Libri di Anna Melis
Lunissanti
Anna Melis
Libro: Copertina rigida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2018
pagine: 292
"Si può scrivere un romanzo sull'amore, sui suoi molteplici e irrazionali volti, senza trasformarlo in un banale romanzo d'amore? Si può ambientare una storia in una Sardegna del primo Novecento senza cadere in abusati cliché e ambientazioni già note? Anna Melis ci prova con questa sua terza opera, che dalla suggestiva rocca di Castelsardo e dalla festa di Lunissanti si origina e muove. E lo fa con maestria e pazienza, nodo dopo nodo, senza cercare mai di affrettare la posa delle sue parole. Lo fa con il suo incedere preciso, luminoso e avvolgente. Lo fa scavando nell'animo dei suoi personaggi, soprattutto quelli femminili, ascoltandone desideri e paure, intercettandone e disegnandone fantasie e ansie, con una sensibilità che va oltre la parola scritta. Il risultato è una trama fitta e convincente di emozioni e vicende, che nei personaggi di Ada e Lauretta (di cui il lettore non potrà mai più dimenticarsi) trova le sue creature più tormentate e belle." (Cristian Mannu)
L'ultimo fiore dell'anima
Anna Melis
Libro: Libro in brossura
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2014
pagine: 292
"Nonostante il vento che le percuoteva l'anima, Ilde Zedda era una donna salda. Come una roccia, faceva parte del Monte". È lì, sull'Ortobene, la sua casa. Lì, la sua prigione, tra arbusti voraci e olivastri contorti. Cresciuta dalle suore, in quella terra ostile Ilde è un'"istranza", una forestiera. Lei che ha capelli biondi e pelle chiarissima è diversa dalla gente del posto, che la guarda con diffidenza. Costretta in sposa poco più che fanciulla a un uomo rude e ignorante, Ilde non sa cosa siano la libertà, il rispetto, il piacere, l'amore. Al suo isolamento contribuisce ancor più la malattia: le crisi epilettiche che agli occhi di tutti sono come una possessione demoniaca. Eppure, le visioni di uno schieramento d'angeli non sono solo una condanna, ma un modo per rifugiarsi altrove. "Nelle sue fantasie Ilde cercava di cavar fuori qualcosa che assomigliasse alla vita". Forse è solo un desiderio di felicità che trova spazio nei suoi sogni ma, per quanto anche questo rappresenti una maledizione, si trasformerà infine nel suo più potente alleato. Crescerà in lei il bisogno di emancipazione e le darà la forza di sperare in una vita fatta di sentimenti autentici. Fino a mostrarle l'uomo che saprà dialogare con il suo spirito irrequieto, restituendole il diritto di amare. L'uomo per cui non valga solo la pena morire, ma quella di vivere.
Da qui a cent'anni
Anna Melis
Libro: Copertina morbida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2013
pagine: 206
In Sardegna, sprofondato tra i monti, esiste un paese dove le case sanno di pane appena cotto, i bambini succhiano il latte come capretti che leccano il sale, e i vecchi vivono fino a cent'anni, perché le accabadore si dimenticano di passare. Qui, come "una taschedda di patate scaricata sull'uscio", è nato Ninnìu, il secondo figlio maschio in casa Mele. "A cent'anni, bambino, non come me che voglio vivere poco" è l'augurio di Graziano, il fratello balente, un bandito amato dalle donne, un eroe destinato a perdere, che della morte non ha nessuna paura. Neanche quando la famiglia dei Corrias, con cui c'è una faida antica come le pietre nuragiche, gli si rivolta contro, per infliggergli la peggiore delle punizioni. Sotto lo sguardo puro e incantato di Ninnìu si consuma la lotta di Graziano per una giustizia che solo lui capisce, e la vendetta contro i Corrias che hanno mangiato l'anima della sua famiglia. Ad accompagnare un'esistenza breve e violenta sono gli occhi neri e il cuore ardente di Marietta, la cugina bellissima e disgraziata, promessa in sposa a un altro. Il loro amore potrà splendere solo un momento, come una stella cadente nel cielo del Campidano. E sarà Ninnìu, l'unico a non essersi macchiato di sangue, a vendicare quell'amore, trovando il coraggio di spezzare il cerchio dell'odio.
Da qui a cent'anni
Anna Melis
Libro: Copertina morbida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2012
pagine: 205
In Sardegna, sprofondato tra i monti, esiste un paese dove le case sanno di pane appena cotto, i bambini succhiano il latte come capretti che leccano il sale, e i vecchi vivono fino a cent'anni, perché le accabadore si dimenticano di passare. Qui, come "una taschedda di patate scaricata sull'uscio", è nato Ninnìu, il secondo figlio maschio in casa Mele. "A cent'anni, bambino, non come me che voglio vivere poco" è l'augurio di Graziano, il fratello balente, un bandito amato dalle donne, un eroe destinato a perdere, che della morte non ha nessuna paura. Neanche quando la famiglia dei Corrias, con cui c'è una faida antica come le pietre nuragiche, gli si rivolta contro, per infliggergli la peggiore delle punizioni. Sotto lo sguardo puro e incantato di Ninnìu si consuma la lotta di Graziano per una giustizia che solo lui capisce, e la vendetta contro i Corrias che hanno mangiato l'anima della sua famiglia. Ad accompagnare un'esistenza breve e violenta sono gli occhi neri e il cuore ardente di Marietta, la cugina bellissima e disgraziata, promessa in sposa a un altro. Il loro amore potrà splendere solo un momento, come una stella cadente nel cielo del Campidano. E sarà Ninnìu, l'unico a non essersi macchiato di sangue, a vendicare quell'amore, trovando il coraggio di spezzare il cerchio dell'odio.