Libri di Andrea Belli

Le due lettere di Paolo e Timoteo costituiscono un corpo unico nel quale vengono evidenziati diversi insegnamenti di etica e condotta cristiana. Non solo, ma Paolo rivolge moltissimi insegnamenti sul modo di condursi nella chiesa locale, a partire dalle responsabilità degli anziani, dei conduttori di una chiesa locale, dei diaconi, sull'assistenza alle vedove e sull'attenzione massima da dimostrare quando si ascoltano falsi insegnamenti. Il presente commentario è adatto per lo studio individuale e di gruppo. Il commentario è costituito da una struttura esegetica, ogni versetto viene analizzato in modo approfondito, con l'ausilio di una struttura di testi biblici di riferimento.

L'epistola di Paolo ai Filippesi risulta essere una delle più brevi del Nuovo Testamento. Tuttavia l'importanza di un libro facente parte del canone biblico, non lo si misura dalla sua lunghezza, ma dal suo contenuto. Gli insegnamenti che sono contenuti in questa lettera sono diversi e preziosi, ma sicuramente il tema centrale che ricorre è la gioia che si può sperimentare solo nel Signore. Non abbiamo solamente un insegnamento didattico e teorico, ma Paolo delinea degli esempi pratici come Timoteo ed Epafrodito, due servi di Dio, i quali, anche nei momenti difficili, sperimentano la gioia nel Signore. Questa lettera, pertanto, ci esorta e ci invita a ricercare sempre il Signore in qualunque circostanza, sapendo ed essendo consapevoli che la "nostra cittadinanza è nei cieli" (Fl. 3:20).

Andrea Belli è uno degli anziani della Chiesa Cristiana Evangelica "dei Fratelli" sita a Fontanellato. Sposato con Sara, con una Figlia di nome Priscilla e conoscitore di greco neotestamentario, serve il Signore intorno all'insegnamento sistematico della Bibbia, sia nella chiesa in cui il Signore lo ha posto a servirlo, sia in altre comunità italiane.

Quale Dio è come te, che perdoni l'iniquità e passi sopra alla colpa del resto della tua eredità? Egli non serba la sua ira per sempre, perché si compiace di usare misericordia. Egli tornerà ad avere pietà di noi, metterà sotto i suoi piedi le nostre colpe e getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati (Michea 7:18-19).

Il libro dell'Apocalisse è rimasto per tanto tempo chiuso, avendo quasi una sorta di "terrore riverenziale" nell'aprirlo e studiarlo. Tuttavia si tratta di un libro straordinario che fa da corollario e conclusione a tutta la rivelazione biblica. Non per niente il termine "apocalisse" significa "rivelazione", ma ciò che è fondamentale è il soggetto di tale rivelazione: il Signore Gesù Cristo stesso. Studiare l'Apocalisse non significa solamente crescere nella conoscenza, ma essere consolati nell'animo essendo consapevoli di quale meraviglioso destino di gloria attende il figlio di Dio. Il presente commentario ha come scopo quello di analizzare attentamente l'Apocalisse con una fitta catena di testi biblici di riferimento, con i quali il lettore è guidato passo passo nel testo biblico. Questo commentario è adatto sia per lo studio personale, che di gruppo.

Questo libro è un'antologia di testi di più scrittori; in esso si possono osservare innumerevoli raccomandazioni, insegnamenti, esortazioni e avvisi di giudizio a seconda dell'argomento trattato. Nella prima parte del libro, Salomone impartisce insegnamenti al proprio figlio con riferimento a diverse situazioni; mentre nella seconda parte si possono notare molti proverbi senza alcun collegamento l'uno all'altro. Il libro tratta numerosi temi come la pigrizia, la famiglia e il peccato. In questo commentario ogni verso viene analizzato, con semplicità e competenza, alla luce del contesto immediato e dell'insegnamento complessivo di tutta la Bibbia. L'analisi è spesso supportata da un ricco apparato di testi di riferimento poiché è convinzione dell'autore che la Bibbia spiega la Bibbia.