Libri di Alessio Fabbri

"La luna sul fiume" racconta delle vicende della famiglia Manetti, i "Sért" di Villanova di Bagnacavallo, a metà dell'Ottocento. Ambientato venticinque anni prima degli eventi narrati in "Falene", questo nuovo capitolo della saga apre il ciclo narrativo dedicato a questa famiglia. Protagonisti sono Piró, i suoi fratelli e le sue sorelle, alle prese con diverse vicissitudini, in un tempo che custodisce le tradizioni contadine e popolane e che si rivela sempre più cristallizzato. Nuovi personaggi si affacciano sulla scena, tra ricchi borghesi in cerca di prestigio e misteriosi forestieri venuti da lontano.

Marradi, 5 giugno 1944. L'anziano Domenico Fabbri, detto Mengone, e la figlia Maria vivono in una palazzina lungo via Roma, a Marradi. L'inquietante sorvolare degli aeroplani nei cieli del paesino è il preludio di ciò che rimarrà nella storia come il primo dei bombardamenti subiti dal paesino toscano nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Fra gesti quotidiani e ricordi di una vita, si sviluppano rapporti famigliari, pensieri spontanei ed emozioni dimenticate.

Ambientato tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo nel suggestivo paesino di Villanova di Bagnacavallo, "Falene" racconta l'avvincente storia della famiglia Manetti, i "Sért", della vita quotidiana che scorre tra le fatiche dei campi, le feste religiose e le superstizioni popolari. In un intreccio di amori contrastati, tradimenti e segreti nascosti, il romanzo dipinge un quadro pittoresco e coinvolgente sulla storia di un'intera comunità, in cui le radici del passato si intrecciano con le speranze per il futuro. "Falene" è il prequel del primo romanzo che compone la saga dei Sért, "Ortiche".

Il ritratto di una famiglia all'inizio del Novecento a Villanova di Bagnacavallo. Vittorina, la sorella più grande, deve costruirsi una propria identità in una società che la vede rilegata a determinati ruoli. La formazione e lo sviluppo del suo carattere sono anche segnati dall'ambiente in cui vive, dagli eventi famigliari, dai fatti storico-sociali che attraversa e dai rapporti che stringe nel tempo.

1918. La vita di Alessandro Bonforte è a un bivio: la guerra sembra essere ormai un ricordo e l’uomo ha la possibilità di cominciare una nuova vita. Ma è veramente tutto come sembra? Si trova alla stazione di Milano, lì avrà inizio il suo viaggio. Qual è la sua destinazione? Lentamente i ricordi e le visioni prendono il sopravvento, modificando la percezione della sua oggettività e dimostrando che, forse, le cicatrici dell’esperienza al fronte non sono affatto sanate. Ciò che è rimasto incompiuto nel giovane, per la chiamata alle armi, ora pretende di essere ascoltato, e lo fa con una frotta di spiriti inquieti, tormenti ed emozioni, l’amarezza di un sogno d’amore incompiuto e i rimorsi di ciò che è accaduto durante la guerra. Ma qual è la realtà?

Marradi, 5 giugno 1944. L'anziano Domenico Fabbri, detto Mengone, e la figlia Maria vivono in una palazzina lungo via Roma, a Marradi. L'inquietante sorvolare degli aeroplani nei cieli del paesino è il preludio di ciò che rimarrà nella storia come il primo dei bombardamenti subiti dal paesino toscano nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Fra gesti quotidiani e ricordi di una vita, si sviluppano rapporti famigliari, pensieri spontanei ed emozioni dimenticate.

La ribellione e lo spirito d'indipendenza della Vittorina emergono sempre di più nei suoi figli. Mario, la Maria, la Ghina e l'Angiulina crescono in un ambiente pericolosamente mutevole, tra nuove alleanze ed insidiose intimità. Gli anni '30 portano sfide inattese e lo spettro della guerra si avvicina inesorabilmente. I giovani di Villanova di Bagnacavallo saranno le brillanti stelle di una notte sempre più oscura.

Pietro e Vittorina, sposati da qualche anno e genitori di due figli, attraversano un momento di crisi. Nuove sfide, nel contesto storico sociale degli anni venti del Novecento, si interpongono alla loro unione, creando caos. Un approfondimento narrativo di un periodo delicato, dove i personaggi cercano nuove opportunità e tentano di tracciare il proprio destino con forza e determinazione. Un affettuoso omaggio a Villanova di Bagnacavallo, alla sua storia, alla sua gente.