Libri di C. Giovanella (cur.)
Marco the penguin of Trieste
Roberto Covaz
Libro: Copertina morbida
editore: Mgs Press
anno edizione: 2021
pagine: 48
Lelio Luttazzi e la settima arte. Musicista, attore e regista
Nadia Pastorcich
Libro: Copertina morbida
editore: Mgs Press
anno edizione: 2021
pagine: 184
"Lo swing per quelli che lo capiscono è una goduria, ma si tratta sempre di una minoranza, e sarà sempre così. Ma non morirà mai". Lelio Luttazzi ha vissuto immerso nella musica, soprattutto nel suo amato swing. Dopo l'incontro fortuito con Ernesto Bonino, con Teddy Reno è partito per Milano. Da lì in poi radio, teatro, cinema e televisione sono entrati a far parte del suo quotidiano, lasciando un segno nella storia culturale italiana del Novecento. Con "Studio Uno" e "Teatro 10" si è fatto conoscere sul piccolo schermo per l'eleganza e l'ironia. Al cinema invece ha scritto vari commenti musicali per importanti film che ancora oggi ricordiamo come "Totò, Peppino e la... malafemmina" di Mastrocinque, "Souvenir d'Italie" di Pietrangeli, "Venezia, la luna e tu" di Risi, "Risate di gioia" di Monicelli. Non solo musicista e compositore, ma anche attore ne "L'avventura" di Antonioni, "L'ombrellone" di Risi e altre pellicole. Questo libro vuole ricordare un grande artista che ha dato un importante contributo anche alla settima arte.
L'altra dinastia. I quattro figli segreti di Francesco Giuseppe
Hubert Pointinger
Libro: Copertina morbida
editore: Mgs Press
anno edizione: 2008
pagine: 128
L'imperatore Francesco Giuseppe I ha avuto diverse amanti. Sono conosciute le relazioni con Anna Nahowski e Katharina Schratt. Ma la storia d'amore con Theresia Pointinger, figlia di un proprietario terriero sul Mondsee, chiamata anche "Principessa del Sale", finora era nota solo alla famiglia dell'autore. Da questa relazione, durata un decennio, sono nati quattro figli dal sangue blu. Hubert Pointinger, un discendente diretto dell'imperatore, racconta la storia straordinaria della sua famiglia sullo sfondo di uno splendido Salzkammergut. La testimonianza in punto di morte di sorella Friedburga (al secolo Theresia Pointinger) ha riportato alla luce questa storia vera, dopo quasi 100 anni di oblio.
Il grande fuoco. 4 agosto 1972. L'attentato all'oleodotto di Trieste
Giuliano Sadar
Libro: Copertina morbida
editore: Mgs Press
anno edizione: 2015
pagine: 240
Una notte d'agosto. Quattro boati. Serbatoi da 90.000 tonnellate di greggio che saltano in aria. Un 'fungo atomico' nero sormontato da un candido cappello di anidride solforosa pronta a riversare una pioggia di acido sulla città. Ma in quei giorni non piovve e non soffiò la bora. Una fortuna sfacciata che impedì la reazione a catena da un serbatoio all'altro, come speravano i sabotatori. I triestini non più giovani ancora oggi ricordano, 43 anni dopo, con un misto di inquietudine e timore. Ma pochissimi conoscono la vera storia. Perché l'apocalisse sfiorata al deposito costiero della SIOT, piana di San Dorligo presso Trieste, ore 3 circa del 4 agosto 1972, è stata dimenticata. Messa da parte come uno scherzo della Storia. E invece di Storia ne è passata tanta in quei giorni a Trieste...
