Libri di Aldo Berti

654 lettere (311 pubblicate per la prima volta) ci raccontano Giacomo Puccini in un biennio di transizione sul piano creativo e biografico. La selezione finale di soggetti da cui emerge La fanciulla del West, le nuove collaborazioni librettistiche, i giri per il mondo per turismo e per diffondere le proprie opere, l’acquisto di automobili di lusso, l’insorgere del “caso Doria Manfredi”, sono gli eventi qualificanti del periodo, presentati dallo stesso Puccini con l’ormai collaudata abilità di scrittore.

Il parco del Valentino, i suoi frequentatori, un anziano professore alle prese con la serata della sua esistenza, due giovani donne invadenti e vitali. Sono questi gli ingredienti per un inconsueto romanzo in versi ironico e dolce-amaro, che convince il lettore con l’attualità del tema e con il suo ritmo antico.

"Donna sguardi oltre il collo" è il risultato della collaborazione tra un fotografo e un poeta. Il fotografo Diego Surace, ispirato dal potere seduttivo che il collo femminile ha esercitato nella storia dell'arte, ha intrapreso una personale ricerca su quel tema, fotografando una serie di décolleté e poi rielaborandoli con particolari procedimenti di colorazione, sfruttando sia la tecnica dello sviluppo su pellicola sia quella più recente dell'elaborazione digitale, ricavandone una serie di immagini dematerializzate e volutamente informali in cui l'elemento "collo" è trasfigurato cromaticamente con effetti di forte contrasto. Ogni foto è accompagnata da un interpretazione poetica di Aldo Berti, una breve lirica ispirata dalla forte fascinazione sensuale trasmessa da quei décolleté dai tratti coloristici così marcati, che pur scomponendone i volumi ne aumentano la forza seduttiva: un canto di adorazione a una parte così rilevante della femminilità.

Un fotografo e un poeta riflettono, ciascuno col proprio linguaggio, su quella parte di natura negletta e disprezzata che cresce nelle crepe dell'asfalto, nelle fessure del cemento, fra un mattone e l'altro sui muri o addirittura fuoriesce da una boccola metallica. Una natura ruspante, ostinata e robusta, che si abbarbica ovunque. Le fotografie di Diego Surace ci presentano aspetti sfaccettati di questa natura snaturata che sembra gridare al mondo la propria sofferenza. Le poesie di Aldo Berti cercano di interpretarne, in versi, i sentimenti, nella consapevolezza che le creature di clorofilla di Diego Surace vivono situazioni e drammi quotidiani che potremmo comparare ai nostri.

Tre "racconti in versi" oppure - in modo linguisticamente (e metaforicamente) più ardito - "racconti inversi", cioè racconti "al contrario", "non regolari".

La storia è ambientata in una città italiana durante l'occupazione nazista. È la presa di coscienza di un uomo mediocre che, nel suo disperato tentativo di smettere di fumare, giunge ad una consapevolezza che lo condurrà nelle file della Resistenza. Avrà l'occasione, proprio nel momento in cui si libererà del suo vizio, di compiere un atto eroico che lo riscatterà da una vita imbelle e inetta. Il poemetto è composto in distici, nel solco della tradizione greco-latina.