Libri di Augusto Mulas
The Nuraghes and the Pleiades. An extraordinary hypothesis on the layout of a group of Bronze Age monuments in Sardinia
Marco Sanna, Augusto Mulas
Libro
editore: Condaghes
anno edizione: 2023
In terra come in cielo. I nuraghi e le Pleaidi
Augusto Mulas, Marco Sanna
Libro
editore: Condaghes
anno edizione: 2014
In terra come in cielo. I nuraghi e le Pleaidi
Augusto Mulas, Marco Sanna
Libro: Libro rilegato
editore: Condaghes
anno edizione: 2013
pagine: 96
L'importanza dell'ammasso aperto delle Pleiadi è nota sin da epoche remote. I Babilonesi ponevano l'inizio del nuovo anno in corrispondenza con il sorgere eliaco delle Pleiadi. Esiodo, nella sua opera "Le opere e i giorni", descrive l'importanza che questo gruppo di stelle ebbe sia nella regolazione dei lavori agricoli, sia per la navigazione in mare aperto. Lo scopo di questo libro è quello illustrare l'ipotesi avanzata da uno dei relatori, Augusto Mulas, nel libro "L'isola sacra: ipotesi sull'utilizzo cultuale dei nuraghi", nel quale si suppone che alcuni nuraghi, situati nel territorio del comune di Torralba, nello specifico il nuraghe Santu Antine e i sette a esso limitrofi, siano stati collocati dall'uomo nuragico ricalcando lo schema delle principali stelle dell'ammasso aperto M45 della costellazione del Taurus. L'ipotesi è stata sottoposta a un'accurata analisi probabilistica e i calcoli, riportati nella presente pubblicazione, dimostrano che nel territorio di Torralba (SS) c'è un gruppo nuraghi che, assieme a una domus de janas da poco rinvenuta, riproducono intenzionalmente le Pleiadi con una probabilità quasi assoluta.
L'isola sacra. Ipotesi sull'utilizzo cultuale dei nuraghi
Augusto Mulas
Libro: Libro rilegato
editore: Condaghes
anno edizione: 2012
pagine: 256
Possiamo ancora parlare dei nuraghi come roccaforti erette dalle bellicose popolazioni della Sardegna preistorica? Oppure è giunto il momento di dare un'interpretazione diversa dell'utilizzo cui erano destinate queste costruzioni megalitiche? L'enorme quantità di informazioni e di dati scaturiti negli ultimi decenni da ricerche archeologiche sempre più puntuali, condotte per la gran parte da addetti ai lavori, ma anche da validi ricercatori indipendenti, hanno provocato un laceramento nel paradigma che definisce il nuraghe come una "fortezza". La sempre più frequente restituzione di contesti cultuali dall'interno e dall'esterno della struttura nuraghe ha indotto l'autore verso l'analisi sistematica di tali risultati, inducendolo alla conclusione che il motivo fondante che spinse l'uomo nuragico a progettare e innalzare migliaia di strutture in tutta l'isola vada ricercato nell'ambito del sacro. Ne scaturisce un'ipotesi di utilizzo più orientata verso la sfera religiosa, cultuale e rituale anziché militare. Inoltre, è riportata la recente rivelazione che presuppone la disposizione territoriale del "Santu Antine" di Torralba e dei nuraghi a esso limitrofi, distribuiti rispettando la posizione delle sette stelle principali dell'ammasso delle Pleiadi.