Il Saggiatore: La cultura
Bellezza dell'effimero. Un'apologia delle bolle di sapone
Pierre Zaoui
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 208
Che cosa può insegnarci una bolla di sapone? Nulla, apparentemente. E invece, secondo il filosofo Pierre Zaoui, in questa fragile sfera trasparente si riflette il mistero dell’esistenza: il gioco e il desiderio, l’illusione e il tempo, la gioia e la morte. "Bellezza dell’effimero" è una celebrazione della leggerezza: di ciò che, proprio nella sua fugacità, rende possibile una felicità autentica. In un mondo che idolatra la solidità ed esalta il superamento dei limiti biologici, Zaoui ci invita a un atto rivoluzionario: amare ciò che finisce, desiderare senza possedere. Questo libro è un’esplorazione nei regni della filosofia, dell'arte e dell'infanzia per capire come le bolle di sapone abbiano assunto nei secoli significati molteplici e contrastanti, dal memento mori al sogno d’evasione, dalla vanitas barocca alla semplicità di uno svago alla portata di tutti. In queste pagine dense di riflessioni e suggestioni, Zaoui ci invita a ribaltare il punto di vista sul mondo, privilegiando l’esperienza dei bambini alla sapienza degli adulti, e cercando l’incanto là dove questi vedono il monito di una fine incombente: la bolla di sapone, infatti, nella sua levità, ci insegna a vivere senza peso, a godere dell’attimo senza temere la sua fine. Non lascia traccia, e proprio per questo ci invita a un rapporto diverso con il tempo e con la fine. "Bellezza dell’effimero" è un inno a un’esistenza senza zavorre mentali, alla libertà dall’imperativo di perdurare a tutti i costi. Come una bolla di sapone, che vive sempre nell’istante prima di esplodere, così, sembra dirci Zaoui, anche noi possiamo affrontare il nostro quotidiano con nuova pienezza, consapevoli che nell’effimero risiede una saggezza immortale.
Altavìa
Sergio Peter
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 440
Altavìa esplora il misterioso legame tra l’uomo e la natura selvaggia, tra il familiare e l’ignoto. Al centro del romanzo ci sono tre amici che, spinti dall’enigmatico Guido Caviezel, si avventurano tra le Alpi alla ricerca di qualcosa che è molto di più di un rifugio fisico: un incontro con l’essenza della vita stessa. I lupi, silenziosi e sfuggenti, diventano il simbolo di questa ricerca, presenza costante e inquietante che accompagna il viaggio di Filo, visionario gigante buono, del Bosceta, giovane mistico amante del jazz, e di Sergio, superstite di un passato oscuro. Tra sentieri immersi nella nebbia e bivacchi sperduti, il romanzo segue una comunità di figure – Silva e Clara, Daniela, Alfredo e Santiago – che si confronta con la vastità e l’indifferenza della montagna. I lupi appaiono come custodi del paesaggio, portatori di un ordine primordiale e di una libertà che i protagonisti cercano di comprendere, ma che non potranno mai possedere fino in fondo. Le pagine di Sergio Peter ci conducono lungo un sentiero che scava nelle profondità del rapporto tra noi e il creato, componendo un romanzo sulla forza attrattiva del selvatico, sulla paura e il fascino che i lupi rievocano e sul bisogno universale di trovare una connessione autentica con il mondo. Attraverso il loro sguardo, siamo invitati a riflettere su che cosa vuol dire davvero vivere in armonia con ciò che ci circonda.
Il cielo stellato sopra di noi. Storia dell’umanità senza gli astri
Roberto Trotta
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 456
“Il cielo stellato sopra di noi” ci rivela i molti modi in cui nei secoli l’osservazione e lo studio del firmamento hanno plasmato l’umanità. Che cosa saremmo oggi infatti se fossimo da sempre vissuti in un universo senza stelle? Il cosmologo Roberto Trotta risponde a questa domanda immaginando una controstoria dell’umanità su di un pianeta ricoperto da nubi che impediscono la vista della volta celeste. Da quando gli esseri umani esistono, le stelle sono sempre state lassù a lasciarsi ammirare, a ispirarci e a vegliare sui nostri sogni. Sono state i nostri navigatori, le nostre muse, perfino i nostri dèi: i sumeri scorgevano in Orione un ritratto dell’eroe mitologico Gilgamesh, gli antichi egizi scandivano il tempo sul passaggio di dodici stelle, mentre per i greci la comparsa delle Pleiadi nei cieli primaverili segnava l’inizio della stagione delle navigazioni. Prima di prendere decisioni, re e sacerdoti dell'antichità consultavano gli astri, ed è stato solo studiandoli ed esaminandoli che filosofi e dotti hanno dato vita alla rivoluzione scientifica e al pensiero moderno. Se è vero però che grazie all’astronomia lo spazio ci appare ogni giorno meno misterioso, è anche vero che abbiamo parallelamente perso l’intimità che i nostri antenati avevano con il firmamento, smarrendo una parte importante della nostra identità. Trotta compone un racconto scientifico e culturale delle interconnessioni tra astri e civiltà, invitandoci a guardare al nostro passato da un punto di vista inedito: quello della volta celeste. Un percorso che attraversa l’arte e la letteratura, la religione e la fisica, perché è nell'esplorazione dei meandri dell’animo umano che possiamo comprendere quanto in realtà le stelle ci sono vicine.
La pelle del mondo
Montag
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 272
“La pelle del mondo” è un romanzo che esplora il confine incerto tra corpo e identità, tra natura e macchina. Racconta la storia di chi tenta di riscrivere la propria esistenza, immaginando un «uomo altrimenti». Tommaso è un ricercatore ossessionato dal funzionamento del corpo umano, ma la scoperta più difficile che fa riguarda se stesso: la sua mano destra smette improvvisamente di obbedirgli, trasformandosi in un arto estraneo e inutile. La malattia diventa per lui un trauma e una sfida: riparare, sostituire, migliorare. Deciso a non soccombere alla propria decadenza, si immerge in un mondo dove si intrecciano scienza, filosofia e ingegneria biomeccanica. In questo viaggio è affiancato da figure enigmatiche: Teresa, scultrice che modella corpi, e Jakob, teorico carismatico che predica il superamento dell’umano attraverso tecnologia e forza di volontà. Sullo sfondo c'è Scriba, entità che registra e modifica il destino del protagonista, un narratore sospeso tra macchina e memoria. Tommaso attraversa ospedali asettici e laboratori segreti in una ricerca tanto corporale quanto filosofica. Cosa significa abitare un involucro che tradisce? Cosa resta dell’identità quando la carne è sostituibile, la mente programmabile e la vita un progetto in continua trasformazione? Inseguendo l’orizzonte di una nuova condizione umana, si chiede se il cambiamento sia un’effettiva via di salvezza o una condanna inevitabile.
Inabissarsi
Aldo Nove
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 224
“Inabissarsi” è il racconto di una discesa verso le profondità più intime dell’esistenza; un viaggio attraverso la memoria, l’arte e la riflessione che trasforma il respiro umano in un atto universale e necessario. Aldo Nove intreccia il proprio cammino con i grandi del mondo della poesia contemporanea come Milo De Angelis, Nicola Crocetti e Nanni Balestrini, in un confronto costante tra il presente e l’eco dei maestri. Nove esplora spazi interiori e simbolici, facendosi testimone di una ricerca poetica che è al tempo stesso personale e collettiva. Dal sogno di una barca che affonda alla visione di un palombaro che sfida il nulla, fino all’incontro con figure poetiche perdute, Inabissarsi si costruisce come un lungo, potente respiro. La narrazione accoglie il lettore in un percorso dove ogni esperienza – il dolore, la scoperta della poesia e il confronto con l’ignoto – si rivela un atto di inspirazione ed espirazione, metafora dell’eterno fluire tra presenza e assenza. Attraverso una lingua evocativa e visionaria, Aldo Nove si colloca nel solco della tradizione poetica italiana, ereditando l’intensità di un dialogo con il passato e il coraggio di un continuo rinnovamento. Questo libro ci invita a respirare profondamente, a immergerci nell’abisso per ritrovare la bellezza e il senso di ciò che ci rende umani.
