Libri di A. Moscati
Sull'agire. Heidegger e l'etica
Jean-Luc Nancy
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2022
pagine: 92
"Heidegger è sempre stato un pensatore comunitarista o comunionale, nello stile ipernazionale e ipereroico che Lacoue-Labarthe ha definito "archifascismo" e nel quale l'individuo non conta nulla, a meno che non sia passato (consacrato? sacrificato?) alle Gesta e alla Leggenda di una fondazione e di un'inaugurazione comuni, all'altezza cioè del destino e della civiltà. Questo è vero, ma è anche vero che nessun'altra filosofia è penetrata così profondamente nell'enigma dell'essere-con e che, ieri come oggi, non c'è niente che abbia avuto meno seguito di questo enigma (che è un enigma proprio perché il pensiero lo tiene a distanza da molto tempo). Oggi, sia la decadenza della politica sia il risorgere di comunitarismi d'ogni genere, da vent'anni almeno, testimoniano sufficientemente di una mancanza di pensiero a questo proposito." (Jean-Luc Nancy 2004). Postfazione di Clemens-Carl Härle.
Decostruzione del cristianesimo. Volume 1
Jean-Luc Nancy
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2021
pagine: 223
"La dischiusura" è la prima parte di quella straordinaria e discussa decostruzione del cristianesimo che Jean-Luc Nancy ha poi proseguito con "L'adorazione". Attraverso il pensiero di Nietzsche, Heidegger, Blanchot e Bataille, Nancy ripercorre la storia dell'intreccio tra fede e ragione, religione e metafisica, al fine di aprire, "schiudere", i confini di entrambe. Contro le due minacce, in fondo complementari, con cui deve misurarsi la nostra società, quella di una laicità interamente nichilista e quella di una ricaduta nel fondamentalismo religioso, la decostruzione del cristianesimo - il termine è ovviamente un tributo a Jacques Derrida - è una riflessione sulla possibilità che il pensiero vada al di là di se stesso, inoltrandosi con coraggio in quelli che sono considerati i terreni della religione, nella consapevolezza però che non si tratta di tornare al religioso, ma di comprendere come ne siamo già usciti. "Domandarsi quindi nuovamente che cosa, senza negare il cristianesimo ma senza neanche tornare a esso, potrebbe condurci verso un punto, una risorsa sommersa sotto il cristianesimo, sotto il monoteismo e sotto l'Occidente, che bisognerebbe ormai mettere in luce: perché questo punto aprirebbe, insomma, a un avvenire del mondo che non sarebbe più né cristiano, né anti-cristiano, né monoteista né ateista o politeista, ma capace di andare proprio al di là di tutte queste categorie (dopo averle rese tutte possibili)".
Che cos'è l'atto di creazione?
Gilles Deleuze
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2009
pagine: 64
"Qualcosa di strano m'ha colpito nel cinema: la sua attitudine inaspettata a manifestare, non il comportamento, ma la vita spirituale (come pure i comportamenti aberranti). La vita spirituale non è il sogno né il fantasma, che sono sempre stati un vicolo cieco per il cinema, ma il dominio della decisione fredda, della caparbietà assoluta, della scelta dell'esistenza. Come mai il cinema è così adatto a scavare nella vita spirituale? (...) Il cinema, insomma, non mette il movimento soltanto nell'immagine, ma lo mette anche nello spirito. La vita spirituale è il movimento dello spirito. Si passa spontaneamente dalla filosofia al cinema, ma anche dal cinema alla filosofia" (G. Deleuze).
Banalità di Heidegger
Jean-Luc Nancy
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2016
pagine: 78
Non basta condannare l'ignominia dell'antisemitismo: bisogna metterne in luce le radici - e questo può significare solo intervenire al cuore della nostra cultura. Non basta condannare l'estrema violenza con la quale immoliamo popoli, e anche categorie, classi e ceti sociali: bisogna domandarsi quale oscura risorsa sacrificale operi in questo modo e in vista di quale "sacro" completamente sprovvisto di sacralità (di simbolicità, se si preferisce). Non basta guardare attoniti a una storia che ci pare correre verso la propria rovina: bisogna imparare a rompere con il modello che questa storia si è dato, quello di un progresso in una conquista del mondo da parte dell'uomo e dell'uomo da parte delle proprie finalità esponenziali.
