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Le Mani-Microart'S: Cinema. Registi

Christopher Nolan. Nel labirinto della mente
16,00

Clint Eastwood. Un cinema che ci riguarda

Clint Eastwood. Un cinema che ci riguarda

Adriano Piccardi

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2012

pagine: 201

Il libro si propone come una ricognizione trasversale al cinema di Clint Eastwood, mirata a evidenziare e approfondire alcuni temi che, dagli inizi a oggi, lo hanno sostanziato e reso riconoscibile, pur manifestandosi in storie e personaggi differenti nei singoli film. Una sorta di andirivieni, quindi, all'interno dell'opera complessiva di questo straordinario cineasta, che non propone differenze tra il regista e l'interprete, riuniti casomai sotto l'unica indicazione di "produttore", da intendere nel senso di responsabile dei propri film, non soltanto sul piano finanziario ma anche (e in questa sede soprattutto) su quello tematico/stilistico. Il testo procede e si articola dunque nell'analisi di sequenze, personaggi, figure, con l'obbiettivo di "raccontare", attraverso la loro descrizione critica, la trama complessa dell'universo eastwoodiano, dispiegata intorno agli argomenti cui si riferiscono i singoli capitoli. Il tutto per illustrare i motivi che fanno, del cinema di Clint Eastwood, un cinema che ha da dire cose importanti sul mondo in cui viviamo: in altre parole, "un cinema che ci riguarda".
16,00

Paesaggi sonori. Il cinema di Franco Piavoli

Paesaggi sonori. Il cinema di Franco Piavoli

Libro

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2012

pagine: 112

Franco Piavoli (Pozzolengo, Brescia, 1933) è una originalissima figura di film-maker indipendente che realizza e produce da solo i suoi film; l'autore immediatamente riconoscibile di un singolare cinema lirico-sinfonico composto da immagini primarie, voci e suoni di grande impatto emozionale; il poetico cantore del passaggio dei tempo e delle stagioni, di un'armonia ritrovata tra uomo e natura. Il suo è uno sguardo sulle cose insieme leggero e profondo, che parte da paesaggi familiari e che penetra nel mito, nelle storie e nella Storia, fino a comporre una forma di film-saggio, né documentario né finzione. Attentissimo alla composizione delle immagini, spesso di ispirazione pittorica, e all'articolarsi dei "rumori" del mondo, Piavoli ha creato un cinema armonico, cosmogonico, totalizzante, integralista, universale, sensoriale, naturale. Un cinema vergine, puro, primordiale, con i piedi piantati sulla terra e nell'acqua, realizzato dal punto di vista di un immaginario paradiso, privo di peccato, di bruttura, di cattiveria, di pessimismo. Di questo autore sensibile ed appartato, il libro, pubblicato in concomitanza con la retrospettiva organizzata dall'Associazione Circuito Cinema di Modena, ripercorre l'intera carriera a partire dai primi cortometraggi fino alle ultimissime prove, attraverso una lunga intervista, alcuni saggi sui vari aspetti del suo cinema, un'antologia della critica, una documentata bibliografia e una dettagliata filmografia.
14,00

Francesca Comencini. La poesia del reale

Francesca Comencini. La poesia del reale

Ilaria Gatti

Libro: Libro in brossura

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2011

pagine: 213

Il cinema di Francesca Comencini risente di una doppia formazione: la prima ha le sue origini nel neorealismo italiano, dal quale ha tratto uno spiccato senso etico nelle scelte dei temi, nel modo di girare e nell'interesse per la realtà documentaria; la seconda deriva dalla cultura francese. La sua decisione di trasferirsi a vent'anni in Francia ha contribuito infatti a un allargamento dei suoi orizzonti e delle sue esperienze professionali che si estendono alla letteratura e al teatro. Caratteristica peculiare del cinema della Comencini, ampiamente analizzata nel testo, è la capacità di immergersi nella realtà, di trasfigurarla, di coglierne la verità e la poesia. Il libro analizza i suoi film evidenziandone la rilevanza politica e documentaria (Carlo Giuliani, ragazzo; Mi piace lavorare. Mobbing, Dopo la guerra; A casa nostra; In fabbrica; Le donne di San Gregorio); l'ispirazione letteraria o culturale (Elsa Morante; Shakespeare a Palermo; Le parole di mio padre) e la forte tensione interiore (Pianoforte; La Lumière du laq Annabelle partagée; Lo spazio bianco). Il libro comprende una conversazione con la regista, una con Margherita Buy (sull'interpretazione), una con Paola Comencini (sulla scenografia) e una con Luca Bigazzi (sulla fotografia).
15,00