Il suono della rabbia. Pensieri sulla musica e il mondo
Cristiano Godano
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 272
Tutto produce suono. Le guerre, le dita sullo schermo di un telefono, i concerti, i battiti del cuore. La vita e la morte. Tutto ha un suono preciso, unico e irripetibile, che ci attraversa e ci cambia continuamente: siamo fatti delle vibrazioni che gli eventi della storia emettono, siamo fatti della musica delle nostre esistenze. A volte melodiosa, a volte stonata. Queste pagine di Cristiano Godano vogliono intercettare quelle vibrazioni e quella musica, raccogliendole in uno spartito fatto di sole parole. La voce dei Marlene Kuntz si racconta profondamente, misurandosi con le pagine dei suoi maestri musicali – Nick Cave, Neil Young – e letterari – Vladimir Nabokov. Scrive di bellezza e amore, di umiltà e semplicità, di dittatura e libertà, di complessità e cambiamento climatico, di internet e incantamenti del genere umano, di capitalismo della sorveglianza e manipolazione. Si indigna, ascolta dentro di sé «il suono della rabbia» generato dall’inesorabile deriva occidentale; e più si indigna, più diventa forte quel suono, più l’esistenza, allora, sembra essere intensa e degna di essere vissuta. Il suono della rabbia di Cristiano Godano ci racconta un modo di stare al mondo: abitarlo senza restare in silenzio, cantarlo con tutta la passione che abbiamo in corpo. Sognarlo inseguendo una musica che non è ancora stata composta.
Guida turistica per esploratori dello spazio
Antonio Ereditato
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2019
pagine: 245
Tutta la nostra storia è il racconto di un viaggio. Dalla caverna al bosco, oltre le montagne impervie, dentro il terrore degli abissi marini, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da scoprire. Fino a quando anche la Terra ha iniziato a starci stretta, e abbiamo rivolto il nostro sguardo sognante lassù, verso il cielo. Ancora più su, mai sazi di conoscenza: l'immenso cosmo, l'irraggiungibile spazio extragalattico. Ma come arrivarci, lassù? Come diventare esploratori dello spazio, turisti dell'infinito? Antonio Ereditato ci imbarca in questa traversata affidandosi alle possibilità della fisica. Ci guida nella costruzione di una caravella spaziale, assembla un equipaggio capitanato da un'intelligenza artificiale, mette in valigia la relatività einsteiniana, l'antimateria, le leggi fondamentali e gli esperimenti realizzati con gli acceleratori di particelle, scrivendo un libretto d'istruzioni comprensibile a tutti. Poi si parte: tappa dopo tappa, sull'imperscrutabile Luna, tra le stelle che illuminano i nostri sogni, a due passi dal Sole, sulla soglia perigliosa di un buco nero, oltre i confini del Sistema Solare, ai margini impossibili dell'universo. A tu per tu con il mostro cosmico Sagittario A* - il Re della Galassia -, nel mezzo dello sconosciuto nulla, tra Andromeda e la Via Lattea, affacciati al finestrino della nostra navicella per ammirare per la prima volta ciò che non avremmo mai immaginato di vedere. Per fare infine ritorno sulla Terra quarantasette anni dopo, quando però, sul nostro pianeta, saranno trascorsi ben ventimila secoli. Cosa troveremo? Sarà la fine? No, forse solo l'inizio di una nuova, inaspettata avventura.
