Libri di Antonio Petrocelli
Garofani
Antonio Petrocelli
Libro
editore: Treditre Editori
anno edizione: 2019
pagine: 60
Prefazione di Andrea Di Consoli - Postfazioni di Marisa Bruni e Biagio Russo. "Garofani" è un dolcissimo esordio che ricalca la tradizione ermetica italiana - tra religione e natura, memoria ed evocazione, saggezza e incertezza dell'oltre - soprattutto a partire dai grandi modelli dell'ermetismo meridionale, da Sinisgalli a Gatto, fino allo Scotellaro più intimo e crepuscolare.Un dono prezioso anche perché tardivo, a lungo meditato, centellinato, atteso, figlio di una costante vicinanza alla poesia - la poesia che tira fuori altra poesia, un fuoco che passa da uomo a uomo come estremo tentativo di verità, sia pure per mezzo di una tecnica che si nutre della natura pur non essendolo mai, anche quando dice apertamente "natura", anche quando nomina le cose semplici che però semplici non sono più. (Andrea Di Consoli)
Peraspina Perapoma
Antonio Petrocelli
Libro
editore: Treditre Editori
anno edizione: 2019
pagine: 78
"Tre anni dopo "Garofani" arriva questa raccolta poetica con cui Antonio Petrocelli [...] ha dissotterrato la gloria della lingua dei padri poeti di Lucania. Sono 59 liriche suddivise in quattro capitoli: peraspina perapoma, mio padre torna, jus de pommes, e poi venne il resto. [...] Tutto questo libro è un dialogo elegiaco con il padre, con un tu che ha l'intonazione di un'invocazione a una divinità - in definitiva: con il mistero della continuità e delle somiglianze. È come se il padre sfuggito e svanito fosse ora l'unico specchio possibile nel quale osservare senza infingimenti le pieghe vere del volto che finalmente si compie.[...] La poesia di Petrocelli si può ascrivere a pieno titolo - da Esiodo a Scotellaro - alla poesia contadina, ovvero a quella linea poetica che porta nei versi oggetti, sapienze, saggezze, ricordi e malinconie umili espresse in sermo humilis - in una lingua essenziale ed esposta com'è sempre esposta la vita di chi vive nella terra, che segna e sprofonda nell'appartenenza, e distanzia nella precarietà, nella maledizione della gettatezza." (Frammenti dalla prefazione di Andrea Di Consoli)
Garofani e numerata
Antonio Petrocelli
Libro: Copertina morbida
editore: Treditre Editori
anno edizione: 2016
pagine: 58
"Garofani è un dolcissimo esordio che ricalca la tradizione ermetica italiana - tra religione e natura, memoria ed evocazione, saggezza e incertezza dell'oltre - soprattutto a partire dai grandi modelli dell'ermetismo meridionale, da Sinisgalli a Gatto, fino allo Scotellaro più intimo e crepuscolare. Un dono prezioso anche perché tardivo, a lungo meditato, centellinato, atteso, figlio di una costante vicinanza alla poesia - la poesia che tira fuori altra poesia, un fuoco che passa da uomo a uomo come estremo tentativo di verità, sia pure per mezzo di una tecnica che si nutre della natura pur non essendolo mai, anche quando dice apertamente "natura", anche quando nomina le cose semplici che però semplici non sono più." (Andrea Di Consoli)
Il caratterista basilisco del cinema Scaturchio
Antonio Petrocelli
Libro: Libro in brossura
editore: Hacca
anno edizione: 2010
pagine: 318
Jonio Castellucci è davvero un personaggio che dice qualcosa di profondo sul nostro tempo. E un caratterista, un attore "minore", uno che fa cammei. E, insomma, un precario dell'arte. Quelli di Jonio Castellucci sono i pensieri nascosti e segreti di un saltimbanco del nostro tempo, di un artista epicureo che oscilla continuamente tra la massima "vivi nascosto" e l'impulso a trionfare sulle scene. Il romanzo di Antonio Petrocelli è la voce limpida e consapevole di un uomo del sottosuolo, è la spietata e divertente radiografia delle miserie, delle cattiverie, dei rancori, delle frustrazioni di un attore che, per troppe ingenuità e per troppi ideali, rimane ai margini dello star-system. Non mancano però scene esilaranti, fantastiche, surreali, a riprova del fatto che, probabilmente, la maschera di Jonio Castellucci è anche questo: quasi un cliché della istrionica tristezza del dietro le quinte di un attore "minore", poco ricordato dalle folle e spesso sottopagato da produttori rapaci. Il caratterista basilisco del Cinema Scaturchio è un inno al cinema e al teatro, ma anche un anatema contro la crisi del lavoro in Italia e contro le troppe meschinità della vita. È un romanzo sul disincanto dei primi venti autunnali. E sul disamore crescente. È, insomma, la storia di Jonio Castellucci, un personaggio indimenticabile dei bassifondi di Cinecittà.