Il bel rischio. Conversazione con Claude Bonnefoy
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2013
pagine: 88
Tra l'estate e l'autunno del 1968 Foucault e il critico Claude Bonnefoy progettano una serie d'incontri per realizzare un libro di conversazioni/interviste. In questa trascrizione del primo di tali incontri, Foucault si abbandona a un esercizio della parola molto diverso da quello a cui ci ha abituato. In un clima di grande libertà, egli affronta per la prima e unica volta il suo rapporto con la scrittura, intrecciando in maniera mirabile elementi autobiografici e riflessione filosofica. "Per me scrivere è avere a che fare con la morte degli altri, è essenzialmente avere a che fare con gli altri in quanto sono già morti. In un certo senso parlo sul cadavere degli altri". (Michel Foucault)
Politica ebraica
Hannah Arendt
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2013
pagine: 306
"I popoli che non fanno la storia ma la subiscono soltanto tendono a considerarsi le vittime di un accadere superiore, insensato, inumano; tendono a starsene immobili aspettando miracoli che non arriveranno mai. Se nel corso di questa guerra non ci sveglieremo da questa apatia, non ci sarà più posto per noi in un mondo futuro; forse i nostri nemici non riusciranno a sterminarci completamente, ma ciò che resterà di noi sarà poco più di un cadavere vivente. Gli ideali politici dei popoli oppressi possono essere soltanto la libertà e la giustizia; la loro forma organizzativa può essere soltanto democratica. Che quegli ideali e quella forma appaiano oggi compromessi nel mondo della nostra cultura e che siano stati trascinati nel fango da una bohème priva di radici è uno degli ostacoli più seri alla costruzione di una politica ebraica - e non solo ebraica. Da quasi cinquant'anni una generazione dopo l'altra manifesta apertamente il proprio disprezzo per le idee 'astratte' e la propria ammirazione per la bestialità 'concreta'". (Hannah Arendt). I saggi e gli interventi raccolti in questo volume, tutti inediti in italiano tranne uno, costituiscono la testimonianza della genesi del pensiero politico di Hannah Arendt durante l'esilio parigino e i primi anni del soggiorno in America. Come reagire in quanto ebrea a un avversario che ha fatto dell'antisemitismo l'assioma del suo potere assassino? È questa la domanda che viene posta nelle forme e nei toni più diversi.
Decostruzione del cristianesimo. Volume Vol. 2
Jean-Luc Nancy
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2012
pagine: 156
Quale può essere oggi, dopo Nietzsche e Freud, il significato della parola "religione"? Se questa parola ha ancora un contenuto di verità al di là del dogma e degli assetti istituzionali, al di là di ogni distinzione tra politeismi e monoteismi, al di là dei riti e del sentimentalismo, questo contenuto sta nel gesto dell'adorazione. L'adorazione è la parola rivolta a qualcuno o a qualcosa, la parola rivolta a ciò che oltrepassa la significazione, l'appello trasversale che eccede il concetto e il culto e che ritroviamo nella fede, nell'amore, nella poesia, nella comunicazione mondana. Quello che questo secondo volume della decostruzione del cristianesimo cerca di pensare è una maniera, un'andatura, un contegno dello spirito in grado di rispondere alle questioni aperte da questo nostro tempo in cui lo "spirituale" sembra così lontano, prosciugato, abusato.
L'odio per la democrazia
Jacques Rancière
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2011
pagine: 116
"La società ineguale non porta nel suo grembo nessuna società dell'uguaglianza. La società dell'uguaglianza è solo l'insieme delle relazioni egualitarie che si tracciano qui e ora attraverso atti singolari e precari. La democrazia è nuda nel suo rapporto col potere della ricchezza e col potere della filiazione che oggi lo asseconda o lo sfida. Non è fondata in nessuna natura delle cose e non è garantita da nessuna forma istituzionale. Non è portata da nessuna necessità storica e non ne porta nessuna. È affidata solo alla costanza dei propri atti. La cosa non può non fare paura e quindi suscita odio in chi è abituato a esercitare il magistero del pensiero. Ma in chi sa condividere con chiunque il potere uguale dell'intelligenza può suscitare coraggio, e quindi gioia." (Jacques Rancière)
Corpo teatro
Jean-Luc Nancy
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2010
pagine: 68
"Il teatro è la cessazione del segreto, se il segreto è quello dell'essere in sé o quello di un'anima ritratta in un'intimità. È l'in se stesso o l'intimità che come tale esce e si espone. È il "mondo come teatro" così come lo conosciamo fin da Calderon e da Shakespeare, ma così come in effetti tutta la nostra tradizione - almeno fin dalla caverna platonica - l'ha rimuginato, quel "mondo come teatro" in quanto verità, proprio come e proprio perché il corpo si rivela la verità dell'anima: verità che si spinge anch'essa sulla scena o più precisamente verità che fa scena." (Jean-Luc Nancy)
San Paolo. Fondazione dell'universalismo
Alain Badiou
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2009
pagine: 171
"No, non lasceremo che i diritti della verità-pensiero abbiano come sole istanze il monetarismo liberoscambista e il suo mediocre pendant politico, il capital-parlamentarismo, di cui la bella parola "democrazia" nasconde sempre più la miseria. È la ragione per cui Paolo, contemporaneo anche lui di una figura monumentale della distruzione di ogni politica (gli albori del dispotismo militare chiamato "Impero romano"), ci interessa estremamente. Paolo è colui che, destinando all'universale una certa connessione del soggetto e della legge, si domanda con il più grande rigore quale sia il prezzo da pagare per questa destinazione, tanto sul piano del soggetto quanto su quello della legge. Questa domanda è proprio la nostra. Supponendo che si possa giungere a rifondare la connessione tra verità e soggetto, quali saranno le conseguenze che dovremo avere la forza di sopportare sul piano della verità (evenemenziale e casuale) e su quello del soggetto (raro ed eroico)?" (Alain Badiou)