Libri di Ana Kramar
Il ritorno. Storie migrabonde
Ana Kramar
Libro: Libro in brossura
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 144
Questo libro è un puzzle: di ricordi, nostalgie, desideri, di perdite e di ritrovamenti. La scrittura di Ana Kramar nasce dall'esigenza profonda, umana ancor prima che letteraria, di ricostruire un mondo perduto, distrutto dalla guerra e dalla lontananza, ed è guidata da una vivida immaginazione che sopperisce ai ricordi, quando questi si rivelano incerti o troppo dolorosi. Eppure l'autrice non sfugge certo il dolore, anzi se ne serve per fondare una piccola epica dello sradicamento sulle macerie delle memorie; uno sguardo, al tempo stesso intimo e sociale, assolutamente vitale, a metà tra la disperazione e la speranza, tra il sogno e la reminiscenza. Persino la lingua "matrigna" di cui si serve è funzionale a questa volontà di ri-creare qualcosa che esca dalle secche del memoriale e che si presenta al lettore come un mondo concreto, coraggioso, che guarda al domani e a un'umanità interetnica finalmente pacificata dalla condizione comune della provvisorietà. Da queste storie migrabonde emerge una "potenza ombelicale", un ponte personale e culturale sul quale Ana Kramar si muove con la disinvoltura di un'equilibrista.
Il passaggio fra le mani. Taccuino delle sensazioni
Ana Kramar
Libro: Libro in brossura
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 82
Leggere la raccolta di poesie "Il passaggio fra le mani" di Ana Kramar equivale a immergersi in una dimensione di leggera indeterminazione dell'essere, dove a dominare sono la potenza di una espressività del vago e la sensibilità rappresentativa di forme indefinibili. La naturalezza poetica di Ana, poesia dopo poesia, dispone il lettore ad un ascolto partecipato, a un rapimento spirituale che rivela un'ispirazione direttamente comunicante con l'incontaminata fonte poetica del sentimento. Il titolo stesso dell'antologia suggerisce uno stato poetico dell'inafferrabile; ma proprio in questa accorata presa di coscienza irrompe la sofferta testimonianza di una voce delicata che sembra intonarsi alla mestizia del vivere. In geniali immagini dalle tenui tinte, si spiegano ritratti vicini ad un gusto decadente, in cui traluce una "formazione russa" alla quale Ana sembra particolarmente legata. L'amore è la ragione d'essere, il soggetto di un "romanzo lirico" che accompagna per mano il lettore lungo la narrazione di una vicenda personale che fissa in imprendibili istanti la vitalità di emozioni che, perdendosi nel divenire, sembrano transitare appena nel "passaggio fra le mani".