Libri di Ilaria Gatti
Ricordando Berlino
Ilaria Gatti
Libro
editore: Prospettive Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 136
Un viaggio che si sviluppa lungo i sentieri della memoria e al quale fanno da sfondo tre scenari diversi: dal più profondo, le Catacombe, fino al più elevato, la Torre, attraverso gli archivi della Fortezza. Luoghi dell'immaginario nei quali si aggirano ombre.
L'incanto della visione. Cinema d'autore tra Jane Campion e Clint Eastwood
Ilaria Gatti
Libro: Libro in brossura
editore: Prospettive Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 192
La tenda color ruggine
Ilaria Gatti
Libro: Copertina morbida
editore: Kappa
anno edizione: 2007
pagine: 176
Francesca Comencini. La poesia del reale
Ilaria Gatti
Libro: Libro in brossura
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2011
pagine: 213
Il cinema di Francesca Comencini risente di una doppia formazione: la prima ha le sue origini nel neorealismo italiano, dal quale ha tratto uno spiccato senso etico nelle scelte dei temi, nel modo di girare e nell'interesse per la realtà documentaria; la seconda deriva dalla cultura francese. La sua decisione di trasferirsi a vent'anni in Francia ha contribuito infatti a un allargamento dei suoi orizzonti e delle sue esperienze professionali che si estendono alla letteratura e al teatro. Caratteristica peculiare del cinema della Comencini, ampiamente analizzata nel testo, è la capacità di immergersi nella realtà, di trasfigurarla, di coglierne la verità e la poesia. Il libro analizza i suoi film evidenziandone la rilevanza politica e documentaria (Carlo Giuliani, ragazzo; Mi piace lavorare. Mobbing, Dopo la guerra; A casa nostra; In fabbrica; Le donne di San Gregorio); l'ispirazione letteraria o culturale (Elsa Morante; Shakespeare a Palermo; Le parole di mio padre) e la forte tensione interiore (Pianoforte; La Lumière du laq Annabelle partagée; Lo spazio bianco). Il libro comprende una conversazione con la regista, una con Margherita Buy (sull'interpretazione), una con Paola Comencini (sulla scenografia) e una con Luca Bigazzi (sulla fotografia).
Lo sguardo discreto. Il cinema dell'interiorità da Virginia Woolf a Kiarostami
Ilaria Gatti
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2005
pagine: 200
Chantal Akerman. Uno schermo nel deserto
Ilaria Gatti
Libro: Libro in brossura
editore: Fefè
anno edizione: 2019
pagine: 230
Tutto il materiale prodotto da Chantal Akerman – regista sperimentale e video artist belga di grande rilievo internazionale scomparsa nel 2015 a 65 anni – può essere considerato un autoritratto filmico, un sistema di sovrapposizioni, pause, ricordi, verità, fisicità, tipiche di un soggetto moderno frammentato che percepisce la casualità del nostro stare al mondo. Il suo film più famoso è "Jeanne Dielman, Quai du Commerce, 1080 Bruxelles" (1975) che costituisce ancora oggi un punto di riferimento nella storia del cinema. Ha diretto Juliette Binoche, Delphine Seyrig, William Hurt, Catherine Deneuve, Aurore Clément e ha documentato il lavoro di Pina Bausch; nel 2004 il Centre Pompidou le ha dedicato una retrospettiva con installazioni e catalogo. A tutt’oggi non esisteva una monografia critica, completa di regesto di tutte le sue opere (film, libri e installazioni); il volume è suddiviso in 12 capitoli che individuano i temi più importanti che attraversano i suoi lavori.