Jaca Book: Jaca letteraria
Ode laica per Chibok e Leah. Testo inglese a fronte
Wole Soyinka
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2019
pagine: 75
Il male è sottoposto a un processo di incubazione infinito, che non conosce momenti di stanca. Una volta covato, rigurgita spore di orrore e odio in direzioni insospettate, con effetti disastrosi su chi ne rimane coinvolto, soffocando il bene sotto una coltre di sospetti. Oggi il destinatario può essere Christchurch, in Nuova Zelanda, domani, a un polo di distanza, un altro luogo irreprensibile, un oscuro villaggio nel nord-est della Nigeria che prende il nome di Dapchi. Le conseguenze sono identiche. Ci troviamo dunque davanti a un problema di vita o di morte che, con brutalità inusuale, si è ritorto contro un continente che non è estraneo al disprezzo, se non addirittura alla negazione, della natura umana. Non si tratta solo di una questione di sopravvivenza, bensì di esistenza — ma in che forma? La questione è particolarmente pertinente sul fronte africano perché il nostro è un continente le cui popolazioni hanno subito ondate di disumanizzazione nel corso dei secoli, operate a cuor leggero da forze esterne.
Barabba
Pär Lagerkvist
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2023
pagine: 160
"Barabba" è il capolavoro di Pär Lagerkvist, un classico della letteratura del XX secolo. Pubblicato nel 1950, un anno prima che all'autore venisse conferito il Nobel per la letteratura, è un romanzo di rara potenza drammaturgica e suggestione visiva, dalla scrittura densa e concisa, debitrice della passione teatrale dell'autore, che infatti ne trasse una riduzione per palcoscenico qualche anno più tardi. Lagerkvist, scrive Alessandro Ceni, ci conduce non per trame ma per «scene» (forse, «stazioni»), secondo i canoni tradizionali del dramma religioso. Barabba è lo studio di un essere che dal suo stato primitivo di bruto evolve in uomo, a causa di un trauma rivelativo, e che desidererebbe cogliere il senso della ragione dei suoi ora nuovi sentimenti, di quella, vaga, presenza divina che scorge nelle cose, in quegli altri, i cristiani, cui vanamente vorrebbe mescolarsi sottraendosi alla sua decisa funzione simbolica: Barabba, l'uomo «con sul petto il nome di Dio sbarrato da una croce». Con un testo di Alessandro Ceni.
I quattro amori. Affetto, amicizia, eros, carità
Clive S. Lewis
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 144
I quattro amori che l’autore distingue nell’animo umano sono l’affetto, l’amicizia, l’eros, la carità. Ognuno di essi, preso singolarmente, è stato trattato piuttosto spesso: da san Bernardo a san Paolo, da Ovidio a Stendhal. Più difficile, invece, è trovare chi li abbia considerati insieme. Lewis l’ha fatto. Egli vede ciascuno dei «quattro amori» emergere nell’altro, ci mostra come uno possa anche trasformarsi nell’altro, ma non perde mai di vista la reale e necessaria differenziazione tra loro. L’autore delle “Cronache di Narnia” sa essere lucido e vigoroso nell’incidere queste fondamentali linee dell’animo umano e il risultato è un ritratto parlante dell’unico e profondo desiderio di felicità, in cui ciascuno sarà indotto a ritrovare familiari somiglianze. Di questo libro del 1960, ristampato a più riprese, è stato detto che «Lewis non ha mai scritto niente di meglio». Certo, si può almeno dire che non è mai stato così toccante.
Sorpreso dalla gioia. I primi anni della mia vita
Clive S. Lewis
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 173
Il libro in cui Lewis racconta il suo passaggio dall'ateismo al cristianesimo. È una storia, come dice l'autore, «insopportabilmente personale». Chiunque però cominci a leggerla la lascerà a malincuore come accade ad ogni vera storia, come accade quando uno scrittore sa «creare» un mondo, sia che lo inventi, sia che lo testimoni. E i lettori di Lewis sanno che egli è magistrale in ambedue i casi. Si legge la storia di questa conversione senza accorgersi di percorrere una lunga strada: dai passatempi dell'infanzia alle emozioni dell'adolescenza, all'inizio della maturità. È come assistere all’indagine di un detective che voglia andare a fondo di un «caso» che lo appassiona. C'è in questa storia una tensione analoga, resa con la capacità poetica e il vigore narrativo di un grande scrittore.
