Libri di Arthur Avalon
La ghirlanda di lettere. Studi sul Mantra-Shastra
Arthur Avalon
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2012
pagine: 258
"Il presente testo rappresenta il primo tentativo di spiegare a un lettore occidentale una materia indubbiamente difficile [...]. È naturale, data la difficoltà e il mistero che circonda quest'argomento, che in India gli stranieri non siano riusciti a comprendere i Mantra. Tuttavia, non si poteva saltare alla conclusione che si tratta di 'insignificanti superstizioni'. Tale è la tesi della mente inferiore che pensa: 'Ciò che non capisco, sicuramente non ha senso'. Il Mantra è sicuramente privo di senso per coloro che non ne conoscono il significato [...]. Quando mi accostai per la prima volta allo studio di questo Shastra, lo feci con la convinzione che in India non ci siano più pazzi di quanti ne esistano nell'ambito di altri popoli: al contrario, questa terra aveva prodotto intelligenze che (come minimo) eguagliavano quelle che si possono trovare altrove. Dietro alla pratica ottusa, quale indubbiamente esiste in qualche grado nella moltitudine di seguaci di ogni fede, ero certo che dovesse esservi un principio razionale, dal momento che, nel complesso, gli uomini non continuano attraverso le epoche a fare ciò che di per sé non ha significato [...]. Non rimasi deluso. Il Mantra-Shastra, ben lungi dall'essere ciò che veniva descritto come un 'borbottio senza senso', val bene un attento studio che, se intrapreso seriamente, è in grado di dischiudere qualcosa di prezioso alle menti libere dalla superstizione, inclini alla metafisica." (Arthur Avalon). Prefazione di T.M.P. Mahadevan.
Tantra della grande liberazione
Arthur Avalon
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 1987
pagine: 400
Per lunghi anni i documenti segreti dei culti dedicati alla Shakti in India, i libri segreti dei seguaci del Tantra sono stati occultati non soltanto agli occidentali, ma agli stessi indiani seguaci delle dottrine ortodosse. Arthur Avalon ebbe la fortuna di poterli studiare con l'aiuto di pochi sapienti capaci di comprenderli, penetrando così i loro segreti e traducendoli in inglese. Il Tantra della Grande Liberazione (Mahanirvana Tantra) è uno dei più importanti di tali testi. Esso consiste essenzialmente in una serie di conversazioni tra il grande dio Shiva e la sua Shakti, o consorte-energia. Shiva dà le sue istruzioni sul modo di eseguire gli esercizi di meditazione e proiezione mentale, esercizi yogici di tipo individuale, mantra per la concentrazione e per il training mentale, cerimonie sacre, informazioni di fisiologia circa il sistema dei chakra o centri di energie e sull'importanza del tantrismo. Avalon ha tradotto il testo sanscrito, di enorme difficoltà, in forma chiara e semplice, e lo ha inoltre arricchito di numerosissime note esplicative. In un'ampia introduzione di oltre 130 pagine, egli ha inoltre fornito notizie e spiegazioni circa l'anatomia dei chakra, varie forme di yantra e mandala, e i siddhi, che conducono alla "Grande Liberazione". Quest'opera è pertanto del più grande interesse per gli studiosi dell'India, dell'induismo e dello Yoga, ma affascinerà anche il lettore non specialista alla ricerca di se stesso e alla scoperta delle tecniche evolutive orientali.
Inni alla dea madre
Arthur Avalon
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 1984
pagine: 184
La Devi, o divinità femminile, è Dio nel suo aspetto di Madre; quello stesso Dio al quale si rivolge l'occidentale. Nel "Navarantneshvara" è scritto: "Devi, la quale è esistenza, coscienza e beatitudine, può essere concepita come essere femminile o maschile, o puro Brahaman. Essa in realtà non è né maschio, né femmina, né neutro". Qualunque forma la Devi assuma, quali che siano il suo aspetto e gli attributi, sono pur sempre sue espressioni. E l'Uno, nel suo aspetto di Madre, può essere considerato quale Creatrice e Nutrice dei mondi. Gli inni alla Devi contenuti in questo volume sono tratti dai Tantra, Purana, Mahabarata e Shankaracharya. In un delicato lavoro di traduzione, l'autore cerca di trasmettere in questi canti sacri lo splendore e la tenerezza dei testi originali, pur senza nulla perdere della loro maestosità. La sua conoscenza diretta dei testi e la sua esperienza personale contribuiscono a rendere il risultato particolarmente riuscito, al punto da costituire un'opera preziosa e di grande interesse per gli studiosi. Nelle sue pagine è possibile rilevare tutto l'amore dell'autore per la materia, che cerca di riprodurre i ritmi dolcemente cantabili originali.
Il mondo come potenza. Volume Vol. 1
Arthur Avalon
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 1983
pagine: 160
Avalon ha il merito di aver fatto conoscere in una serie di opere il Tantrismo nella sua forma di Shaktismo, ossia come la dottrina che concepisce sotto le specie di Potenza (Shakti) il principio supremo dell'universo. Nella presente opera tale concezione viene sviluppata, in quanto la Potenza viene studiata nelle sue manifestazioni come realtà concreta, come vita, come mente, come materia, come continuità, come causalità, nel quadro di un sistema completo del mondo. Il lettore viene così a conoscere una corrente della metafisica indù che è quasi del tutto ignorata (essendo stato dato risalto, in fatto di induismo, soprattutto al Vedanta) mentre essa, proprio per l'Occidentale, non può non presentare un particolare interesse: per lo specialista non meno che per l'uomo colto. Ad Avalon è propria una grande chiarezza di stile, l'assenza di divagazioni, la stretta aderenza alle fonti e ai testi direttamente studiati negli originali. Per questo, le sue opere hanno trovato un generale riconoscimento e si consigliano a chi voglia arricchire i propri orizzonti intellettuali e spirituali con le vedute di una tradizone avente un alto valore speculativo ed aspetti assai suggestivi.
