Libri di A. Camparini
Liberalismo e democrazia nell'Italia del secondo dopoguerra
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 212
Il fecondo dibattito su liberalismo e democrazia maturato in Italia nell'immediato secondo dopoguerra ha coinvolto esponenti tra i più rappresentativi del pensiero politico italiano, particolarmente rilevanti sia per profondità di analisi sia per indirizzi propositivi. Attraverso il contributo offerto dall'opera di vari autori, riviste, rubriche giornalistiche, i saggi qui raccolti favoriscono un vivace confronto tra scuole di pensiero finalizzate alla comprensione dei presupposti ideali e delle prospettive politiche e sociali di una democrazia moderna. De Gasperi, Einaudi, Salvemini, Bobbio, Pannunzio, Del Noce, Firpo, fino ai riflessi sulla nostra cultura politica del liberalismo d'oltralpe, rappresentano nel loro intreccio dialettico altrettante voci che segnarono una dinamica quanto delicata stagione politica. Scritti di: Paolo Bonetti, Aurelia Camparini, Dino Cofrancesco, Walter E. Crivellin, Giovanni Dessì, Roberto Giannetti, Alberto Giordano, Gaetano Pecora, Giuseppe Sciara.
Cultura nazionale e cultura popolare. Scritti e discorsi
Emilio Sereni
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 532
Con questo volume antologico la curatrice non si è limitata all'obiettivo di esporre i primi risultati delle sue ricerche riguardanti l'opera di Emilio Sereni (1907-1977), ma ha inteso far parlare soprattutto l'autore tramite la scelta di suoi scritti e discorsi, utili a illustrare i capisaldi del pensiero e l'opera militante di un grande analista sociale e teorico del socialismo e del comunismo per il quale la questione nazionale italiana era in primo luogo "questione meridionale" e "questione femminile". Sostenendo la tesi del legame inscindibile, per la realizzazione della "rivoluzione democratico-socialista" in Italia, in una prospettiva altresì pacifista e internazionalista, di teoria e prassi, Sereni attribuiva un ruolo fondamentale, insieme al marxismo e al marxismo-leninismo, anche alla cultura nazionale impregnata della "cultura popolare", aggiungendo il richiamo unitario a tutte le componenti sociali e politiche progressiste perché contribuissero alla "democrazia progressiva" e al socialismo.
La questione sociale e il sentimento religioso
Jean Jaurès
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 160
Il volume contiene la traduzione in lingua italiana del manoscritto che Jean Jaurès elaborò nel 1891 con il titolo La question sociale et le sentiment religieux. Nell'Introduzione Aurelia Camparini fa emergere la convinzione per Jaurès che esistesse in Francia una stretta relazione fra l'affermarsi del socialismo e la rinascita del popolo rivoluzionario francese che avrebbe portato al progresso materiale e spirituale della nazione e del mondo intero. In primo piano è l'idea che alla coscienza e alle lotte delle élite del proletariato sostenute dalla borghesia lavoratrice si sarebbero collegati, in Parlamento e nel paese, i socialisti-filosofi e intellettuali, impegnati nell'opera di elaborazione teorica riguardante il socialismo. È il caso del Manoscritto in cui per la prima volta Jaurès delinea, da un lato, il confronto critico fra il nesso dispotismo-massificazione e la mistificazione culturale del potere, dall'altro, la controcultura socialista impregnata del vero "sentimento religioso" in una dimensione umanistica-storica e attuale (comprensiva della letteratura classica, del cristianesimo, dell'illuminismo francese, del pensiero di Marx). La Postfazione di Giovanni Carpinelli, La teologia di un vero credente, mette in luce l'originalità del socialista Jaurès sul terreno della fede cristiana: un atteggiamento spirituale capace di valorizzare e al tempo stesso rinnovare la religione con l'apporto di un linguaggio pertinente e appassionato.

