Le Mani-Microart'S: I libri di Elena Bono
Come un fiume come un sogno
Elena Bono
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 283
Fanuel Nuti. Giorni davanti a Dio. Volume 2
Elena Bono
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2011
pagine: 128
Con il secondo tomo di "Fanuel Nuti. Giorni davanti a Dio 1940-1958", si concludono insieme l'intero volume (1921-1940 nel primo tomo, edito nel 2003) e l'intero ciclo "Uomo e Superuomo", che comprende il romanzo "Come un fiume, come un sogno" e i racconti di "Una valigia di cuoio nero". La complessiva stesura narrativa ha l'estensione di un grande romanzo russo classico, tra "I fratelli Karamazov" e "Guerra e pace", e soprattutto ne ha l'intenzione, mutati tempi, luoghi e cultura, di itinerarium ad Deum. La presenza provvidenziale-misteriosa di Fanuel Nuti nel corso narrativo si è già rivelata nel precedente tomo come quella dello scrittore autobiografico e traduttore di "Come un fiume, come un sogno" e di "Una valigia di cuoio nero", personaggio, dunque, dentro e fuori la narrazione, e che dà vita non a se stesso - non ci riesce molto neppure nel quotidiano - ma agli indimenticabili personaggi degli scritti da lui composti o tradotti. La peculiarità di Fanuel Nuti, che lo individua precisamente come personaggio narratore (traduttore) e narrativo, con una libertà per ciò eccezionale, che genialmente Elena Bono gli ha confezionato, è quella di tessere, fuori di sé e in sé, nei tremendi fatti bellici del nazismo nichilista-omicida e della resistenza ad esso, i fili inapparenti di un'"epopea umile": quella sua e quella delle vittime accanto alla falsa epopea degli effimerissimi vincitori.
L'erba e le stelle. Tra mito e storia. Racconti e pièces per teatro da camera
Elena Bono
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2011
pagine: 112
"L'erba e le stelle Tra mito e storia" raccoglie in un unico volume tre racconti e dieci atti unici per teatro da camera scritti, nell'arco di molti anni, da Elena Bono. Come nelle precedenti prove teatrali l'autrice pone al centro del proprio discorso vari temi: la critica aspra al potere, elemento nullificante del singolo; il sarcasmo verso i politici considerati "uomini senza muse"; il conflitto fra imperativi morali e scelte dettate da necessità contingenti; il confronto con la Storia, luogo in cui siamo chiamati tutti a batterci per cambiare il mondo; la denuncia dell'assurdità della guerra; il senso di pietà che unisce sconfitti e vincitori; la sacralità della sofferenza quotidiana. Il tratto caratterizzante di questi lavori è rappresentato dal riconoscimento che ogni forma di vita attesta "la grandezza di Dio", "buono e paterno", disposto a perdonare... I testi della Bono evitano le secche dell'ideologismo grazie alla forte passione civile da cui sono sostanziati e innervati. Per questi motivi le sue pièces, sostenute da un grande rigore artigianale, dal dominio della materia e da un talento indubbio, mi hanno colpito profondamente. L'immagine restituita dai suoi testi è quella di una "donna all'apparenza fragile, ma in realtà ben determinata a difendere i valori della persona umana". (Roberto Trovato)