Il padrone del mondo
Robert Hugh Benson
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 352
Robert Hugh Benson, con “Il padrone del mondo” (1907), ci porta in una realtà nella quale l’uomo ha raggiunto gli estremi confini del progresso materiale e intellettuale, dove tutto è meccanizzato e programmato per un unico grande progetto: il trionfo dell’Umanitarismo. L’eliminazione della guerra, l’abolizione dei rumori, la legalizzazione dell’eutanasia, l’adozione di cibi artificiali, l’uso dell’esperanto sono solo alcune tra le caratteristiche che fanno da naturale corollario al nuovo tipo di convivenza civile. In questo paesaggio si muovono, con estrema ponderatezza, i personaggi di Benson, ricchi di umanità e descritti in modo sapiente: Oliviero Brand, il politico; Mabel, la deliziosa compagna di Oliviero, che sceglie la dolce morte offerta dalle case dell’eutanasia e che, nel momento estremo, vede, capisce e prova la netta sensazione del misterioso Altro; Giuliano Felsemburgh, l’uomo che costituisce la sintesi più sconcertante dei sentimenti e delle aspirazioni che l’Umanitarismo suscita; Percy Franklin, un prete in cui la fede vacilla per poi riconfermarsi più viva e vera.
Ma l'amore no. Due storie alla rovescia e tre racconti
Elio Gioanola
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 180
“È tale l’intreccio delle cose raccontate da sembrare il frutto di pura invenzione, mentre rispondono alla pura realtà, o quasi. La materia stessa della vicenda è tanto altamente improbabile che si fatica a ritenerla effettualmente vissuta: due donne presentate come rispettive protagoniste di un rapporto virtuale e di un altro reale che, mutualmente, si fanno per così dire complici della stessa situazione di fallimento affettivo del protagonista. Infatti sia l’angelicata Letizia, oggetto di pura estasi affettiva, sia la ben reale Nina, come moglie del soggetto che racconta, diventano le involontarie complici di un duro fallimento amoroso, la prima per fisiologica indisponibilità a realizzare una normale relazione tra donna e uomo, la seconda per immaturità affettiva dovuta a un deficit causato dal progressivo accentuarsi di un malanno mentale, originato fin nella prima infanzia e rimasto quasi invisibile fino alle nozze. Il fidanzamento di chi scrive è l’occasione di un chiarimento decisivo: in una serata di neve natalizia le due donne si incontrano per la prima volta davanti alla chiesa, di cui è parroco lo zio di Nina, quando ancora non c’è niente di deciso rispetto al fidanzamento e, nell’occasione, Letizia liberata finalmente da un dovere di risposta al suo primitivo spasimante, trasforma visibilmente il tormento che l’ossessiona da anni in esultanza. I nodi si sciolgono e il destino riprende il suo cammino.” (Elio Gioanola)
I misteri. Il mistero di Giovanna d'Arco. Il portico del mistero della seconda virtù. Il mistero dei santi innocenti. Il mistero della vocazione di Giovanna d'Arco
Charles Péguy
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 498
«Jeannette: “Come potrebbe un'anima non sprofondare nella tristezza. Poco fa ho visto passare due bambini, due ragazzetti, due piccini che discendevano da soli quel sentiero laggiù. Dietro le betulle, dietro la siepe. Il più grande che tirava l'altro. Piangevano, gridavano: Ho fame, ho fame, ho fame... Li sentivo da qui. Li ho chiamati”». Da Il mistero della carità di Giovanna d'Arco «Singolare virtù della speranza, singolare mistero, questa non è virtù come le altre, è una virtù contro le altre. Prende in contropiede tutte le altre. S'addossa per così dire alle altre, a tutte le altre. E tien loro testa. A tutte le virtù. A tutti i misteri». Da Il portico del mistero della seconda virtù «Nella pazza galoppata, nella caccia sfrenata, tra le donne per terra essi hanno raccolto tutto quello che conta. / Hanno sottratto tutto quello che vale qualcosa, perché hanno fatto man bassa, / Come ladri di cadaveri si sono derubati da sé, e ciò che hanno raccolto nella zuffa non è niente di meno / Che il regno dei cieli e la vita eterna. Hi empti sunt ex hominibus». Da Il mistero dei santi innocenti «Se Dio ti chiama, bambina mia, se Dio ha dei progetti su di te, le vie di Dio sono insondabili, e le intenzioni di Dio sono segrete; i progetti di Dio sono eterni, i progetti di Dio sono infiniti, i progetti di Dio sono straordinari; se Dio ti chiama, se Dio ha delle intenzioni su di te, tu non troverai mai riposo, il pane quotidiano del riposo, il riposo come gli altri, il riposo di tutti, il riposo su questa terra». Da Il mistero della vocazione di Giovanna d'Arco .
