La Vita Felice: Agape
Voci di vento e di silenzio
Rolando Alberti
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 84
In questa nuova raccolta, che segue a dodici anni di distanza l’opera prima L’estremamente magico, Rolando Alberti scende ancor più in profondità nell’esplorare il rapporto magico e ancestrale che lo lega ai luoghi della sua terra. La sua è una poesia intessuta di voci e di silenzi, di odori e di rumori, che muovendo dall’esperienza contingente del quotidiano apre squarci vertiginosi verso una dimensione che trascende il tempo e percorre strade spirituali inesplorate, fino all’incontro – non sempre facile – con la presenza pervasiva del divino. Prefazione di Enrico Medda.
Senza incanti o sortilegi
Manuela Giasi
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 88
"Manuela versifica con una voce originale che è unicamente sua, ma che risente delle fonti culturali di cui si è nutrita: la poesia inglese, la grande scuola russa, la tradizione italiana. I temi sono quelli di quasi tutti i poeti: l’osservazione della natura, la fenomenologia dei sentimenti, la consapevolezza della morte in poesie scritte prima di essere malata. Anche la religione è trattata a volte da un vertice laico che rifiuta ogni misticismo. Peraltro, i valori che informano la sua visione del mondo e che vengono trasmessi dalle poesie sono valori che definirei “francescani”. Manuela invita ad amare il mondo e tutte le creature e a vivere con leggerezza, assecondando il ritmo dell’universo. Fermati, ci dice, «lascia andare». Anche il suo vocabolario, estremamente curato ma mai inutilmente ricercato, esprime una semplicità misteriosa e pura." (Dalla Prefazione di Carla Muschio). Postfazione di Nazzareno Mazzini.
Dentro
Laura Anfuso
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 156
«Le poesie raccolte in "Dentro" somigliano a un esercizio di respirazione, a un'alternanza di inspirazione ed espirazione che scandisce la vita del corpo e la sua apertura al mondo. La scrittura disegna un paesaggio interiore che si espande e si contrae, abitandone i vuoti con tenerezza. Anfuso restituisce al bianco una valenza più complessa. È un bianco che cuce, allevia, lenisce, legandosi al silenzio in uno sguardo più introspettivo: "calma la pelle/occhi respira/bianco il profumo/che vita nasce" oppure "silenzio chiama/di senso corpo suona/ compie la vita". Nei suoi versi il silenzio non è un sottrarsi alla parola, ma un modo per darle tempo e forma, come la neve che copre senza cancellare, lasciando che il dolore o il paesaggio riaffiorino sotto una luce rinnovata. È un silenzio che acquista un valore particolare quando si confronta con l'orrore della guerra, una presenza che attraversa, direttamente o indirettamente, tutta la raccolta. Per Anfuso la memoria non è un archivio di eventi passati, ma una presenza che si radica nei gesti, nei respiri, in tutto ciò che il corpo porta con sé e non si lascia dire. Questo legame tra il corpo – del lettore – e la parola poetica è accentuato dalla scelta di escludere la punteggiatura. L'assenza di segni apre uno spazio di esitazione, in cui la voce inciampa prima di rispondere al ritmo naturale del verso» (dalla postfazione di Diego Ferrante)
Cristallo blindato
Caterina Zammuto
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 72
«La raccolta "Cristallo blindato" parla di un dolore familiare, intimo; è una storia narrata a più voci e per frammenti privati, eppure uno dei motivi per richiederne la sua pubblicazione è stato il desiderio di dare voce a qualcosa di più grande, di pubblico. Nei testi compare, senza essere nominato espressamente, se non nella sezione La chiave, il Prof. Enrico Madon, che è stato ordinario di pediatria oncoematologica, fondatore del Centro di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e co-fondatore dell’AIEOP, l’Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica. Pubblicare questi versi, dunque, è un modo per diffondere la narrazione di una realtà importante e virtuosa, di una vicenda poco conosciuta, eppure saldamente incastonata nella storia di Torino, la mia città» (l'autrice)
Sbiancante
Annachiara Marangoni
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 64
«Dopo qualche volteggio intorno al campo di atterraggio del Realismo Terminale, Marangoni vi approda nella ricorrenza di Bookcity del 2019, l’inizio del mutamento radicale della storia del pianeta. Ha avuto così modo di sperimentare appieno il progredire della natura nel tempo della sua propria artificialità. Come chi, vivendo in una zona boscosa, assiste alla sua trasformazione in un immenso mobilificio che la denaturalizza. Proprio così, il pianeta sta diventando un mappamondo di cartapesta. Marangoni contribuisce alle nostre ricerche apportando la sua esperienza e provenienza. Essendo veneta, dispone di un dialetto ricchissimo di vocali. Queste vocali sono un po’ come le luci o i colori vibranti praticati dagli impressionisti e poi dai macchiaioli. Eccola allora dare luogo a una scrittura che sale progressivamente come i tornanti di una strada di montagna: rettilinei, curve a gomito, e ancora rettilinei e così via fino all’approdo. Insomma è questa una lente di ingrandimento per cogliere la nostra era della snaturalità, in cui gli oggetti diventano le lettere dell’alfabeto per descrivere quello che sta accadendo intorno e dentro di noi. » (dalla prefazione di Guido Oldani, Fondatore del Realismo Terminale)