Sangue hi-tech. Il cinema di Park Chan-Wook

Sangue hi-tech. Il cinema di Park Chan-Wook

MORSIANI; ALBERTO; (A; CU

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2011

pagine: 61

Park Chan-wook, per tutti "Mr. Vengeance", uno dei maestri indiscussi del cinema coreano contemporaneo, è nato nello stesso anno, il 1963, di Quentin Tarantino, al quale lo accomunano l'estetica della violenza e il tema della vendetta. Laureato in filosofia in una università cattolica, innamorato del cinema (sedotto da una sequenza di "La donna che visse due volte" di Hitchcock), critico cinematografico, ha impiegato molto tempo per affermarsi e avere successo. Il suo è un cinema fortemente simbolico e provocatorio, spiazzante e urtante, con intrecci attuali e controversi, caratterizzato dall'abilità visiva e dalla sperimentazione delle nuove tecnologie. L'esperienza di vedere i suoi film ha qualcosa di fisico, non solo di mentale o intellettuale. I personaggi si dibattono tra dolore e paura, ma sono aperti alla speranza della felicità. Del resto, cos'è la vita se non altalena tra dolore e felicità? Di questo autore, il libro, pubblicato in concomitanza con la retrospettiva organizzata dall'Associazione Circuito Cinema di Modena e dalla Cineteca di Bologna, ripercorre l'intera carriera a partire dai film inediti fino alle ultimissime e, attraverso alcuni saggi sul suo cinema, un'antologia della critica italiana e internazionale e una scelta delle dichiarazioni del regista.
10,00

Diavolo in corpo

Diavolo in corpo

Marco Bellocchio

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2011

pagine: 179

La sceneggiatura di "Diavolo in corpo" che è qui offerta alla lettura, è quella originaria, l'ultima in ordine di tempo, prima dell'inizio delle riprese del film. Bellocchio ha, però, continuato a correggerla, a concepire alcune varianti, specie sul finale, appunti che sono riportati nel testo proprio per rivelare i problemi annessi alla creazione. ed è stilato l'elenco delle scene che non sono state girate. Bellocchio ha chiesto che il testo fosse preceduto da un'intervista sui temi generali della sua arte rilasciata a Malcom Pagani per "Micromega". Lui stesso è intervenuto a distanza di venticinque anni sul proprio copione, precisando nel contempo i rapporti intercorsi con lo psicoanalista Massimo Fagioli. rapporti che avevano provocato una singolare reazione del produttore Leo Pescarolo, e una lunga azione legale del regista contro di lui. in appendice, un dossier illustra la querelle con brani giornalistici del tempo. Nel volume vi è anche uno studio di Alberto Cattini. Esso verte in due momenti distinti, prima sull'analisi della sceneggiatura, e la logica strutturale che viene approntata, poi sull'analisi dei processi formativi della regia. Non mancano i disegni con cui Bellocchio rifletteva sul copione, visualizzandosi gli interventi sul set, e una quarantina di fotografie di scena a colori.
20,00

Liliana Cavani. Ogni possibile viaggio

Liliana Cavani. Ogni possibile viaggio

Francesca Brignoli

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2011

pagine: 320

Regista dello scandalo, per di più donna. Provocatrice, cattolica del dissenso. Intellettuale laica e trasgressiva. Tra demonio e santità. Cinema, televisione, lirica. Due cortometraggi, undici tra documentari e inchieste, sedici film. "Il portiere di notte", "Al di là del bene e del male" e "Francesco" i titoli più noti di un corpus coerente per originalità d'ispirazione e audacia immaginativa, che consegna la figura dì Liliana Cavani alla storia del cinema e della cultura europea. "Il portiere di notte"riflessione sul nazismo che diventa analisi dell'amore come luogo psichico assoluto - è il capitolo più altisonante di una carriera dalla spiccata vocazione cosmopolita, per contenuti, scenari, territori storici e culturali attraversati, ravvisabile anche nelle combinazioni produttive dei suoi film, in cui dirige cast internazionali (da Lou Castel a Pierre Clementi a Dirk Bogarde, da Charlotte Rampling a Erland Josephson, da Marcello Mastroianni a Claudia Cardinale, Burt Lancaster, Mickey Rourke, John Malkovich). La sua opera è la ricerca inesausta attraverso il mistero e il bisogno dell'esserci, dove protagonisti onerosi si spostano dentro e fuori le mura della storia e del tempo in percorsi di sperimentazione continua, tra smarrimenti, consapevolezze e bagliori. I film di Liliana Cavani sono storie di uomini e donne inquieti che amano, soffrono e cercano il bello senza mai sottrarsi ad alcuna prova.
20,00

Agnès Varda. Cinema senza tetto né legge

Agnès Varda. Cinema senza tetto né legge

Nicola Falcinella

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2010

pagine: 142

Agnès Vorda (Bruxelles, 1928) è una delle più grandi registe donne del cinema. Un'autrice che è sempre sfuggita alle etichette e spesso ha precorso i tempi. Dopo gli studi di pittura e gli inizi come fotografa, esordisce con La Poinfe Courte del 1955 con Philippe Noiret e Silvia Monfort. Il suo primo film è considerato un anticipo della Nouvelle vague per lo stile libero delle riprese e le ambientazioni dal vero. Le sue pellicole più note restano Cleo dalle 5 alle 7 (1962) e Senza letto né legge (1985) con Sandrine Bonnaire, Leone d'oro a Venezia. Il lavoro più recente è l'autobiografico Les plages d'Agnès (2008). Il volume prende in esame il suo modo di lavorare senza differenze tra finzione e documentario, il rapporto dell'autrice con movimenti quali la Nouvelle vague e il femminismo, l'impegno politico, gli omaggi dedicati al marito Jacques Demy, e ancora temi ricorrenti nelle sue opere come l'arte e la musica e analizza le pellicole più significative. In appendice la filmografia completa.
14,00

