Libri di Adriano Guerrini
Adriano Guerrini (1923-1986). Mostra bio-bibliografica Genova (Biblioteca Berio, 1-20 marzo 2016)
Maria Pia Arpioni, Adriano Guerrini
Libro: Copertina rigida
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2016
pagine: 48
Catalogo dell'esposizione bio-bibliografica organizzata per ricordare un poeta che fu anche un promotore culturale che seppe aggregare intorno a sé molti giovani intellettuali e fondò due riviste di grande importanza: Diogene e Resine così intitolata per onorare il titolo della prima raccolta poetica di Camillo Sbarbaro suo grande sodale e maestro.
Jon il groenlandese
Adriano Guerrini
Libro
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2016
pagine: 80
Ristampata la raccolta forse più importante di Adriano Guerrini scomparso trent'anni con una ampia introduzione approfondita di Stefano Giovanuzzi che dà una più attenta lettura critica di questo poeta appartato.
Altri racconti brevi
Adriano Guerrini
Libro: Copertina morbida
editore: Bacchilega Editore
anno edizione: 2008
pagine: 96
C'è stato per tutti. Racconti brevi
Adriano Guerrini
Libro: Copertina morbida
editore: Bacchilega Editore
anno edizione: 2007
pagine: 80
«Bene ha fatto l'amico Adriano, in linguaggio familiare, a raccogliere i suoi ricordi della fanciullezza e della giovinezza. Non è guardare al passato come a un modo più bello di quello attuale. Non è che gli anni Trenta - Quaranta fossero migliori dei nostri Duemila. Certo che lo erano per noi ottantenni, o quasi, che allora eravamo nell'età beata dell'inconoscenza e dell'irresponsabilità. Ma non per tutti. Diciamo che il mondo raccontato da Adriano era ben diverso da quello di oggi: un mondo, quello nostro di allora, dove non c'erano automobili né aerei, non c'erano telefoni né lavatrici o frigoriferi, non c'era televisione, non c'era computer, appariva appena la radio. Ci sono stati più mutamenti nell'ultimo mezzo secolo che nei secoli precedenti! Per questo, ripeto, bene ha fatto Adriano, quel mondo ieri immutabile, oggi così mutato, a fissarlo sulla carta. Con una nota in più: un grande sentimento di affetto per i giovani amici di allora, molti dei quali ormai scomparsi. Ad uno ad uno, naturalmente scomparsi. Qualcuno anche precocemente. Ma che qui rivivono: nei lavori, nei passatempi, nei giochi. Una piccola folla di ieri. Per questo tornare a quegli anni è bello e giusto. Per fissarli, per farli conoscere. Per fissarli, per farli conoscere. Ai ragazzi di oggi e a quelli di domani. Perché loro sono oggi quello che noi eravamo ieri, e così sarà domani, e dopo-domani». (Goffredo Guerra)
Poesie e prose. Testo francese a fronte
Stéphane Mallarmé
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2005
pagine: XLI-528
La parola è il fulcro attorno al quale ruota tutta l'opera di Mallarmé: una parola sensuale, evocatrice, densa di mistero e suggestioni, che allude più che descrivere, che annoda immagini e metafore in una lingua ricercata, al limite dell'oscurità, tesa fino a trasformarsi in partitura musicale nelle sperimentazioni più ardite, come la prosa ritmica diUn colpo di dadi non abolirà mai il caso (1897). Alla crisi del lirismo romantico, alla scoperta del Nulla, Mallarmé risponde con la sua visione del poeta demiurgo che aspira a riprodurre l'architettura dell'universo, con la ricerca ossessiva dell'opera totale, quel Libro ideale in cui ricostituire il mondo intero al quale dedicò per tutta la vita le sue migliori energie creative: una sfida estetica e metafisica alla legge del caso che governa l'esistenza e alle possibilità del linguaggio, vissuta tra ansia di esprimere l'assoluto e sentimento della propria inadeguatezza. Questo altissimo, sofferto concetto di arte è la grande eredità che il maudit Mallarmé ha consegnato al Novecento e che risuona in tante voci della poesia contemporanea, da Valéry agli ermetici. Introduzione e note di Valeria Ramacciotti.