Libri di Antonello Battaglia
Da Suez ad Aleppo. La campagna alleata e il distaccamento italiano in Siria e Palestina (1917-1921)
Antonello Battaglia
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2015
pagine: 336
Il 26 gennaio 1915 alcuni reparti della quarta armata ottomana, comandati dal generale tedesco Kress von Kressenstein, attaccarono il canale di Suez. Iniziava la Grande Guerra anche in quello strategico scacchiere. In un primo momento gli Alleati organizzarono una difesa passiva del canale, limitata al respingimento degli attacchi nemici ma dopo la fine della fallimentare campagna di Gallipoli, per la quale l'Egitto era stato una base di fondamentale importanza, la difesa di quel settore divenne attiva. Nell'agosto del 1916, infatti, le forze Alleate si lanciarono al contrattacco, sbaragliarono le forze turco-tedesche in Sinai e giunsero alle porte della Palestina. Nella tarda primavera del 1917, arrivò a Rafah il Distaccamento Italiano composto di trecento bersaglieri e un centinaio di carabinieri reali. Gli uomini, guidati dal maggiore D'Agostino, presero parte alla terza battaglia di Gaza, difesero valorosamente il settore di Khan Yunis ed entrarono, a seguito del generale britannico Allenby, trionfalmente a Gerusalemme.
Separatismo siciliano. I documenti militari
Antonello Battaglia
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2015
pagine: 412
Il separatismo siciliano, seppur diverse volte evocato nel corso della storia dai moti insurrezionali, ebbe vasta diffusione e inquietanti sviluppi tra il 1943 e il 1950. Nella primavera-estate del 1943, alla vigilia dell'operazione Husky, venne fondato il Comitato provvisorio per l'Indipendenza, sedicente portavoce dei sentimenti del popolo siciliano. Grazie al vuoto politico e all'assenza di alternative, il nuovo movimento si pose come corrente antifascista di rinnovamento ottenendo il consenso di una popolazione affamata e stremata dalla guerra. Nel febbraio del '44, la riconsegna dell'amministrazione dell'isola alle autorità italiane e la partenza della Commissione Alleata, deluse le aspettative dei separatisti che agognavano la nascita di una repubblica indipendente. Nei mesi successivi, si affermò l'ala eversiva e venne costituito l'esercito indipendentista. Il governo intervenne impiegando divisioni dell'esercito tra azioni di rastrellamento e battaglie campali. Solo nel 1946 fu intavolata la trattativa segreta tra Stato e separatisti che avrebbe portato all'autonomia.
L'Italia senza Roma. Manovre diplomatiche e strategie militari (1865-1870)
Antonello Battaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2015
pagine: 232
Il quinquennio 1865-1870 è uno dei periodi risorgimentali più densi di avvenimenti e ricchi cambiamenti. In occasione della stipula della Convenzione di Settembre (15 settembre 1864), la diplomazia italiana si divideva sull'interpretazione degli accordi con il Secondo Impero. Avvicinamento a Roma oppure definitiva rinuncia a quella che Cavour aveva proclamato "naturale capitale dell'Italia"? La Questione Romana e quella Veneta caratterizzavano le dinamiche di politica internazionale italiana in una fase storica in cui il Paese fronteggiava gravi problemi interni come il colera, il grande brigantaggio, il dissesto finanziario. La Prussia fu la chiave di volta dei diplomatici italiani. Nel 1866 sconfisse l'impero asburgico consentendo all'Italia, nonostante una campagna militare fallimentare, di annettere il Veneto, e quattro anni dopo sbaragliò la Francia di Napoleone III, aprendo a Cadorna la via per Roma. Complesse manovre diplomatiche e articolate strategie militari in una fase delicata della storia italiana, della storia europea.
Viaggio nell'Europa dell'Est. Dalla Serbia al Levante ottomano
Antonello Battaglia
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2014
pagine: 148
Viaggio e viaggiatori, una lunga storia che abbraccia spazio e tempo, collega mondi lontani, culture diverse, idiomi e che caratterizza da sempre l'identità dell'uomo. Esploratori, avventurieri, pellegrini, missionari, intellettuali, touristes, diplomatici a cui aggiungere anche gli addetti e i delegati militari. I verbali e le relazioni di viaggio di questi ufficiali del Regio Esercito, custoditi presso l'Archivio dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'esercito, oltre alle note di servizio, sono ricchi di dettagli, di cronache particolareggiate sulle terre percorse e visitate. Impressioni, commenti, previsioni e spunti personali dei militari che viaggiano per conto del ministero della Guerra. Il maggiore Attilio Velini fu inviato in Serbia come delegato italiano della commissione per la delimitazione dei confini serbi (1879) e, in quei convulsi mesi, ebbe l'opportunità di viaggiare e conoscere i tratti salienti del principato cogliendo appieno il crescente panserbismo e le sue possibili derive future.
