Libri di Andreina Di Brino
Pensiero video. Disegno e arti elettroniche
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Centro Ragghianti
anno edizione: 2023
pagine: 180
Quanto è ferma l’immagine sulla carta? E quanto è davvero mobile quella mediata dai dispositivi elettronici? “Pensiero video. Disegno e arti elettroniche”, a cura di Andreina Di Brino, è il catalogo di una mostra che, partendo dalle riflessioni di Carlo Ludovico Ragghianti sull’importanza del disegno come medium del processo creativo, offre un affresco storico sul potere dinamizzante del segno, fra documentazioni, videoinstallazioni, videoambienti e proiezioni video di artisti nazionali e internazionali dalla fine degli anni Quaranta del Novecento al digitale odierno. Dagli schizzi alle articolazioni dei dettagli, dai disegni con valenza autonoma agli studi con annotazioni personali, dai modelli ai progetti, emerge come la pratica del disegno sia custode di una molteplicità di fattori che si mescolano, intercettando tendenze e risvolti socio-culturali. Il catalogo contiene i testi di Andreina Di Brino e presenta le immagini di opere di Lucio Fontana, Hans Namuth e Paul Falkenberg, Mario Schifano, Nam June Paik, Wolf Vostell, Gianni Toti, Fabrizio Plessi, Studio Azzurro, Bill Viola, William Kentridge, Grazia Toderi, Giacomo Verde, Michele Sambin, Nalini Malani e Quayola.
Immagini e narrazioni. Educazione, comunicazione e sfide mediatiche
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2023
pagine: 160
Le rapide mutazioni di forme e linguaggi indotte dalle più recenti tecnologie informatiche impongono una riflessione in diversi ambiti del sapere. Il libro propone pensieri, esperienze, percorsi per un rinnovamento delle conoscenze con apporti non canonici e sguardi artistici ed eretici, con varietà di metodi e idee. La sezione socio-pedagogica propone ineludibili riflessioni in ambito educativo nel confronto col digitale e i mondi della rete, e quella artistico-multimediale racconta dialoghi fra modi tradizionali e nuove forme, dal video al virtuale. Una proposta articolata e vivace di "sdrammatizzazione" della tecnologia attraverso usi creativi e conoscitivi. Testi di: Vincenzo Beschi, Antonella Bussanich, Salvatore Colazzo, Andreina Di Brino, Donatella Fantozzi, Roberto Maragliano, Silvia Moretti, Mario Pireddu, Petra Probst, Jhafis Quintero, Irene Tedeschi, Chiara Tognolotti, Giacomo Verde.
Ceci n'est past un livre. Parole e immagini per Sandra Lischi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 196
«Questo non è un libro, anche se ne ha l'aria. Sì, perché siamo state diffidate, graziosamente e fermamente, da Sandra Lischi: "Non fatemi un libro, per favore, non molestate le persone chiedendo loro di scrivere per me!". E dunque, davvero, questo non è un libro: non vorrete farci il torto di credere più ai vostri occhi e alle vostre mani, che alla nostra parola? Sì, lo sappiamo: ha pagine fragranti di stampa, uscite dalla sorridente fucina delle Edizioni ETS, sotto lo sguardo attento di Sandra e di Gloria Borghini; ha una copertina scintillante, nella quale fa bella mostra di sé un'opera di Giusy Calia; ha un indice fitto di nomi, una moltitudine di figure diligentemente accompagnate da didascalie, e vanta addirittura un codice ISBN. Eppure, questo non è un libro. E piuttosto un rincorrersi di pensieri e immagini che abbiamo raccolto, nel segno dell'allegrezza, della riconoscenza e della libertà, per festeggiare Sandra Li-schi e il cominciamento del tempo nuovo che la attende. Abbiamo invitato un nutrito gruppo di amiche e amici, complici generosi e discreti, ad allestire questa festa a sorpresa, chiedendo loro di riempire, nelle maniere più libere e disparate, i fogli che seguono. C'è chi ha scritto una poesia, chi una breve dissertazione sul cinema, sulla variegata galassia del video, sulle arti o sui loro incroci; chi ha seguito il filo della memoria, la curva di una immagine, il ritmo di una sequenza, o il profumo di uno spuntino condiviso in una serata di pioggia. Alcune pagine ci consegnano il tempo ritrovato — senza che mai fosse stato veramente perduto — del primo incontro con Sandra, e sullo sfondo prende forma Pisa, città d'ambra, con Marina e i suoi languori primo Novecento, il vecchio e amatissimo Dipartimento di San Matteo, la torre pendente, i vicoli stretti e le poltroncine morbide del Cineclub Arsenale; ma occhieggiano anche Pesaro, Milano, la Corsica, Parigi e la Sardegna e, invero, a ben guardare, è il mondo intero, riflesso in una miriade di schermi, che si fa cornice di questo diffuso raccontare e raccontarsi. La dimensione dell'incontro e della relazione si declina via via nei legami che Sandra, da docente, ha intessuto con le allieve e con gli allievi; nei rapporti professionali e amicali che hanno caratterizzato la sua vita universitaria; nella sua capacità di creare reti e di essere un riferimento saldo all'interno della comunità scientifica; nella straordinaria qualità dei suoi studi, sempre aperti al dialogo fra le discipline, portatori di uno sguardo rigoroso e insieme rivoluzionario, pronto a riconoscere l'imprevisto e le infinite invenzioni che punteggiano l'esistente; nella stima e nell'affetto di chi la chiama Liski, alludendo, con il suono secco e ribelle di una "K" militante, alla radicalità e all'ironia del suo stare al mondo...» (Dalla nota delle curatrici)