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Libri di Ilaria Gatti

Ricordando Berlino

Ricordando Berlino

Ilaria Gatti

Libro

editore: Prospettive Edizioni

anno edizione: 2015

pagine: 136

Un viaggio che si sviluppa lungo i sentieri della memoria e al quale fanno da sfondo tre scenari diversi: dal più profondo, le Catacombe, fino al più elevato, la Torre, attraverso gli archivi della Fortezza. Luoghi dell'immaginario nei quali si aggirano ombre.
16,00

L'incanto della visione. Cinema d'autore tra Jane Campion e Clint Eastwood
14,00

La tenda color ruggine

La tenda color ruggine

Ilaria Gatti

Libro: Copertina morbida

editore: Kappa

anno edizione: 2007

pagine: 176

8,00

Jane Campion

Jane Campion

Ilaria Gatti

Libro

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2014

pagine: 144

11,50

Francesca Comencini. La poesia del reale

Francesca Comencini. La poesia del reale

Ilaria Gatti

Libro: Libro in brossura

editore: Le Mani-Microart'S

anno edizione: 2011

pagine: 213

Il cinema di Francesca Comencini risente di una doppia formazione: la prima ha le sue origini nel neorealismo italiano, dal quale ha tratto uno spiccato senso etico nelle scelte dei temi, nel modo di girare e nell'interesse per la realtà documentaria; la seconda deriva dalla cultura francese. La sua decisione di trasferirsi a vent'anni in Francia ha contribuito infatti a un allargamento dei suoi orizzonti e delle sue esperienze professionali che si estendono alla letteratura e al teatro. Caratteristica peculiare del cinema della Comencini, ampiamente analizzata nel testo, è la capacità di immergersi nella realtà, di trasfigurarla, di coglierne la verità e la poesia. Il libro analizza i suoi film evidenziandone la rilevanza politica e documentaria (Carlo Giuliani, ragazzo; Mi piace lavorare. Mobbing, Dopo la guerra; A casa nostra; In fabbrica; Le donne di San Gregorio); l'ispirazione letteraria o culturale (Elsa Morante; Shakespeare a Palermo; Le parole di mio padre) e la forte tensione interiore (Pianoforte; La Lumière du laq Annabelle partagée; Lo spazio bianco). Il libro comprende una conversazione con la regista, una con Margherita Buy (sull'interpretazione), una con Paola Comencini (sulla scenografia) e una con Luca Bigazzi (sulla fotografia).
15,00

Lo sguardo discreto. Il cinema dell'interiorità da Virginia Woolf a Kiarostami
15,00

Chantal Akerman. Uno schermo nel deserto

Chantal Akerman. Uno schermo nel deserto

Ilaria Gatti

Libro: Libro in brossura

editore: Fefè

anno edizione: 2019

pagine: 230

Tutto il materiale prodotto da Chantal Akerman – regista sperimentale e video artist belga di grande rilievo internazionale scomparsa nel 2015 a 65 anni – può essere considerato un autoritratto filmico, un sistema di sovrapposizioni, pause, ricordi, verità, fisicità, tipiche di un soggetto moderno frammentato che percepisce la casualità del nostro stare al mondo. Il suo film più famoso è "Jeanne Dielman, Quai du Commerce, 1080 Bruxelles" (1975) che costituisce ancora oggi un punto di riferimento nella storia del cinema. Ha diretto Juliette Binoche, Delphine Seyrig, William Hurt, Catherine Deneuve, Aurore Clément e ha documentato il lavoro di Pina Bausch; nel 2004 il Centre Pompidou le ha dedicato una retrospettiva con installazioni e catalogo. A tutt’oggi non esisteva una monografia critica, completa di regesto di tutte le sue opere (film, libri e installazioni); il volume è suddiviso in 12 capitoli che individuano i temi più importanti che attraversano i suoi lavori.
15,00

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