Woody Allen. Quarant'anni di cinema

Woody Allen. Quarant'anni di cinema

P. Maria Bocchi

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2010

pagine: 215

Tra i registi statunitensi, Woody Alien è, da molti anni, fra i più complessi, interessanti e analizzati. Critici, storici, filosofi si sono avvicendati, nel tempo, in approfondimenti sistematici spesso puntuali e illuminanti. Il suo cinema copre ormai quattro epoche, dalla fine degli anni '60 fino ai giorni nostri: l'esordio dietro la macchina da presa con Prendi i soldi e scappa e il più recente Incontrerai uno sconosciuto alto e bruno sono rispettivamente il primo e l'ultimo prodotto di una poetica che trova soprattutto nella società americana e nella sua indagine la vera ragione. Contro ogni psicologismo autistico, questo libro si propone anche di riparare alcuni torti, in particolare quelli che hanno riguardato la carriera del regista e i film degli ultimi dieci anni, da più parti considerati ripetitivi, un po' stanchi, meno geniali. Attraverso culture, suggestioni e influenze diverse, Woody Alien ha contribuito a fare la Storia dell'immaginario cinematografico americano. Spesso l'attenzione dei media e della critica si è troppo spostata sul privato, tenendo anche conto della sua figura iconica riconoscibilissima: ma ad esaminare col senno di poi e oggi i film alleniani, si scopre un cineasta sorprendentemente legato a doppio nodo con la realtà. Ben più di quanto l'allenismo (autoriale e critico) è stato disposto a rivelare. (Prefazione di Paolo Mereghetti)
16,00

Micheal Cimino

Micheal Cimino

Giancarlo Mancini

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2007

pagine: 246

Negli anni in cui Hollywood rinasceva ad una nuova giovinezza creativa ed economica, i film di Cimino non hanno mai distolto l'attenzione dai temi cruciali da cui la sua generazione era ossessionata: la guerra del Vietnam, il rapporto tra l'uomo e la società, l'integrazione culturale ed economica delle minoranze, la demistificazione dell'ideologia consumistica in corsa verso l'egemonia. Potenti ed al tempo stesso intrisi di una commovente fragilità i film riflettono la costante adesione alla tradizione umanistica della cultura americana, democratica e civile.
14,00

Sofia Coppola. Un'icona di stile

Sofia Coppola. Un'icona di stile

Maria F. Genovese

Libro

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2007

pagine: 136

Letteralmente adorata dai cinefili, Sofia Coppola non è solo la regista che a trentadue anni è entrata nella storia del cinema grazie ai riconoscimenti ottenuti per "Lost in translation": ironica, enigmatica, celebrata "trendsetter", la figlia di Francis Ford Coppola è un'icona di stile anche nella moda e nella musica contemporanea. Il libro dà spazio anche alla vita da romanzo di questa figlia di Hollywood, che ha trascorso buona parte dell'infanzia e dell'adolescenza sui set paterni. Tutti i film (la trilogia appena conclusa e i lavori degli esordi) sono analizzati singolarmente in modo accurato, senza dimenticare curiosità e divertenti aneddoti. Gli approfondimenti dedicati a musica, fotografia, produzione, costumi e scenografie rendono il volume una preziosa guida al "dietro le quinte" del fare cinema. La prefazione è di Barbara Palombelli.
14,00

Terrence Malick. Cinema tra classicità e modernità

Terrence Malick. Cinema tra classicità e modernità

Andrea Fornasiero

Libro: Copertina morbida

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2007

pagine: 416

Con soli quattro film ormai a trentacinque anni dall'esordio, Terrence Malick ha lasciato un segno nella storia del cinema. Il riservato regista esordisce con Badlands (La rabbia giovane) negli anni Settanta di Coppola, Spielberg, Lucas e Scorsese. Nel 1978 realizza poi I giorni del cielo, quindi passano vent'anni di silenzio e arriva il boato della guerra nella Sottile linea rossa. Il mondo del cinema saluta con entusiasmo il suo ritorno, ma il film successivo divide gli appassionati. The New World, sullo spirito originario delle Americhe e sulla loro colonizzazione, è la fedele restituzione di un tempo perduto, che questo volume include per la prima volta in una monografia dedicata al regista. Quello di Malick è un percorso sempre sulla cresta del progresso tecnico, per restituire fedelmente ai sensi sia la serenità di arcadie remote, sia la brutalità dei conflitti bellici e di classe. Il suo cinema si muove di frequente sull'orlo dell'estetizzazione, cui sfugge attraverso il dinamismo di un montaggio via via più fluido, dove anche le pause abbondano di movimento e dove, alla luce dorata precedente il tramonto, si tende progressivamente a preferire una luminosità diffusa e morbida, che spenga contrasti e chiaroscuri e lasci emergere l'aura delle cose e delle persone.
20,00

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