Libri di A. Scognamiglio
Photovoltaics, forms, landscapes. Beauty and power of designed photovoltaics
Libro: Copertina rigida
editore: ETA
anno edizione: 2014
Sergio Cavallerin. God save anime
Sergio Cavallerin
Libro: Copertina morbida
editore: Vanillaedizioni
anno edizione: 2012
pagine: 64
"A livello culturale il supereroe non è nulla di più che l'evoluzione dell'eroe mitologico: con questo infatti condivide alcune caratteristiche, quali la natura ibrida o sopranaturale - cos'è Kripton se non un metaforico Olimpo e l'Uomo Ragno o Batman se non moderne incarnazioni di personaggi mitologici dove l'umano si fonde con l'animale? - e come questo associa ad una prestanza fisica sovrumana, in seno alla kalokagathia, un alto profilo morale. In occidente, per esempio, Marte, San Rocco, Capitan America potrebbero essere inseriti, in successione, sulla medesima linea evolutiva afferente alla già citata prassi della 'sovrapposizione del culto', a differenza da quanto accade in oriente dove lo shintoismo dona, senza intermediari, alla realtà manga un enorme patrimonio di riferimenti e di rimandi non solo iconografici. Proprio lo sdoganamento attuato dalla cultura giapponese, veicolata dall'esperienza di Takashi Murakami e della Kai kai kiki, apre nuove strade e nuove vie di lettura dell'icona di derivazione fumettistica." (Igor Zanti)
La cultura mediterranea nei «Principi di scienza nuova»
Andrea Sorrentino
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2011
pagine: 107
Le riflessioni di Sorrentino sulla retorica e sulla poetica vichiana mettono in evidenza come il nucleo centrale di tutta la "Scienza nuova" sia il tema dell'origine della poesia, questione che trasforma il filosofo napoletano in uno dei padri della moderna estetica. La scoperta e la trattazione della poesia primitiva costituisce "la Sfinge del mondo delle Nazioni rivelata", l'enigma delle origini finalmente risolto. Opera più succinta e sintetica delle precedenti "La cultura mediterranea nei Principi di Scienza nuova", pubblicata da Sorrentino nel 1920, riconosce come la grande scoperta vichiana sia l'allineamento di Omero e Dante, posti sullo stesso piano sia per la loro grandezza di poeti che per l'affinità dell'origine della loro poesia. Riconoscimento che viene affiancato dalla considerazione di Omero come il primo storico di tutta la gentilità. La concezione che Vico propone di una poesia primitiva in grado di superare i prodotti di una retorica tradizionale rappresenta non solo una riflessione di natura estetica, quanto piuttosto un'analisi della barbarie come concetto culturale ampio e di tutto quello che per il clima umanista italiano era il 'barbaro'.