Libri di Anna M. Cavicchi

Un tonfo lugubre e profondo risuona nell'atrio dell'antica casa patrizia, ora sede di un ente pubblico. Il pesante battente di legno massiccio si chiude alle spalle di Linda, lasciandola nel buio umido e assoluto del seminterrato. A testoni risale i pochi gradini, picchia con forza contro la porta, chiama, si dispera, nulla. È sera tarda, venerdì, gli uffici e gli impiegati sono usciti da tempo, solo un usciere è rimasto oltre a lei, che doveva terminare un lavoro... Un altro tonfo sordo, è il portone esterno che si chiude e il rumore della grossa chiave in ferro che gira. Le indagini sulla morte di un collega avvenuta nel giardino del palazzo aprono scenari preoccupanti su ricatti e furti avvenuti ai danni della Fondazione.

Una strana scacchiera e un gioco che diventa pericoloso. In un paese dell'Appennino tosco-emiliano, alla periferia di un villaggio per le vacanze, c'è, nascosta fra gli alberi, una vecchia casa patrizia. Nel piazzale di cemento, al centro del giardino, è dipinta una scacchiera per il gioco della dama. Le pedine di plastica, grandi come una ruota d'automobile, vengono spostate per mezzo di un argano guidato da un computer. I giocatori possono anche giocare con una pulsantiera manuale collegata al medesimo computer. Ma per ben due volte l'argano si mette in moto apparentemente da solo e scarica le pesanti pedine su due giocatori... Due drammatiche fatalità, oppure? L'ispettore Federici e il suo amico, l'ex ispettore Luciani, indagano...

Magda è un'insegnante d'arte d'origine austriaca arrivata in Italia ai tempi degli studi universitari, apprezzata da tutti oltre che per la sua indubbia bellezza anche per intelligenza e competenza nel lavoro. La sua esistenza si svolge fra affetti importanti, la nascita di una figlia, la scomparsa delle persone più care, ma lei come una rondine vola in questa vita veloce ed efficiente, crea cerchi concentrici d'amore, con le sue ali sfiora dolori e amarezze per poi superarli e tornare a librarsi sfrecciando a zig zag, dopo essere scesa a terra giusto il tempo per bagnarsi il becco con un po' d'acqua fresca. E come una rondine porta con sé messaggi di rinascita, d'una vitalità che torna ogni anno a stupire. Eppure anche una creatura così al di sopra di tutte le miserie terrene, che riesce a dribblare mille ostacoli, potrebbe essere abbattuta... Ma per evitarlo basta spingere con forza verso l'alto quell'apparentemente fragile corpo con un veloce, repentino e inaspettato frullo d'ali, quanto basta per riuscire a fuggire più su, verso l'orizzonte di un azzurro abbagliante. O accecante...