Keltia: I ligustri rilucenti

In un'epoca in cui i racconti si soffermavano sugli aspetti del paesaggio brasiliano e gli scrittori di racconti erano regionalisti, Joaquim Maria Machado de Assis, decise di occuparsi soltanto dell'uomo o, per meglio dire, della miseria umana: egli, infatti, non voleva scrivere romanzi di costume, ma delineare lo studio di un carattere. In questi racconti, lo scrittore brasiliano studia a fondo l'egoismo, la malvagità, il cinismo, l'ambizione, la pazzia; e, facendo tutto ciò, sorride innocentemente, dichiarando, con parole messe in bocca a un personaggio del racconto "Un caso singolare": - Non ho inventato nulla, è la pura realtà. Diversamente dagli altri scrittori brasiliani che sono attratti dal pittoresco, dall'aspetto esteriore delle cose, Machado de Assis va al di là della facile contemplazione per scoprire l'essenza delle cose.

"Una persona, nel momento in cui prende carta e penna, non lo fa il più delle volte per testimoniare, certificare, o annotare una grande scoperta. Una persona scrive perché molto più banalmente e nobilmente ne sente il bisogno. Se è vero che scrivendo si possono fissare concetti e idee e renderli immortali, è pur vero che la maggior parte delle volte in cui una persona scrive non pensa certo a ciò. Scrivere può essere anche un passatempo, una valvola di sfogo in cui canalizzare fantasia, rabbia, timore, frustrazione, gioia, inventiva, senza avere la pretesa che tutto ciò si trasformi in un qualcosa di più grande un domani."