Libri di Carla Gariazzo
So'stare
Carla Gariazzo
Libro: Libro in brossura
editore: Era Nuova
anno edizione: 2022
pagine: 64
Non richiudere, ormai hai aperto il libricino. È come se avessi aperto una porticina. Vuol dire che hai curiosità! Bene! No non ti preoccupare! Non dai nessun fastidio! Anzi ... Ti stavo aspettando. