Libri di Bruno Cappuccio
Oltre la gabbia. La parola e le sue ali. Saggi e variazioni
Bruno Cappuccio
Libro: Libro in brossura
editore: Algra
anno edizione: 2024
pagine: 136
Ci si addentra con questi scritti nel travaglio di una irripetibile generazione di poeti e intellettuali russi destinata ad essere in gran parte travolta dal naufragio della grande utopia rivoluzionaria. Ciò in anni in cui la politica culturale staliniana, col consolidarsi dello ždanovismo e l’istituzione del realismo socialista, avrebbe vulnerato la libertà dell’arte soffocando, spesso tragicamente, l’attività delle migliori intelligenze. A testimoniarlo, in questi saggi, le parabole artistico-esistenziali di Vladimir Majakovskij, Isaak Babel’, e ancora di Dmitrij Šostakovic e Osip Mandel’štam. Forse il più grande poeta russo del ’900, la cui fine nell’orrore di un Gulag avrebbe trovato omaggio e struggente trasfigurazione letteraria nelle pagine di Varlam Šalamov (con Aleksandr Solženicyn, il più eminente esponente della letteratura concentrazionaria), in due dei suoi "Racconti di Kolyma", su cui si concentra lo scritto che dà titolo al presente volume.
La parola di pietra. La scrittura fra incanto e resistenza
Bruno Cappuccio
Libro: Copertina morbida
editore: Algra
anno edizione: 2022
pagine: 152
Una silloge di saggi che, associando al rigore di analisi una scrittura sempre densa e coinvolgente, si addentra fra le maglie della dimensione sofferta e affascinante di una cultura spesso colpevolmente sottratta al risalto che la sua grandezza meriterebbe. A voler individuare un comune leit motiv che questi scritti attraversa, lo si potrebbe indicare nella riaffermazione della forza salvifica della letteratura, capace a un tempo di regalare l'epifania della bellezza e di opporsi, con il solo potere della parola, a ogni insidia che pretenda di poterne vulnerare l'espressione con l'imposizione forzata della sordina e del silenzio. La scrittura, insomma, pronta sempre a convertirsi in insopprimibile strumento di resistenza, ma anche a tradursi in inderogabile mezzo di testimonianza per alimentare e mantenere vivo il seme prezioso della memoria. (Prefazione di Bozidar Stanisic)
La morte e la clessidra
Bruno Cappuccio
Libro: Libro in brossura
editore: Algra
anno edizione: 2025
pagine: 128
Un tragitto fra i tormenti personali e creativi di grandi figure della cultura russa che, piagati anche nella loro sfera esistenziale dagli anni dello stalinismo, e poi, dopo la breve parentesi del disgelo kruščëviano, della stagnazione brežneviana, fino alla caduta dell’URSS, hanno nondimeno dato vita a una attività di altissimo profilo letterario e musicale. Ciò passando dal tormentato rapporto fra Arsenij Tarkovskij e Marina Cvetaeva al coraggioso confronto, in un aspro conflitto fra arte e potere, fra la pianista Marija Judina e Stalin; e quindi ancora dalla vicenda artistica e umana di Sergej Prokof’ev a quella di Vladimir Vysotskij, figura iconica di poeta e cantautore la cui morte parve tradursi in una sua ultima beffa verso il regime. Con lo scritto sul capolavoro di Vladimir Makanin, "Underground. Ovvero un eroe del nostro tempo", ci si addentra poi in un’opera fondamentale per la comprensione del cruciale passaggio dall’era sovietica al postcomunismo. Chiude la silloge la riproposizione di un denso saggio del 2012 (anno del 20° anniversario dell’inizio dell’assedio di Sarajevo), "Ex Jugoslavia fra nostalgia e disincanto. Un itinerario letterario".
La memoria e la sua ombra. Saggi, parentesi, incisi
Bruno Cappuccio
Libro: Libro in brossura
editore: Algra
anno edizione: 2023
pagine: 132
Una raccolta di scritti il cui itinerario si addentra compiutamente fra i temi focali dei sempre controversi rapporti fra storia e memoria, fra potere e letteratura, ma anche fra lingua ed esilio, nell’ottica di un contesto socio-culturale, quello russo-slavo, e della sua da sempre non poco travagliata realtà. Ma con la suggestione di una scrittura sempre ricca e accattivante, i testi ricompresi nel volume non mancano di soffermarsi, con eguale finezza di analisi, su temi quali la percezione, rispetto a quella occidentale, dello spazio russo; o, ancora, sulla ricezione del c.d. testo italiano in Russia fra Otto e Novecento tra viaggio e letteratura. Tanto sollecitando intensissimi spunti di riflessione che non manca anche di ulteriormente suggerire la lettura degli altri più brevi scritti che completano la silloge.

