Libri di C. Marazia
La guarigione infinita. Storia clinica di Aby Warburg
Ludwig Binswanger, Aby Warburg
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2021
pagine: 304
Dall'aprile 1921 all'agosto 1924, Aby Warburg, il geniale inventore di una nuova scienza delle immagini, fu ricoverato a Kreuzlingen nella casa di cura diretta da Ludwig Binswanger, lo psichiatra che doveva rinnovare profondamente l'approccio al problema della malattia mentale. Finora, di questi tre anni decisivi, tanto per la biografia di Warburg che per quella di Binswanger, non si sapeva altro se non che Warburg aveva provato a un certo punto la sua guarigione, tenendo ai pazienti della clinica la celebre conferenza sul Rituale del serpente. Questo libro pubblica in prima mondiale non soltanto la cartella clinica che Binswanger redasse giornalmente sullo stato del suo straordinario paziente, ma anche i testi autobiografici di Warburg relativi al soggiorno a Kreuzlingen e l'epistolario fra i due autori, che stabilirono un importante scambio intellettuale all'insegna dell'idea e dell'esperienza di una «guarigione infinita». Una testimonianza sull'incontro fra due grandi protagonisti della cultura del Novecento.
Quaderni e diari 1950-1973
Hannah Arendt
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2011
pagine: 656
Dal giugno del 1950 al luglio del 1971 (per il 1972-1973 non ci restano che itinerari di viaggio) Hannah Arendt annota pensieri e appunti in 29 quaderni ai quali si riferirà col termine inglese notebooks (o, secondo una comunicazione orale di Lotte Köhler, col termine tedesco Denktagebuch, diario di pensiero). Non di diari in senso tecnico si tratta, ma di quaderni di lavoro, in cui i temi fondamentali del suo pensiero si confrontano di volta in volta con gli autori che più ne hanno segnato la formazione e lo svolgimento, da Platone a Kant, da Aristotele a Marx, da Hegel a Kafka. Decisiva è, nei quaderni, la presenza degli amici e maestri, di Jaspers, Mary McCarthy, del marito Heinrich Blücher, ma soprattutto di Martin Heidegger. Ciò che fa di questi quaderni un documento assolutamente incomparabile è non soltanto che essi ci permettono di penetrare nell'officina di pensiero di Arendt e di seguirne come su un giornale di bordo insistenze e deviazioni, arresti e accensioni, "presagi e ripensamenti"; ma soprattutto che, al di là dello spazio pubblico a cui siamo abituati ad associare il pensiero di Arendt, essi ci introducono in una dimensione né pubblica né privata.
Con un altro obiettivo. Il cinema tra arte e politica
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2006
pagine: 316
Il cinema-denuncia di Costa-Gavras, l'umanità di Jack Lemmon, i potenti affreschi di Akira Kurosawa, l'orgoglio identitario di Spike Lee, lo sguardo impietoso di Oliver Stone: una panoramica del cinema come arte sociale. Fondata nel 1967, la rivista americana "Cineaste" si è interessata da sempre alla valenza politica della settima arte. In questa raccolta di venti interviste, pubblicate fra gli anni Settanta e Novanta, il dialogo con alcuni grandi protagonisti del cinema mondiale (sia "d'autore" che "di cassetta") viene usato come strumento critico per affrontare i temi del rapporto fra l'espressione artistica e i valori etici, raccontando l'impegno civile del regista, dell'attore, dello sceneggiatore in diversi contesti.
Nel deserto del pensiero. Quaderni e diari. 1950-1973
Hannah Arendt
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2015
pagine: 650
Il libro raccoglie i 29 quaderni manoscritti sui quali Hannah Arendt annotò, nel corso della sua vita, i suoi pensieri, le sue letture, i suoi progetti, le sue suggestioni. È un'opera unica in cui si manifesta in tutta la sua pienezza l'originale riflessione di una delle pensatrici fondamentali del Novecento. Hannah Arendt vi appunta i pensieri nel momento della loro insorgenza, come materiali di un laboratorio di idee da meditare e sviluppare. Platone, Kant, Marx, Nietzsche, Montaigne, i suoi maestri, Jaspers e Heidegger, affiorano in queste pagine, così come i temi fondamentali della sua ricerca: il problema del male e l'assenza di pensiero che lo caratterizza, il carattere etico della conoscenza, la verità dell'agire politico. Più di ogni altra cosa colpisce come l'esistenza sia per Hannah Arendt "un esperimento, oltre che un'esperienza; il banco di prova del suo pensiero" (la Repubblica).
Per una filosofia della fotografia
Vilém Flusser
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2006
pagine: 324
C'è ancora spazio per la libertà dell'uomo in un mondo in cui l'immagine si fa sempre più simbolo vuoto, in cui la tecnologia e le macchine si impossessano sempre di più del nostro quotidiano e i nostri pensieri e i nostri desideri sembrano robotizzarsi ogni giorno che passa? Muovendo da questa fondamentale domanda, Flusser si avventura nell'analisi di una disciplina imprendibile, dai contorni sfumati, in cui il confine tra tecnica e arte, tra riproduzione ed espressione, risulta per definizione ambiguo. Ridotta al mero statuto di duplicazione della realtà, svuotata del suo senso primario di "ricostruzione del mondo", la fotografia è per Flusser l'emblema della pericolosa deriva che oggi rischia di travolgere gli esseri umani: quello di essere schiavi di una tecnica priva di fondamento. Ecco il perché di una filosofia della fotografia: solo attraverso un suo ripensamento l'uomo potrà scongiurare la minaccia di asservimento alle macchine e ridare spazio a quella libertà e a quel senso che nell'era postindustriale sembra avere smarrito.
La guarigione infinita. Storia clinica di Aby Warburg
Ludwig Binswanger, Aby Warburg
Libro: Copertina rigida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2005
pagine: 302
Dall'aprile 1921 all'agosto 1924 Aby Warburg, geniale inventore dell'iconologia, fu ricoverato nella casa di cura diretta da Ludwig Binswanger, lo psichiatra che doveva rinnovare profondamente l'approccio al problema della malattia mentale. Questo libro pubblica non soltanto le cartelle cliniche che Binswanger redasse giornalmente sullo stato di salute del paziente, ma anche l'epistolario tra i due autori, fra i quali si stabilisce un importante scambio intellettuale sulla malattia mentale all'insegna dell'idea e dell'esperienza di una "guarigione infinita". Il volume riporta, inoltre, i testi autobiografici di Warburg relativi al soggiorno nella casa di cura.