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Libri di A. Pertosa

Canti per Lesbia

Canti per Lesbia

G. Valerio Catullo

Libro: Copertina morbida

editore: CartaCanta

anno edizione: 2020

pagine: 84

"Perché tradurre i ventitre carmi che il poeta latino Catullo dedicò alla donna dei suoi sogni, raccogliendoli sotto il titolo Canti per Lesbia? Perché mi interessa l'amore nelle sue molteplici sfumature. L'amore folle e dissennato. L'amore di chi cammina coi piedi sulle nuvole, o fila via a un metro da terra, con gli occhi infiammati e fuori dalle orbite. E lo fa gridando come un pazzo alla sua donna e al mondo, in oltraggio al comune senso del pudore. Perché quel comune senso del pudore, le regole del vivere civile, i costumi tradizionali, le morali condivise... ai suoi occhi non valgono niente. La passione per Catullo risale agli anni del liceo - anche se l'idea di tradurre questi carmi ha subìto un'accelerazione in questi ultimi mesi del 2019, parallelamente alla redazione di un saggio poetico sull'amore. Non è così strano che mi sia innamorato da ragazzo di questo poeta stravagante. Quando sei molto giovane e ti scorre il fuoco nelle vene va a finire che ti invaghisci di uno che ama in un modo così forsennato; e in modo altrettanto forsennato mostra la sua fragilità nel patire l'indifferenza di lei..." (Alessandro Pertosa). Prefazione di Davide Rondoni.
10,00

Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'italiani

Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'italiani

Giacomo Leopardi

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2017

pagine: 74

Il Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'Italiani, scritto dal ventiseienne Giacomo Leopardi nel 1824 e pubblicato solo nel 1906, mette al centro la scostumatezza della società italiana, manchevole di una sensibilità morale condivisa e ingessata nella memoria di un passato ormai consegnato definitivamente alla storia. In queste pagine, Leopardi non fa professione di progressismo, ma fotografa la mediocre realtà del suo tempo, che oscilla tra la nostalgia per gli antichi fasti della civiltà meridionale a cui apparteneva, e l'incapacità di stare al passo con la modernità settentrionale. Dopo quasi duecento anni dalla composizione del Discorso, i mali denunciati da Leopardi sono ancora tutti presenti e forse persino più gravi. L'Italia, ubriaca del suo glorioso passato, sembra incapace di futuro. È relegata a comparsa sulla scena, a Sud del mondo, provincia, luogo antico destinato irrimediabilmente a perire sotto il peso dei suoi vizi atavici.
10,00

Contigenza e libertà. Teorie francescane del primo Trecento
16,00

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