L'Asino d'Oro: Bios Psichè. Proposte
Cent'anni di psicopatologia generale di Karl Jaspers
Libro: Copertina morbida
editore: L'Asino d'Oro
anno edizione: 2016
pagine: 575
Questo volume, nato per celebrare il centenario della fondazione da parte di Karl Jaspers della psicopatologia come scienza a sé stante, raccoglie gli ultimi studi, ricerche e proposizioni sulla psicopatologia del grande studioso. Nel 1913 Jaspers pubblicò la sua opera magna sulla psichiatria, Allgemeine Psychopathologie (Psicopatologia generale), la cui idea ispiratrice era mettere ordine nel caos dei fenomeni psichici attraverso una descrizione, una definizione e una classificazione rigorose, e fornire alla psichiatria un metodo valido e affidabile. La fenomenologia descrittiva che ne è derivata ha rappresentato fino a oggi la base della psicopatologia e l'opera di Jaspers ha offerto agli psichiatri uno strumento fondamentale per il rapporto con il paziente. In un'epoca di crisi internazionale della psichiatria la presente raccolta assume capitale importanza proponendo una rilettura dello studioso che mette in evidenza i limiti della ricerca psicopatologica. A distanza di un secolo la psichiatria non può prescindere dal compiere un'operazione profonda tesa a recuperare ciò che le appartiene come medicina della mente, riprendendo un filo di ricerca sulla diagnosi e riuscendo a dare parola al 'senso' della realtà non materiale della mente per raggiungere quell'"oltre" storico che non è più solo una speranza, ma una certezza di cura per la guarigione dalla malattia mentale.
La perdita della tristezza. Come la psichiatria ha trasformato la tristezza in depressione
Allan V. Horwitz, Jerome C. Wakefield
Libro: Libro in brossura
editore: L'Asino d'Oro
anno edizione: 2015
pagine: XXV-449
È ancora possibile oggi vivere un periodo di tristezza provocata da un grave lutto o da una pesante delusione amorosa senza ritrovarsi immediatamente inquadrati in una diagnosi di depressione, con conseguente intervento di uno specialista e di una terapia farmacologica? La normale tristezza può dunque rimanere distinta dalla depressione? Il drastico cambiamento diagnostico degli ultimi decenni, che sembrava dover fornire alla psichiatria criteri oggettivi di valutazione, ha avuto l'effetto collaterale di qualificare casi di naturale tristezza, dovuta a situazioni di vita, come patologici stati d'animo, con inevitabili errori di medicalizzazione. In questo libro Horwitz e Wakefield inseriscono la tristezza in un quadro evolutivo, illustrando la crisi della cultura attuale che ha comportato il quasi totale disconoscimento di un sentimento umano e la dispensa a piene mani di qualificazione di patologia psichiatrica, la quale a sua volta non viene adeguatamente trattata. Ciò ha fatto della nostra epoca un'autentica "era della depressione". Premessa di Mario Maj.