta e Ruggero Bacone e dall’altro in quella sorta di platonismo cristiano che va da Guglielmo d’Alvernia, Enrico di Gand, Ulrico di Strasburgo fino a Marsilio Ficino e Pico della Mirandola?».
14,00

Mon histoire. Pensieri e testimonianze

Mon histoire. Pensieri e testimonianze

Claude Monet

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 144

«Sin dall'infanzia fui indisciplinato di natura; non sono mai riusciti a piegarmi a una regola. È a casa che ho imparato quello che so. Il collegio mi ha sempre fatto l'effetto di una prigione, e non ho mai sopportato di viverci, tranne in quelle ore di libertà, quando il sole era invitante, il mare bello, e m'inebriava correre sulla scogliera, all'aria aperta, o sguazzare nell'acqua». Così inizia "Mon Histoire", lo scritto autobiografico del padre dell'impressionismo. A quella data ha sessant'anni, è ricco e famoso ma ancora lotta con le ossessioni di tutta la sua vita: l'aria e l'acqua. Sta lavorando al ciclo delle Ninfee, sulle rive del lago che si è fatto costruire nel suo giardino a Giverny. Dopo quarant'anni di lavoro ancora si sente impotente di fronte a quella grande lezione di verità che è la natura: «mi sembra di non fare nessun progresso, particolarmente da quando ogni giorno scopro cose nuove che non avevo visto il giorno prima. Aggiungo e perdo. In breve, cerco l'impossibile».
15,00

L'arte dell'uomo primordiale

L'arte dell'uomo primordiale

Emilio Villa

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 128

Il vivo interesse che Emilio Villa nutrì per le testimonianze pervenuteci dalle culture preistoriche, acuito dalla visita che egli fece alla grotta di Lascaux nel 1961, fu all’origine del presente testo, scritto negli anni sessanta e qui pubblicato per la prima volta integralmente. L’autore (che fu poeta e biblista, traduttore e impareggiabile esegeta di molti tra i maggiori talenti artistici del secolo scorso) vi dispiega la propria versatilità e acutezza affrontando questioni cruciali, quali il senso della rigenerazione attraverso il sacrificio e il rapporto proponibile tra l’arte dei nostri più antichi antenati e quella novecentesca. Ricco di geniali intuizioni, «L’arte dell’uomo primordiale» travalica i limiti convenzionali assegnati al suo oggetto e indica una direzione di ricerca all’artista contemporaneo impegnato nel tentativo di restituire energia a un mondo simbolico considerato «decaduto e devitalizzato». Come argomenta Aldo Tagliaferri nel commento annesso al testo, Villa apre un orizzonte teorico quanto mai avvincente che, da un lato, illumina lo sfondo mitico-religioso dal quale per millenni sono nate tutte le arti e, dall’altro, fornisce una importante chiave di lettura per una interpretazione complessiva della poetica villiana.
14,50

Sulle tracce di Piero della Francesca

Sulle tracce di Piero della Francesca

John Pope Hennessy

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 128

«Viene un momento, nella vita, in cui gli artisti che abbiamo studiato non sono più oggetto di ricerca e divengono amici. Il lavorio della loro mente assume un non so che di scontato, che trascende l’analisi storiografico-artistica». Questo testo di Pope-Hennessy, ricco di preziosi spunti, molti dei quali approfonditi e confermati da ricerche posteriori, non è semplicemente l’espressione dell’amicizia di un grande critico nei confronti di un grande artista del passato, ma si trasforma nell’insegnamento di come accostarsi alle opere d’arte: guardarle da vicino, trarre deduzioni solo da quanto emerge da una lettura precisa dell’opera e dei documenti a essa connessi, rifiutare ogni preconcetto e fare tesoro di un sempre più profondo e ampio bagaglio personale di conoscenze storiche e scientifiche. Una grande lezione di metodo. (Dalla postfazione di Sandrina Bandera)
14,50

La Divina Commedia di Dante

La Divina Commedia di Dante

Gustave Doré

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 192

Sono qui riprodotte integralmente le illustrazioni di Gustave Doré per il poema di Dante. Le tavole sono corredate da didascalie narrative che permettono di ripercorrere il viaggio nell’oltretomba: un omaggio al genio di Doré e insieme un invito a esplorare la «selva» dell’opera dantesca. Dopo gli illustri precedenti (Michelangelo, Botticelli e William Blake), Doré affronta l’immane lavoro e pubblica – tra il 1861 e il 1868, coadiuvato dal lavoro di decine tra i migliori artigiani – le centotrentasei incisioni, che da subito hanno riscosso un notevole e meritato successo, hanno segnato profondamente la cultura popolare, offrendo immagini iconiche e potenti dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. Un’opera dalla forte carica emotiva, che brilla per la plasticità tormentata dei corpi dei dannati, per la grazia e la leggerezza angelica dei beati e per i paesaggi fantastici minuziosamente resi in ogni dettaglio. Il volume è introdotto dallo scritto dello storico dell’arte Giovanni Carlo Federico Villa.
25,00

Arte del ritratto e borghesia fiorentina-Le ultime volontà di Francesco Sassetti

Arte del ritratto e borghesia fiorentina-Le ultime volontà di Francesco Sassetti

Aby Warburg

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 128

«Un fattore fondamentale della civiltà del primo Rinascimento fiorentino è che le opere d'arte devono la loro origine alla comprensiva cooperazione comune fra committenti e artisti, e sono dunque da considerarsi in un certo senso prodotti di un'azione reciproca fra committente e artista esecutore. Nulla appare quindi più naturale e più ovvio del tentativo di illustrare esattamente il problema del “rapporto fra ritrattista e persona ritratta”, scegliendo alcuni casi della storia dell'arte fiorentina, allo scopo di comprendere l'universale della mentalità e del modo di agire di eminenti figure del passato sulla base di fatti singoli della loro reale esistenza. Certo, un tentativo del genere è più facile auspicarlo e osarlo che non attuarlo, poiché alla storia dell'arte si presenta, per una considerazione comparata del rapporto fra committente e artista, in modo unilaterale soltanto il risultato definitivo del processo creativo, ossia l'opera stessa. Dello scambio di sensibilità o di opinioni fra committente e artista esecutore solo di rado qualcosa traspare, e la verità indefinibile e sorprendente del ritratto sembra essere il dono di un felice istante imprevisto, sottraendosi in tal modo alla consapevolezza personale e storica. Giacché le deposizioni di testimoni oculari sono così difficilmente reperibili, sarà dunque necessario convincere il pubblico di questa collaborazione mediante prove, per così dire, indiziarie».
19,00

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