Geografie della polvere
Angelo Santangelo
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 88
«Sin dalle prime letture, le poesie di Santangelo travolgono il lettore tra rabbia, amore, impegno politico, coscienza civile, nostalgia, senso del bene comune e una profonda attenzione verso l’altro. Si incontra una speranza, una morbida nostalgia e, soprattutto, si riflette sul perché l’uomo contemporaneo sia così svuotato di valori, povero di coscienza critica, arido nel contatto con l’altro e nella preservazione della memoria storica. Ogni poesia di Angelo Santangelo è polvere sui diamanti di un’umanità astigmatica. Una polvere preziosa: la responsabilità. Potremmo dire che da quanto considerato può nascere la traccia di un destino più umano. Forse, come un moderno profeta, il nostro Autore, con la sua scrittura, desidera condurci ancora una volta verso la possibilità di una riflessione sulla salvezza. Il poeta ha trovato un modo liberante e una nuova speranza per l’intera umanità: anche dal più piccolo granello di esistenza può nascere una ferrea determinazione per immaginare un mondo nuovamente a misura di persona.» (dalla prefazione di Raffaele Gueli)
Nessuna alba finge
Giuseppina Di Leo
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 80
«Un senso di desiderio intenso e profondo connota i versi di Giuseppina Di Leo in Nessuna alba finge. Desiderio di amore, ansia di vita a fronte del tempo scialbo della stasi, speranza – forse illusione – che l’uomo riscopra i segnacoli di un perduto senso di umanità, tornando quasi a una primigenia sintonica modalità di sentire il cosmo. Si tratta di una silloge interessante, dalla matrice dotta. Una meditazione pacata, ma non per questo meno intensa, ci conduce tra «ore d’ombra» e improvvise allegrie, nella consapevolezza che, se il ritmo tenebra/luce è connaturato all’esistere stesso, «nessuna alba finge», soprattutto se in qualche modo ci si sa abbandonare al suo ritmo dolce-amaro, schiudendo il corpo senziente alle sue offerte. Alle occasioni.» (dalla prefazione di Gianni Antonio Palumbo)
Perché la vita è come una vite Parker. Poesie dall'anno 2000
Mario E. R. Bianco
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 84
«Mario Bianco è per me un uomo quercia, riesco ad associare a lui, forza e radicamento. La voce poetica attraversa con spirito critico e sardonico il panorama contemporaneo, affrontando il malaffare, la corruzione, le convenzioni sociali, ma anche il quotidiano nella sua dimensione più intima e grottesca. Le immagini si affollano in versi che paiono improvvisati e stratificati, come in un dialogo continuo con il caos del reale. Nel tratteggiare una pluralità di personaggi e luoghi, l’autore sembra trasfigurare l’esperienza comune in mito: dalle cucine vecchie e i musei polverosi ai paradossi religiosi e politici, ogni frammento diventa eco di una realtà intrisa di contraddizioni. È un invito a leggere il mondo con uno sguardo disincantato e creativo, dove ogni parola può assumere valenze impreviste e sorprendenti. Questo corpus poetico non è solo un inno alla riflessione ma anche un atto di resistenza: resistere al silenzio, all’oblio e alla banalità. Con esso, l’autore ci restituisce una visione del mondo che intreccia l’assurdo al sacro, l’umano all’inevitabilmente imperfetto.» (dalla prefazione di Patrizia Camedda)
Il colore del giorno
Franco Angelico
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 64
Queste ultime poesie di Franco Angelico sono ricche di immagini, emozioni e profondità tematiche che esplorano l’amore, la perdita di un affetto, la memoria, la natura e la condizione umana. Vari sono anche i temi che caratterizzano la nuova raccolta poetica dell’autore: dall’amore e desiderio alla natura e ai paesaggi, dal canto di una perdita e un lutto alla memoria e al tempo, dall’attualità sociale e politica alla riflessione esistenziale. Sebbene molte poesie affrontino temi universali (amore, morte, natura), sono profondamente personali, spesso radicate in ricordi o esperienze specifiche (Il mio cane Chicco, Alzheimer. Teresa) e caratterizzate da una dualità che le rende allo stesso tempo intime e coinvolgenti. Queste poesie sono dunque una testimonianza del potere che ha il linguaggio di catturare l’intero spettro dell’esperienza umana. Uniscono il personale e l’universale, l’effimero e l’eterno, con una bellezza lirica che risuona profondamente. Che si tratti di celebrare l’amore, di elaborare il lutto per una perdita o di riflettere sul passare del tempo, le poesie di Franco Angelico invitano i lettori a fermarsi, a sentire e a riflettere.
