Le Lettere: La nuova meridiana
L'ombra di Piovene
Franco Cordelli
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2011
pagine: 98
Fra il 2007 e la scorsa primavera, Franco Cordelli s'è trovato a scrivere di Guido Piovene. "Lo rileggo per caso; ma anche, sospetto, per una qualche bellicosa necessità". Sospetto, bellicosità, necessità: sono i caratteri del corpo a corpo dello scrittore di oggi col suo predecessore, rimosso ma proprio per questo inaggirabile. "Uno degli eroi intellettuali del XX secolo", lo definisce con buona dose di provocazione: essendo dovuto, l'oblio di Piovene, proprio alla sua fama di scarso eroismo. Si susseguono confronti esistenziali, prima che letterari, con capolavori come Lettere di una novizia, Le Furie, Le stelle fredde e Verità e menzogna. E si intercala un saggio disperso dello stesso Piovene, Contro Roma, consuntivo corpo a corpo con se stesso, che rivela come questo libro sia un'autobiografia intellettuale. "Tenacemente indiretta": al modo in cui i personaggi di Piovene "si appalesano e significano se stessi". L'ammiratore di Cordelli e delle sue ultime straordinarie inchieste in forma di romanzo sull'Italia contemporanea, "Un inchino a terra", "Il duca di Mantova" e "La marea umana", speculerà infinite agnizioni di lettura.
Da un luogo alto. Su Leopardi e il leopardismo
Raoul Bruni
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2014
pagine: 213
Il poeta lirico nel momento dell'ispirazione, così come il filosofo all'apice della sua riflessione, "guarda le cose come da un luogo alto e superiore a quello in che la mente degli uomini suole ordinariamente consistere", si legge nello "Zibaldone". E l'opera leopardiana appare tutt'oggi il frutto di uno sguardo dall'alto, di un'insuperata lungimiranza poetica e filosofica. Questo libro risale all'origine del pensiero poetante leopardiano analizzando l'intrinseco rapporto tra poesia e ispirazione, essenziale per comprendere sia le riflessioni di Leopardi sul teatro antico, sia il significato autentico del titolo "Operette morali". Il libro si sofferma inoltre sul diarismo esistenziale dello "Zibaldone"; sull'immagine dell'Italia nei "Paralipomeni"; sulle sorprendenti (e trascurate) analogie tra Emerson e Leopardi; e su due autori decisivi, benché in parte rimossi, del nostro Novecento - Papini e Rensi -, che dimostrarono una precoce attenzione verso Leopardi non solo come poeta, ma anche come pensatore.