Sicilia contesa. Separatismo, guerra e mafia
Antonello Battaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 142
Il separatismo siciliano, di cui si intravedono le radici nei moti insurrezionali che nel corso dei secoli colpirono l'isola, ebbe vasta diffusione e inquietanti sviluppi tra il 1943 e il 1950. Alla vigilia dello sbarco alleato fu fondato il Comitato provvisorio per l'Indipendenza, sedicente portavoce delle aspirazioni dei siciliani, che avrebbe colmato il vuoto politico lasciato dal fascismo e permesso al movimento di proporsi come corrente di rinnovamento. Nel febbraio del 1944 la riconsegna dell'isola all'Italia da parte degli Alleati e la decisa risposta dello Stato alle istanze siciliane portarono a un inasprimento dello scontro fra il Regio Esercito e i "guerriglieri" indipendentisti. I rastrellamenti e le battaglie campali ridimensionarono l'eversione secessionista; fu intavolata una trattativa segreta fra lo Stato e i separatisti, che avrebbe portato alla concessione dell'autonomia siciliana. Negli anni successivi l'isola fu governata quasi ininterrottamente dalla Democrazia Cristiana, ma l'agognata crescita economica non ci fu. L'autonomia, associata non di rado al federalismo, è ancora oggi al centro di un ampio dibattito, in una fase storica caratterizzata da crescente sfiducia nei confronti dello Stato e dalla nascita di movimenti che rivendicano l'indipendenza. Come nel Nord Italia, anche in Sicilia iniziano a serpeggiare e a ridestarsi timide simpatie filo-separatiste.
La capitale contesa. Firenze, Roma e la Convenzione di Settembre (1864)
Antonello Battaglia
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2013
pagine: 192
Fontainebleau, 15 settembre 1864, ore 15. Nigra, ambasciatore italiano a Parigi, Pepoli, ambasciatore italiano a Pietroburgo e amico di Napoleone III e Drouyn De Lhuys, ministro degli Esteri francese, siglano la Convenzione di Settembre. L'accordo, raggiunto dopo tre anni di trattative altalenanti, prevedeva la smobilitazione francese da Roma e il progressivo avvicendamento delle truppe imperiali con un corpo di volontari cattolici. L'Italia doveva tuttavia garantire l'indipendenza e la sicurezza dei territori pontifici e s'impegnava a trasferire la capitale da Torino a Firenze. L'ambiguità dell'accordo metteva entrambi i Paesi nella condizione di ritenerlo un successo diplomatico. Parigi ritirava le truppe perché giudicava lo spostamento di capitale come la definitiva rinuncia italiana a Roma, mentre per i diplomatici di Vittorio Emanuele II, si trattava di un avvicinamento progressivo all'urbe e l'inizio di una soluzione pacifica della Questione Romana. La guarnigione transalpina - intervenuta e insediatasi, su richiesta di Pio IX, nella tarda primavera del 1849 - iniziava a tornare in Francia.
I rapporti italo-francesi e le linee d'invasione transalpina (1859-1881)
Antonello Battaglia
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2013
pagine: 140
Il 4 settembre 1870, a seguito della sconfitta di Sedan, cadeva il Secondo Impero di Napoleone III e circa due settimane dopo, l'esercito italiano conquistava la Roma pontificia. Nel periodo successivo il governo repubblicano francese rimproverò all'Italia di non aver contraccambiato l'alleanza franco-sabauda del 1859 e di aver abbandonato il tradizionale alleato approfittando della sua sconfitta per aggredire l'Urbe. La chiave dei difficili e complicati rapporti italo-francesi, tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, fu proprio il 1870. Gli anni seguenti furono caratterizzati da timidi riavvicinamenti e ostili diffidenze fino al maggio 1881, quando le truppe francesi sbarcarono in Tunisia, imponendo il protettorato al bey. Lo "schiaffo di Tunisi" incrinò ulteriormente i rapporti diplomatici e lo Stato Maggiore italiano paventò l'ipotesi di un'imminente invasione francese pertanto, su direttiva del Ministero della Guerra, condusse uno studio relativo ai possibili punti di sbarco, agli obiettivi principali e alle direttrici d'attacco transalpine.
Il Risorgimento sul mare. La campagna navale del 1860-1861
Antonello Battaglia
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2012
pagine: 154
La campagna militare del 1860-1861, combattuta prevalentemente via terra, venne seguita attentamente dal mare. Cavour, ministro della Marina, organizzò una vasta rete di monitoraggio in cui la flotta svolse un compito fondamentale. La spedizione garibaldina venne seguita fin dalle prime battute. La presenza della squadra navale di Persano ebbe un ruolo strategico: servì per controllare da vicino la condotta di Garibaldi; da deterrente nei confronti dei legni borbonici; da fattore incoraggiante nei confronti della popolazione locale e costituì la longa manus di Cavour nelle travagliate trattative per ottenere la defezione delle unità borboniche. Non mancarono nemmeno le operazioni navali stricto sensu nelle quali i navigli degli Antichi Stati Italiani operarono per la prima volta contro un nemico ormai provato. La marina fu il tramite tra il centro e la periferia, tra la Sicilia e Torino, tra la sfera militare e quella politica.