Libri di Anna M. Zaccaria
Politiche territoriali. L'esperienza irpina
Anna M. Zaccaria
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 128
L'Irpinia è un osservatorio privilegiato per avanzare riflessioni sul complesso rapporto tra politiche territoriali, tessuto socio economico e sviluppo locale. L'esteso territorio provinciale presenta geomorfologie diverse, dotazioni infrastrutturali diseguali e vocazioni produttive solo apparentemente simili. Sostanzialmente omogenea è invece la subcultura politica locale che, ad esclusione di pochi comuni a tradizione rossa, affonda le radici nella lunga egemonia democristiana, pur registrando scomposizioni e ricomposizioni in seno ai partititi che, dopo la crisi degli anni Novanta, ne hanno raccolto l'eredità. Sullo sfondo di questo scenario si configura uno sviluppo economico a macchia di leopardo, con punte di eccellenza in alcuni distretti industriali accanto ad aree di evidente arretratezza. Questo volume, centrando l'analisi sulla prima esperienza di programmazione negoziata irpina, il Patto Territoriale della Provincia, mette a fuoco le dinamiche che prendono corpo a livello territoriale nella fase di messa in opera delle politiche, prestando particolare attenzione ai network del consenso e del dissenso che si configurano e al punto di vista degli attori.
Verso la città dei municipi. La dimensione territoriale della politica a Napoli
Luciano Brancaccio, Anna M. Zaccaria
Libro: Copertina morbida
editore: Liguori
anno edizione: 2007
pagine: 208
Tra due mondi. L'avventura americana tra i migranti italiani di fine secolo. Un approccio analitico
Riccardo Scartezzini, Roberto Guidi, Anna M. Zaccaria
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1994
pagine: 288
La ricerca approfondisce il fenomeno dell'immigrazione italiana a cavallo del secolo XIX partendo dall'analisi di una piccola realtà migratoria: quella dell'Irpinia. Due elementi caratterizzano questo lavoro: l'utilizzazione di fonti diverse e lo studio delle problematiche dell'emigrazione tanto nell'area di partenza che in quella di arrivo. Questa impostazione è stata possibile inseguendo negli archivi americani le tracce dei passeggeri provenienti dall'Irpinia fino al loro insediamento nel quartiere North End di Boston. Anche questo saggio conferma che l'emigrazione italiana si appoggiava su concrete strutture familiari e catene migratorie, non un fenomeno disarticolato quindi, ma programmato dalle singole realtà locali.