Joker: I libri di «cortocircuito»
Una raccolta senza pretese
Michele Triboli
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2010
pagine: 64
Michele Triboli, da sempre divertito dai giochi con le parole, scrive filastrocche in maniera estemporanea. Su libri di testo e quaderni di appunti al liceo e all.università, su agende o fogli vaganti a casa e al lavoro. Questa piccola raccolta è frutto dei ritrovamenti fatti nel corso degli anni; ogni tanto gli capita di aprire un vecchio diario e trovare versi ormai dimenticati. Paradossalmente, non ama la poesia, a meno che la metrica, le rime, il citazionismo e il piacere ludico dello scrivere siano amalgamati gli uni con gli altri. Si trova d'accordo con Pietro Chiari, quando scriveva che "Chi parla in prosa a zente / che sia del verso amiga / o poco el sa de versi / o nol vol far fatiga".
Limerick, 99
Virginia Boldrini
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2009
pagine: 133
Io, ora, ipotizzo che quelle strofette di cinque versi e ancor meno pretese abbiano quasi magicamente funzionato come una porta fra quello che è letteratura e quello che è gioco, perché i due territori sono confinanti, ma questo confine è segnato dal temibile filo spinato dell'imbarazzo. I Wutki che hanno portato i limerick in Italia si firmavano con pseudonimi non convenzionali, davvero si nascondevano dietro a identità fittizie. Gente come Sergio Morando, Paolo De Benedetti, Giampaolo Dossena, lo stesso Umberto Eco non si sentiva perfettamente legittimata a cazzeggiare (e scusate il tecnicismo). Il limerick, con le fedeltà che esigeva e le libertà che consentiva, ha costituito una porta di accesso impensabilmente insostituibile fra la voluttà dello scrivere in metrica e rima e lo scrupolo di non lasciarsi cogliere impegnati in un fescennino motivato solo dall'esercizio del linguaggio. Dalla prefazione di Stefano Bartezzaghi.