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Libri di Amelia Burlon Siliotti

L'aggiunto

L'aggiunto

Amelia Burlon Siliotti

Libro: Libro in brossura

editore: Panda Edizioni

anno edizione: 2014

pagine: 164

"Questo volume di poesie di Amelia Burlon Siliotti dal titolo 'L'aggiunto' è un gruppo di brevi ma densi versi dedicati a san Giuseppe. Giuseppe, in lingua aramaica, significa 'dio accresce, dio aggiunge'; questo era il nome che, di solito, veniva dato ai primogeniti. Partendo da questo significato, la poetessa vuol dirci che L'aggiunto, cioè 'dio accresce, dio aggiunge', in questo caso non è il giustapposto, ma la colonna portante della famiglia: 'Dio ti scelse, Giuseppe / tu camminasti di silenzio / la vita del Figlio / la casa, il tavolo, la sera / il dormire, l'aprire il balcone / all'alba del giorno'. È così che incomincia il cammino di Giuseppe il giusto, di cui si dice poco, ma quel poco dice tutto: tutta la disponibilità della persona che crede e ama senza misura: 'Dio unì Maria e Giuseppe / e fu famiglia'; 'Giuseppe cammina / cammina sempre'." (Dalla presentazione di padre Remo Piccolomini). Con la prefazione del prof. Leonardo Pompa. Le poesie sono presentate con la loro traduzione a fronte in spagnolo, e in coda al volume, impaginate nel giusto verso di lettura, in arabo.
15,00

Amorosamente

Amorosamente

Amelia Burlon Siliotti

Libro: Libro in brossura

editore: Panda Edizioni

anno edizione: 2011

pagine: 60

7,00

La fisarmonica

La fisarmonica

Amelia Burlon Siliotti

Libro: Libro in brossura

editore: Panda Edizioni

anno edizione: 2011

pagine: 110

10,00

Adanzarparole

Adanzarparole

Amelia Burlon Siliotti

Libro: Libro in brossura

editore: Panda Edizioni

anno edizione: 2009

pagine: 84

Il libro segna il ritorno, sulla scena letteraria, della poetessa padovana Amelia Burlon Siliotti. Dopo aver "cantato", tra gli altri, il mondo dei cavalli e delle due ruote, la poetessa concentra tutta la forza creatrice di cui è capace sul mondo della danza e lo fa esprimendo, con la sua penna, le molteplici sensazioni nate dall'incontro con il ballerino padovano Massimo Garon. L'opera è del tutto nuova sotto il profilo della concezione e della progettazione editoriale. Le poesie, infatti, sono accompagnate dagli scatti che il fotografo Giovanni De Sandre ha rubato proprio a Garon. Questa volta, dunque, la danza diventa parola e sulla pagina a muoversi sono i versi, abilmente confrontati con l'immobilità del corpo di un danzatore, che continua ad esprimere armonico dinamismo anche nella staticità delle sue pose. Trentuno componimenti che somigliano molto alle tappe di un viaggio meraviglioso nella poesia e in ciò che i versi possono esprimere, quando chi li genera è ispirato da qualcosa di profondamente incantevole.
14,00

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