L'Abruzzo dentro
Daniela Basti
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 104
"Fiorisce la terra d’Abruzzo nei versi luminosi e delicati di questa silloge di Daniela Basti, dal titolo eloquente L’Abruzzo dentro, un viaggio alla riscoperta delle proprie radici, attraverso i luoghi dell’anima, fondamenta e nutrimento della sua scrittura e della sua poetica. La raccolta si apre con un testo in prosa, un proemio che racconta il ricongiungimento con la Terra Madre, quel riconoscerla per antica familiarità di forme e voci, dai monti al mare. Seguono le tre sezioni in cui si divide il libro, ognuna con un haiku che ne costituisce titolo e apertura. Nella prima predomina la forza del paesaggio in tutta la sua geografia più significativa, nella seconda Chieti, le sue strade, i cari affetti familiari, i lutti, l’oralità dei racconti che fissano miti e leggende e tramandano storia e valori, e nella terza la casa di campagna e la campagna stessa, le sere d’estate e i campi maturi di giugno. Dunque un viaggio nel passato, un ritorno alle origini ma anche un viaggio nel presente, reso più forte da queste ritrovate radici, e sostenuto dalla forza dei ricordi, in cui la storia e il mito rivivono con vivacità. Ma c’è anche un “altrove” al quale si desidera ritornare che non è solo quello dei luoghi, ma anche del tempo e degli stati d’animo irripetibili, un senso di perdita che fa certamente male, ma che non genera una scrittura dolorosa. È una nostalgia mitigata dalla gratitudine, dalla gioia del ricordo di un qualcosa che comunque abbiamo vissuto, una natsukashii dolce e malinconica, stato d’animo elettivo, propedeutico alla sua creazione poetica." (dalla prefazione di Tiziana Marini)
La felicità dei pistilli
Elisabetta Santini
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 104
"Elisabetta Santini nella sua poesia percorre vie dell’anima che conducono a una continua ricerca del senso della vita, è l’essere umano che si pone domande, ricerca cosa dà senso alla vita e i perché della vita stessa. Con percorsi non semplici, l’analisi della natura umana prende corpo e le domande hanno risposte, fino ad arrivare alla presa di coscienza che l’essere umano è imperfetto e soltanto ammettendolo può crescere e progredire. Esclusa la quinta sezione, l’elemento ricorrente è l’albero, simbolo di vita, di forza, di lotta per sopravvivere, di maestosità, di volontà di esistere, di tempo lunghissimo di esistenza: è il re di quella natura della quale l’uomo crede di essere padrone ed è soltanto ospite. È auspicato il raggiungimento di una connessione tra umanità e natura, frutto di una presa di coscienza amara e realista: il mondo senza l’uomo vive, il contrario non è possibile. Soltanto capendo tutto questo ciascuno raggiungerà armonia tra sé, gli altri, la natura, il cosmo. Elisabetta Santini, con versi asciutti e con parole che vanno oltre il diretto significato, riesce a dare vita a una poesia fatta di scavo e di simboli, di analisi e di valutazioni, capace di aprire la mente e il cuore a riflessioni profonde e talvolta dolorose. Quel dolore è il prezzo della verità, realtà necessaria per conoscere e per conoscersi." (dalla prefazione di Ilaria Minghetti)
L'ultima scena
Massimo Arrigoni
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2025
pagine: 60
questo un ritratto del commediante da giovine attraverso i campi di una memoria emotiva ancora lucida e viva. Una piccola autobiografia che colloca e giustifica nell’infanzia i motivi e le ragioni del mio percorso artistico. La presenza e la rappresentazione scenica di una icona come la Morte è il filo rosso, o nero per meglio dire, che lega una buona parte dei lavori teatrali e delle partiture sonore da me trattate nell’arco di decenni. Quando la commedia soccombe al dramma la parola si fa memoria storica, diventa confessionale, veglia funebre, rito e mito, si fa tritono in musica, in verso poetico, stride in urlo, interroga il delirio. Teatro di parola o di poesia, teatro da camera. Un ritratto in nero alla signora che danza obliqua con la falce e la clessidra. Prefazione di Giuseppe Leone.