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Libri di Adrien Bosc

La volontaria

La volontaria

Adrien Bosc

Libro: Libro in brossura

editore: Guanda

anno edizione: 2023

pagine: 144

Ai primi di agosto del 1936 la guerra di Spagna imperversa e Simone Weil, non ancora trentenne, lascia Parigi per arruolarsi nelle Brigate internazionali. La causa dei repubblicani spagnoli che combattono contro i franchisti fa eco ai suoi ideali e lottare al fianco dei compagni giunti in Aragona da ogni parte del mondo per lei è una necessità, un'evidenza, come lo era stato smettere di insegnare in un liceo ed entrare in fabbrica come operaia: «scrivere, pensare e agire sono una sola e medesima cosa». Ma già dopo pochi giorni, durante un'offensiva sulle rive dell'Ebro, Simone si ferisce a una gamba in modo maldestro ma grave e deve abbandonare il campo di battaglia per essere ricoverata nell'ospedale di Sitgès. A fine settembre rientra in Francia assistita dai genitori. Di questa manciata di mesi, per lei decisivi, restano pochi documenti, qualche appunto, alcune fotografie, delle lettere, che Adrien Bosc interroga ridando vita con forza e poesia a quei giorni. Insieme a Simone Weil e ai testimoni diretti, fa parlare i dettagli, i paesaggi, i volti, le piccole storie, i silenzi, mentre solleva la questione più che mai aperta della «guerra giusta»: la stessa che la giovane filosofa porrà al già maturo scrittore Georges Bernanos in una lettera che lui porterà con sé per sempre. La vita di Simone Weil attraversa queste pagine come la testimonianza di uno dei pensieri più luminosi e audaci del Novecento. E la scrittura di Bosc ci restituisce il ritratto vivido di una pensatrice radicale, del suo inesauribile impegno per la libertà.
16,00

La traversata

La traversata

Adrien Bosc

Libro: Libro in brossura

editore: Guanda

anno edizione: 2019

pagine: 324

Il 24 marzo 1941, il Capitaine-Paul-Lemerle lasciava il porto di Marsiglia per affrontare la traversata dell’Atlantico con circa trecento passeggeri a bordo. «Non si trattava solo di una nave ma di un’arca»: ospitava un piccolo e variegato consesso di artisti, studiosi e rifugiati politici, tutti in fuga dagli orrori del secondo conflitto mondiale. Le ragioni della partenza erano diverse e diversa la meta finale: André Breton e Claude Lévi-Strauss volevano raggiungere New York; Victor Serge era riuscito a strappare per sé e il figlio un visto per il Messico, così come Anna Seghers. Germaine Krull, che con occhio di fotografa si aggirava tra i sartiami in cerca di uno scatto, sarebbe arrivata in Brasile, il pittore Wilfredo Laim a Cuba. Erano saliti aspettandosi lussi da transatlantico, ma si trovarono a condividere una bagnarola arrugginita che offriva modesti letti a castello e in alcuni casi anche il disprezzo del comandante. Fu una navigazione lunga e faticosa, il cibo scarseggiava, l’igiene era nullo, e all’interno di questo mondo chiuso venne a crearsi una comunità costretta a inventare momenti di pallida allegria e ad affrontare nuove prove a ogni scalo, come la quarantena nell’agognata Martinica. Nessuno sarebbe uscito indenne da quella crociera forzata, ma tutti avrebbero trovato il modo di ricordarla in una frase, in un diario, in un quadro, in una foto. Proprio da una foto parte Adrien Bosc per raccontare la vicenda di un gruppo di persone che per qualche mese hanno condiviso un destino. Mette insieme materiali d’archivio, li frammenta, li spariglia, usa quelle storie per riflettere sulla creazione letteraria, sulla finzione, sulla realtà, le dosa con talento e salpa per il suo lungo viaggio.
19,00