Miguel Manara: Mefiboseth-Saulo di Tarso-Teatro
Oscar Vladislas Milosz
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 166
Della vasta opera di Milosz, con questo volume presentiamo il teatro. Si tratta di tre testi composti dal 1912 al 1914, che l'autore definisce «misteri», intendendo dare a questo termine íl senso proprio delle rappresentazioni medievali, cioè di manifestazioni religiose che richiedevano ai partecipanti — fossero essi attori o spettatori — lo stesso gesto di fede. Miguel Man ara, scritto nel 1912, è il più notò e il più rappresentato. Mariara è il Don Giovanni storico, entrato in convento dopo una vita sregolata e morto in odore di santità. Mefiboseth è un'opera di ispirazione biblica, dove l'autore riprende, modificandolo, un episodio della vita del re Davide raccontata nel secondo libro di Samuele, in cui la figura del profeta Natan diventa appunto Mefiboseth. Infine Saulo di Tarso è rimasto a lungo un manoscritto, che Milosz ha conservato inedito. Lo aveva scritto nel 1914 e lo ha sempre considerato un'opera di transizione tra l'espressione drammatica e poetica. Racconta della vita di Saulo nel periodo che precede la sua conversione. Il teatro di Milosz si presenta così come un trittico in cui alla ricerca del Dio da parte dell'uomo (Miguel Mafiara), segue il Dio che prepara la salvezza anche attraverso il crimine degli uomini (Mefiboseth), per arrivare (Saulo di Tarso) all'uomo che cercherà per tutta la vita di corrispondere a chi per salvarlo ha perso la sua.
Il grande divorzio. Un sogno
Clive S. Lewis
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 144
Dopo il successo delle "Lettere di Berlicche", C.S. Lewis aveva ricevuto pressanti richieste per realizzare un'opera che, invece di calarsi nella realtà demoniaca, si immedesimasse in una visione angelica e paradisiaca. Egli tuttavia rifiutò il compito, sentendosi inadeguato, ma è pur vero che "Il grande divorzio", benché attraverso un sogno, tratta dell'inferno e del paradiso. Da un lato approfondisce l'affresco che l'apprendista tentatore Berlicche, in seguito fattosi più "professionale", traccia della sua logica e del suo mondo, dall'altro evoca in immagini folgoranti e in colloqui drammatici una sorta di avvicinamento alla logica del cielo. Avvicinamento che i personaggi del romanzo tendono in maggioranza a interpretare come rifiuto di un'alterità intravista.
L'abolizione dell'uomo
Clive S. Lewis
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 99
Clive Staples Lewis ci offre in questo volume un brillante, ma anche agghiacciante saggio sulla capacità dell'uomo di distruggere la propria umanità. Sono riflessioni e immaginazioni, visioni di un futuro prossimo e discussioni sul presente. Leggendolo, sembra a tratti di ritrovarsi in uno dei capolavori di fiction di cui è maestro; alcuni critici hanno addirittura sostenuto che questo saggio ne costituisca l'indispensabile controparte. Si tratta difatti di una realtà di condizionamento dell'umano, di svuotamento della sua intelligenza e della sua creatività sperimentabile da chiunque, in cui però la fantasia dell'autore entra prorompente a descrivere, come in un racconto, tutte le conseguenze attuali, possibili e perfino quelle che a volte si ha cura di definire come impossibili.