Il mondo come potenza. Volume Vol. 2
Arthur Avalon
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 1983
pagine: 160
Avalon ha il merito di aver fatto conoscere in una serie di opere - di cui Il Potere del Serpente, pubblicato nella sua traduzione italiana in questa stessa collana, ha suscitato un particolare interesse - il Tantrismo nella sua forma di Shaktismo, ossia come la dottrina che concepisce sotto le specie di Potenza (Shakti) il principio supremo dell'universo. Nella presente opera tale concezione viene sviluppata, in quanto la Potenza viene studiata nelle sue manifestazioni come realtà concreta, come vita, come mente, come materia, come continuità, come causalità, nel quadro di un sistema completo del mondo. Il lettore viene così a conoscere una corrente della metafisica indù che è quasi del tutto ignorata (essendo stato dato risalto, in fatto di induismo, soprattutto al Vedanta) mentre essa, proprio per l'Occidentale, non può non presentare un particolare interesse: per lo specialista non meno che per l'uomo colto. Ad Avalon è propria una grande chiarezza di stile, l'assenza di divagazioni, la stretta aderenza alle fonti e ai testi direttamente studiati negli originali. Per questo, le sue opere hanno trovato un generale riconoscimento e si consigliano a chi voglia arricchire i propri orizzonti intellettuali e spirituali con le vedute di una tradizone avente un alto valore speculativo ed aspetti assai suggestivi.
Il potere del serpente
Arthur Avalon
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 1983
pagine: 388
Da quando in Occidente si è diffuso l'interesse per lo yoga e per analoghe pratiche indù, si è ripetutamente parlato della "misteriosa Kundalini", ma quasi sempre finendo in divagazioni e in fantasie per la mancanza di conoscenze di prima mano. La Kundalini, chiamata simbolicamente anche "il potere del serpente" per via di una delle sue raffigurazioni, è la forza creatrice fondamentale dell'universo, così come è presente nel corpo umano, ma in esso trovandosi abitualmente allo stato latente e non essendo priva di relazioni con l'energia sessuale. Nella Kundalini e nel risveglio di essa per mezzo di tecniche precise, una delle varietà dello yoga, forse la più interessante fra tutte, vede l'organo essenziale per tutte le sue realizzazioni, le quali non hanno un carattere semplicemente contemplativo e ascetico ma mirano al risveglio delle forze segrete del corpo, di quei "centri" invisibili e sovrasensibili nei quali si può conoscere e dominare tutta la gerarchia dei poteri dell'universo.
Shakti e shakta
Arthur Avalon
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 1983
pagine: 544
Le tre religioni principali dell'India, il Brahmanesimo, il Buddhismo e lo Jainismo, hanno alcuni fondamenti comuni. Esse affermano che il mondo è un cosmos, un ordine, e non un caos. L'ordine del mondo è Dharma, il quale sostiene l'universo; senza di esso il mondo si dissolverebbe nel nulla. Se esiste un apparente disordine, questo è solo temporaneo, ma l'ordine, voluto dalla natura, alla fine si affermerà. l'uomo religioso è colui che si sente legato a tutte le cose, mentre quello irreligioso considera egoisticamente tutto dal punto di vista del suo io limitato e dei propri interessi, senza curarsi dei suoi simili e del mondo. La buona condotta produce il bene, mentre la cattiva condotta produce il male: esiste una giustizia immanente, la quale può manifestarsi subito o successivamente, ma il frutto di nessuna azione va perduto. Ciò che non si paga in questa vita si pagherà in un'altra, e ciascuno rinascerà nel mondo fino a che non si libererà dal desiderio. Il Karma è l'azione provocata dal desiderio di godere l'universo della forma, e ciascuna azione non buona (adharma) provocherà una reazione che dovrà ricondurre all'equilibrio. L'assenza del desiderio, che stacca l'individuo dalla forma, conduce al nirvana, o stato di beatitudine, in cui si giunge al di là del manifesto divenendo il "Quello". Tale sarebbe lo scopo diretto e ultimo dell'umanità. Per quanto riguarda Dio, si può affermare o negarne l'esistenza, oppure ritenere di non avere elementi sufficienti per pronunciarsi. Shiva e Shakti costituiscono i due aspetti dell'unico Brahman. Il Dio Shiva, coscienza immutabile, si manifesta attraverso la Shakti, mutevole potenza che si esprime come mente o come materia. Gli Shakta sono, dunque, gli adoratori della Shakti, ossia di Dio sotto specie di Madre come il Potere supremo che crea, sostiene, e, giunti i tempi, riprende in sé l'universo. La Shakti teologicamente non è maschile, né femminile, né neutra; viene però adorata come Grande Madre, poiché rappresenta, in questo suo aspetto, il Dio attivo, che produce, nutre e mantiene ogni cosa. E il praticante adora i suoi piedi di loto, la polvere dei quali sono milioni di universi.