Ritorno al piccolo regno. Steve Jobs e la Apple. Alle origini del mito
Michael Moritz
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2012
pagine: 350
Sul monte Rushmore dell'informatica, il profilo affilato di Steve Jobs si staglia contro il cielo per l'eternità. Profeta del pensiero laterale, visionario, caparbio, umorale, venditore persuasivo come pochi, Jobs è una delle figure più affascinanti e discusse dei nostri tempi. Michael Moritz conosce Jobs all'inizio degli anni ottanta, quando è un giornalista di Time inviato in California per seguire l'attività di una giovane società di elettronica, Apple Computer, Inc. Dalla sua esperienza di "infiltrato" nasce "The Little Kingdom", in cui Moritz ricostruisce le tappe fondamentali del piccolo regno della mela. Le radici affondano nella baia di San Francisco, a Cupertino, dove Steven Jobs e Stephen Wozniak, due ragazzi patiti di elettronica, immaginano il mondo salvato da un computer. Apple I nasce nel garage di casa Jobs, nel 1976, assemblato con chip di fortuna. È la prima macchina Apple e l'esordio di una storia straordinaria. Dall'esperimento rivoluzionario di Apple II a Lisa, il primo pc con interfaccia grafica a icone, fino al Macintosh. Poi la separazione da Woz e lo strappo al vertice. Bandito dall'azienda che lui stesso aveva fondato, Steve Jobs si lancia in nuove sfide - come la creazione di NeXT e l'acquisizione di Pixar, poi venduta per cifre stellari alla Disney. Finché, nel 1996, Apple è a un passo dal crollo: Jobs torna e imprime la svolta definitiva.
JR
William Gaddis
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 928
JR è un’opera polifonica e torrenziale capace di ispirare autori quali Don DeLillo e David Foster Wallace: la storia di come il denaro si è trasformato nel primo filtro tra noi e la realtà in cui ci muoviamo. Il capitalismo è una promessa d’amore: chiunque può diventare ricco, basta volerlo e lavorare sodo. E nessuno al mondo ne è più convinto dell’undicenne JR che, cresciuto tra slogan pubblicitari e illusioni di ricchezza, è sicuro di poter dare vita a un impero anche dalla cabina telefonica della sua scuola. Così, semplicemente ripetendo nella cornetta formule e parole d’ordine del profitto, il ragazzo si ritrova a orchestrare manovre speculative sempre più complesse, fino a dare vita in breve tempo a un’impalcatura multimilionaria: la JR Corp, un conglomerato capace di contenere tutto e il contrario di tutto, dal compositore fallito Edward Bast, costretto per soldi a rinunciare alla sua integrità d’artista, al professor Jack Gibbs, scrittore mancato che dalla cattedra plasma futuri consumatori felici. Il mostro aziendale di JR sembra espandersi in ogni direzione, tra concessioni minerarie truccate, catene di case di riposo trasformate in pompe funebri e la commercializzazione di aspirine verdi; ma il ragazzo ignora che il capitalismo è un amante infedele e a ogni salita vertiginosa corrisponde ogni volta una rovinosa caduta. Scritto come un vortice di voci sovrapposte, JR ci restituisce il clangore degli invisibili meccanismi economici attorno a noi, riproducendone il rumore alienante, le frasi mozzate, i segnali distorti. Un’opera ironica e spietata che spalanca davanti ai nostri occhi il caos di una civiltà indirizzata al collasso, incapace di distinguere l’inganno dal successo; ma che mostra anche come possiamo sempre, in ogni situazione, essere qualcosa in più dell’ottuso ingranaggio di un macchinario autodistruttivo condannato a perpetrare il proprio sfacelo.
La fragilità del mondo
Joan-Carles Mèlich
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 256
"La fragilità del mondo" è un invito ad abbandonare l’ossessione per la perfezione da cui siamo attanagliati da secoli e ad abbracciare, al contrario, la nostra essenza di creature vulnerabili, gettate in una realtà con cui non siamo più in grado di entrare in contatto. Secondo Joan-Carles Mèlich è successo qualcosa a un certo punto della nostra storia: ci siamo scordati quanto claudicante e carente sia la natura umana. L’universo attorno a noi è stravagante, ricco di stimoli e, nonostante tutti i nostri sforzi, in sostanza inconoscibile; eppure ci illudiamo in qualche modo di sapere tutto. L’imprevedibilità ci spaventa, per questo abbiamo messo in piedi una disciplina di sistemi simbolici di regolazione e colonizzazione (teologici, politici, economici) e una nuova metafisica della tecnologia, alla quale ci siamo affidati ciecamente. Nel frattempo, però, abbiamo dimenticato che siamo governati dal caos e dall’inaccessibilità. Accompagnati dalle idee di pensatori e scrittori quali Rilke, Nietzsche, Kafka e Woolf, apprendiamo allora in queste pagine come, per tornare a vedere davvero il mondo, dobbiamo abbandonare le nostre pretese di controllo e accettare invece la finitezza, l’assenza di senso e la possibilità del male, che sono al centro dell’essenza umana. Dobbiamo imparare, cioè, a sostituire alla logica di un progresso cieco una «ragione inerme», inoffensiva e pacifica perché aperta alla possibilità dell’errore e della vergogna. In questo libro Mèlich traccia una strada per tornare ad abitare il mondo. Non con presunzione, bensì consapevoli della possibilità di perdervisi come in un labirinto. Solo così ne riscopriremo l’autenticità e sapremo accettarci nella fragilità, rifiutando la violenza delle facili certezze e l’insensibilità di fronte alla sofferenza.
