Libri di C. Gallo (cur.)
La terra devastata
Thomas S. Eliot
Libro: Copertina rigida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 176
A Cavallo tra il 1921 e il 1922, T.S. Eliot è preda di un grave esaurimento nervoso. La Prima guerra mondiale è finita da poco, da poco è concluso il conteggio dei cadaveri ammassati nelle trincee di mezza Europa. Il suolo del continente è maciullato, fetido, coperto da solchi e ferite ancora fresche, crivellato da crateri di bombe e granate. Non è una terra desolata, questa. È una terra devastata. Dal letto della sua clinica svizzera Eliot non smette di scrivere e, una volta a casa, mostra a Ezra Pound il manoscritto di The Waste Land, consegnando ai posteri un'opera fondamentale della letteratura del Novecento. Oggi, in questa nuova edizione, Carmen Gallo ritraduce e riplasma il poema di T.S. Eliot: ogni verso prende nuovo valore, ogni parola si sposta di senso, a partire da quelle del titolo. Perché questo racconto di disperazione, morte e rovina, ma anche di rinascita e fertilità, non ha smesso di parlare al lettore di oggi, e non smetterà di dire qualcosa a quello del futuro: nelle stanze di Eliot si svolge la partita a scacchi che la nostra civiltà, ciclicamente, gioca con la fine.
Diari di un corpo. Materiali da un laboratorio di didattica medica
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2018
pagine: 156
Gli interventi di questo volume sono il racconto a più voci di un esperimento didattico. Ognuno ne ha vissuto un aspetto limitato e peculiare; sono le tessere di un mosaico, necessariamente incompleto, che serve a qualificare e dare corpo al nostro lavoro di docenti. L'idea alla base è la stessa di Rashomon, il film del 1950 di A. Kurosawa, una narrazione riproposta ogni volta con gli occhi di chi l'ha vissuta. Sempre la stessa, ma sempre diversa. A chi legge il compito di ricostruire un suo proprio percorso tridimensionale, grazie alle tante sfaccettature che i diversi punti di vista propongono. Tutti soggettivi. Nessuno è la "verità". Non siamo a conoscenza di esperienze simili, almeno in Italia, e questo volume ha perciò anche l'ambizione di disvelare gli strumenti di lavoro e i procedimenti messi in gioco. Un "manuale" che utilizza la forma del racconto per narrare i propositi, i successi, i fallimenti, le difficoltà, le contingenze, che ogni esperienza pedagogica si trova ad affrontare.
Landscapes and mindscapes. Metodologie di ricerca, percorsi geocentrati e poetiche dello spazio in un prospettiva comparata
Libro
editore: Marchese Editore
anno edizione: 2014
pagine: 310
Animato da una comune volontà di arricchire il territorio dell'esegesi letteraria attraverso il confronto con altre discipline, "Landscapes and Mindscapes" partecipa al vivace e attuale dibattito sulla relazione tra soggetti, testi e luoghi, offrendo alla discussione sedici proposte metodologiche e interpretative in cui si coniugano tradizioni letterarie (non solo occidentali) e riflessioni teoriche attinenti a diversi ambiti del sapere: oltre alla geocritica, qui rappresentata dal saggio introduttivo di Bertrand Westphal, alla geopoetica e alla recente ecocritica, il volume spazia dalla geografia urbana alla cartografia reale e immaginaria, dalla riflessione sullo spatial turn novecentesco fino all'impatto fenomenologico dei nuovi media. Tuttavia, caratteristica principale del volume e del suo contributo scientifico è l'inedita raccolta di studi "geo-centrati" che indagano ambiti letterari, linguistici e culturali assai eterogenei e diacronicamente distanti, e che offrono nel loro complesso un corpus forse inconsueto sia per la varietà geografica delle aree culturali considerate, sia per il plurilinguismo delle tradizioni letterarie esaminate.
Ottocento nero italiano. Narrativa fantastica e crudele
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2009
pagine: 500
Ai più noti e celebrati Emilio De Marchi, Salvatore Di Giacomo, Carolina Invernizio, Emilio Salgari e Matilde Serao questa antologia affianca le firme dimenticate o meno studiate di Giuseppe Bevione, Franco Mistrali, Armando Silvestri, Giuseppe Zucca e altri, selezionando all'interno della loro produzione racconti e pagine di romanzi dal sapore nero, popolati di folli scienziati, creature vampiriche, orridi o pietosi casi di follia, mummie che tornano in vita, sinistre coincidenze, macabri avvertimenti... Si scopre così che tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, grazie a numerosi periodici e a romanzi popolari che esercitarono un notevole influsso sui lettori dell'epoca, la letteratura nera e fantastica si impose nel nostro paese come diretto riflesso dell'immaginario collettivo, in bilico tra un'illimitata fiducia nello sviluppo delle forze produttive e l'interesse laico, o comunque non-ortodosso, per il mistero, il magico e lo spiritismo.