Libri di Adriana Senatore
Raccontar la storia. Quattro saggi sui cronisti moldavi del XV-XVIII secolo
Adriana Senatore
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2024
pagine: 338
Il volume raccoglie quattro saggi sulle cronache moldave dei secoli XV-XVIII. Il primo illustra le origini, le ragioni e l’evoluzione delle più antiche, quelle redatte in bulgaro-macedone, la lingua che svolse a lungo, come il latino in Occidente, la funzione di strumento della comunicazione civile, religiosa e culturale tra le popolazioni dell’Europa orientale. Il secondo analizza i contenuti e le finalità delle introduzioni che da una certa data prendono a corredare le narrazioni cronachistiche e che si configurano quali manifesti della visione del mondo negli autori del Seicento e del Settecento. Il terzo e più corposo saggio esamina il crescente interesse degli annalisti moldavi per la minaccia ottomana, apparsa sul proscenio d’Europa a sconvolgere l’assetto geopolitico e a inquietare l’opinione pubblica, soprattutto all’indomani della caduta di Costantinopoli. Ignorato o appena accennato nelle prime trattazioni, il pericoloso nemico di civiltà e di fede impone l’allarmante presenza in quelle successive, si ritaglia un posto di rilievo nelle opere degli storiografi e nell’immaginario collettivo delle popolazioni del Vecchio continente.
Racconti e schizzi
Luca Caragiale Ion
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2021
pagine: 276
Commediografo, drammaturgo e prosatore, Ion Luca Caragiale (1852-1912) è uno dei classici della letteratura romena della seconda metà del XIX secolo. Autore di quattro commedie (Una notte tempestosa, Una lettera smarrita, Il signor Leonida di fronte alla reazione, Cose di carnevale) e di un dramma (L’ingiustizia), rappresentati al Teatro Nazionale di Bucarest oggi intitolato al suo nome, fu definito da Eugène Ionesco, suo grande estimatore, «probabilmente, il più grande degli autori drammatici sconosciuti». Pubblicò sulle pagine di riviste dell’epoca e raccolse in varie sillogiuna gran mole di racconti e bozzetti, vere e proprie istantanee di una realtà frammentata e frammentaria, ove agiscono, si oppongono, si scontrano figure a prima vista improbabili, ma, in ultima analisi, espressione e incarnazione totalizzante dell’uomo e della sua natura. La prosa di Caragiale offre uno spaccato a tutto tondo della società romena degli ultimi decenni dell’Ottocento e dei primi anni del Novecento, ricreati e delineati da un’angolazione satirica e mordace, nella quale, tuttavia, il comico è frammisto al tragico, il riso è spesso interrotto dal pianto.
Miron Costin. Cronista e poeta di un'epoca buia
Adriana Senatore
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2019
pagine: 298
Miron Costin (1633–1691), la personalità più significativa della letteratura romena del Seicento, ha seguito il corso degli studi in un collegio gesuitico, quello di Bar, importante centro mercantile che la regina di Polonia Bona Sforza recinse di mura possenti e battezzò con un nome che ricordava Bari, la sua patria di adozione. Militare, diplomatico e statista, apparteneva a quella fazione della nobiltà moldava che si attendeva da Varsavia la liberazione dal giogo ottomano. Esiliato più volte in terra polacca, finì i propri giorni sotto la mannaia del carnefice, ingiustamente accusato di avere tramato contro il potere politico. Stimolato dalla volontà patriottica di offrire una rassegna del proprio passato a un popolo che ne era privo e rischiava di rimanere del tutto sconosciuto sulla scena europea, scrisse una "Cronaca di Moldavia dal voivoda Aron in poi"; sollecitato dall’urgenza polemica di rispondere a quegli autori che negavano le origini latine della nazione romena, attestate da inoppugnabili dati linguistici, culturali e folclorici, ne rintuzzò le tesi in un’opera incompiuta, Della stirpe dei moldavi, da quale paese sono usciti i loro avi.