Prendere il volo

Prendere il volo

Adrien Bosc

Libro: Libro in brossura

editore: Guanda

anno edizione: 2018

pagine: 176

È la notte tra il 27 e il 28 ottobre 1949. Un aereo Constellation, modello di punta dell'Air France lanciato dall'eccentrico imprenditore Howard Huges, decolla dall'aeroporto di Orly, diretto a New York. Non arriverà mai a destinazione. Durante la discesa per fare rifornimento, l'aereo precipita sul monte Redondo, in un'isola delle Azzorre. Nessuno dei trentasette passeggeri e degli undici membri dell'equipaggio sopravvive allo schianto. Adrien Bosc prende avvio da un fatto reale per raccontare quelle vite spezzate a partire da ciò che le unisce: la morte nello stesso istante, per una inesorabile concatenazione di piccoli eventi. Una scelta di prospettiva sorprendente, a dimostrazione che «il destino è sempre una questione di punti di vista». Ciascuna di quelle vite è un romanzo: ci sono i ricchi e gli umili, i famosi e gli sconosciuti. C'è il pugile Marcel Cerdan, che andava a New York per strappare il titolo di campione del mondo dei pesi medi a Jake LaMotta, il Toro del Bronx. Ad attenderlo Edith Piaf, impaziente di stringere tra le braccia il suo amante: non si sarebbero più rivisti. Tra le altre vittime, un industriale cubano, un commerciante messicano, un autista iracheno, cinque pastori baschi in cerca di fortuna, un'operaia alsaziana che incredibilmente aveva ereditato un'azienda negli Stati Uniti… e una star come la violinista Ginette Neveu, pronta a conquistare la Carnegie Hall. Sono quarantotto naufraghi del cielo di cui viene ricostruito e rivissuto l'ultimo volo, ma anche «quarantotto frammenti di storie che formano un mondo», destini rievocati come in una moderna Spoon River, con sommesso rammarico e sincera, sobria pietà umana.
11,00

Prendere il volo

Prendere il volo

Adrien Bosc

Libro: Libro in brossura

editore: Guanda

anno edizione: 2015

pagine: 176

È la notte tra il 27 e il 28 ottobre 1949. Un aereo Constellation, modello di punta dell'Air France lanciato dall'eccentrico imprenditore Howard Huges, decolla dall'aeroporto di Orly, diretto a New York. Non arriverà mai a destinazione. Durante la discesa per fare rifornimento, l'aereo precipita sul monte Redondo, in un'isola delle Azzorre. Nessuno dei trentasette passeggeri e degli undici membri dell'equipaggio sopravvive allo schianto. Adrien Bosc prende avvio da un fatto reale per raccontare quelle vite spezzate a partire da ciò che le unisce: la morte nello stesso istante, per una inesorabile concatenazione di piccoli eventi. Una scelta di prospettiva sorprendente, a dimostrazione che «il destino è sempre una questione di punti di vista». Ciascuna di quelle vite è un romanzo: ci sono i ricchi e gli umili, i famosi e gli sconosciuti. C'è il pugile Marcel Cerdan, che andava a New York per strappare il titolo di campione del mondo dei pesi medi a Jake LaMotta, il Toro del Bronx. Ad attenderlo Edith Piaf, impaziente di stringere tra le braccia il suo amante: non si sarebbero più rivisti. Tra le altre vittime, un industriale cubano, un commerciante messicano, un autista iracheno, cinque pastori baschi in cerca di fortuna, un'operaia alsaziana che incredibilmente aveva ereditato un'azienda negli Stati Uniti… e una star come la violinista Ginette Neveu, pronta a conquistare la Carnegie Hall. Sono quarantotto naufraghi del cielo di cui viene ricostruito e rivissuto l'ultimo volo, ma anche «quarantotto frammenti di storie che formano un mondo», destini rievocati come in una moderna Spoon River, con sommesso rammarico e sincera, sobria pietà umana
14,50

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