Il cinema secondo me
François Truffaut
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 384
"Il cinema secondo me" raccoglie gli articoli di critica cinematografica che François Truffaut ha scritto per la rivista Arts negli anni cinquanta prima di iniziare la sua carriera dietro la macchina da presa: un racconto del «primo mestiere» di uno dei più influenti cineasti del Novecento attraverso le pellicole che lo hanno conquistato, infastidito, emozionato, ispirato. Nel 1952, dopo una travagliata esperienza nell'esercito, Truffaut viene accolto a Bry-sur-Marne dall’autorevole critico e intellettuale André Bazin, che da quel momento diventerà il suo punto di riferimento sia affettivo sia professionale. Lì il giovane trascorrerà mesi tra letture e cineclub, fino a quando non sarà raggiunto da un’illuminazione improvvisa: «Credo che potrei scrivere sul cinema». Così Truffaut inizia la sua attività di critico, inaugurata con un feroce pamphlet contro l’eccessivo tradizionalismo del cinema francese. Presto le sue recensioni taglienti e polemiche diventeranno celebri tanto quanto i suoi luminosi apprezzamenti: dall’amore per Alfred Hitchcock, capace di introdurre anche nelle pellicole più leggere «un prolungamento d’ordine metafisico», al disprezzo per il «dilettante» John Huston; dalle lodi per Roberto Rossellini alla crescente benevolenza verso Federico Fellini, fino alla stroncatura di Vittorio De Sica, «caricaturale e condiscendente»; dall'inatteso interesse per un feuilleton come Lola Montès alle invettive contro l’intero cinema inglese: «Dire che è morto sarebbe eccessivo, dal momento che non è mai esistito». In questa raccolta assistiamo non solo alla formazione dello sguardo di un grande artista del Novecento, ma anche alla bruciante passione di uno spettatore qualunque. Perché in fondo, come ci mostra Truffaut, quando ci sediamo su quelle poltroncine, davanti a quello schermo, siamo tutti uguali: vulnerabili ed esigenti, come ogni innamorato.
Portare la meditazione nella vita
Thomas Claude AnShin
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 200
«La meditazione non è una terapia. La meditazione non ci fa fuggire dal disagio e non ci fornisce soluzioni. La meditazione riguarda l’affrontare quello che siamo.» Portare la meditazione nella vita ci mostra, con semplicità e immediatezza, come la pratica zen possa diventare una pratica quotidiana e migliorare ogni aspetto della nostra esistenza. Il monaco buddhista Claude AnShin Thomas è sopravvissuto alla guerra del Vietnam e alla depressione che ne è seguita, rinascendo a nuova vita grazie alla scoperta della spiritualità e del potere della meditazione zen. In queste 108 brevi lezioni condivide la sua esperienza e gli insegnamenti che ha ricevuto, guidandoci in un cammino di esplorazione e conoscenza personale che potrà innescare, anche per noi, una vera e propria rivoluzione. Il suo è infatti un invito a guardare oltre la separazione tra i momenti dedicati alla meditazione zen e il resto delle nostre giornate, portando il silenzio, la disciplina e lo studio all’interno della nostra quotidianità. Un percorso che ci aiuterà a sviluppare una relazione più consapevole e onesta con le nostre contraddizioni, le nostre fatiche, la nostra sofferenza per non farci dominare da esse, e che ci condurrà fino a reimparare ad ascoltare, a respirare e ad abitare davvero il nostro presente anche nei momenti più difficili.