Il sapore del bosco. Storie di cibo semplice
Anna Cecchini
Libro: Copertina morbida
editore: Mgs Press
anno edizione: 2020
pagine: 112
Sembrerebbe solo un libro di ricette, invece è un libro in cui si raccontano anche storie che hanno a che fare con l'esigenza più essenziale del mondo: nutrirsi. Una raccolta di aneddoti familiari, di vicende curiose e di ricordi che arrivano da dietro l'angolo e da molto lontano. Piatti cucinati all'ombra di una palma e tra i vapori della cucina di un transatlantico, lunghe traversate per raccogliere aglio orsino e antri fumosi di pastori che rimestano latte crudo di pecora. La storia di tante vite che impastano, friggono e infornano elementi semplici per placare l'appetito e offrire un attimo di felicità. I libri di ricette sono tanti, forse troppi. Qui non ci sono tecniche elaborate e piatti stellati, ma il sapere custodito in una dispensa profumata e tramandato per generazioni. C'è la storia materiale, che poi diventa arte, di trasformare un prodotto povero e spontaneo in una favolosa esperienza gustativa, il riscatto di un borgo isolato che elabora il piatto della festa per sfuggire alla miseria, il saper trovare dentro un bosco il necessario per una cena primaverile. Ci sono noia e marachelle, scarpinate in montagna e piatti da "ultima settimana del mese". E soprattutto il ricordo affettuoso di una cucina essenziale e rassicurante. Il piacere di un buon piatto si consuma in poco tempo. Se manca il racconto della sua origine e del piacere infinito di raccogliere, modificare e trasformare, si riduce a poca cosa.
Processo alle parole del dialetto triestino
Lino Carpinteri
Libro: Copertina rigida
editore: Mgs Press
anno edizione: 2005
pagine: 256
Il gelso dei Fabiani. Un secolo di pace sul Carso
Renato Ferrari
Libro
editore: Mgs Press
anno edizione: 1997
pagine: 272
"Il gelso dei Fabiani", pubblicato per la prima volta nel 1975, narra una saga familiare che si sviluppa nel secolo scorso, l'epoca aurea di Trieste, fra il Carso e la città. Romanzo di memoria, che sulle tracce di una storia d'amore (l'amore perfetto di Charlotte - l'antenata - e Anton Fabiani) rimandava al riscontro storico dei lunghi giorni pacifici sul Carso, all'ombra dell'Impero asburgico, prima che la tempesta dei nazionalismi s'incaricasse d'invelenire l'armonica coesistenza in quel lembo di confine fra stirpi, nazionalità, lingue e ceti diversi, seminando odio e divisioni irreparabili.
Trieste che passa (1884-1914)
Adolfo Leghissa
Libro
editore: Mgs Press
anno edizione: 2000
pagine: 384
Per chi ama ritrovare la quotidianità e immergersi nel quadro animato dei mestieri e dei commerci, degli usi e delle tradizioni, delle figure della vita popolare, dei dialoghi vernacoli, è questa un'opera di straordinaria vivezza, che riporta ai momenti di un'epoca intensa e attiva, una belle époque che oggi è piacevole rivisitare con dolce nostalgia. I trent'anni che precedettero la fine della Grande guerra furono anche quelli del massimo sviluppo dell'emporio e rappresentano nella memoria collettiva triestina un periodo favoloso, irripetibile.
Lorenzo Bellomi. Un vescovo per Trieste
Sergio Galimberti
Libro
editore: Mgs Press
anno edizione: 2000
pagine: 600
Pinuci
Carlo Collodi
Libro
editore: Mgs Press
anno edizione: 2001
pagine: 256
Pinuci altri non è che Pinocchio. Nereo Zeper ha voluto dare alla versione in dialetto triestino della celebre favola "toscana" di Carlo Collodi una funzione di totale trasfigurazione ambientale, culturale e umana. Pinuci è un diminutivo di Giuseppe (Pino) ormai desueto a Trieste, come Pinocchio lo è in tutto il resto d'Italia, ma Pinuci ci porta in una Trieste passata, come Pinocchio ci fa conoscere un'Italia ottocentesca con i suoi paesi, le sue scuole, i suoi gendarmi che i ragazzi di oggi non conoscono più. Penetrare nella versione triestina di Pinocchio, quindi, è penetrare in un mondo sconosciuto ai piccoli triestini, ma che è il mondo dei loro nonni ed è il mondo che si esprimeva in un idioma che non va dimenticato.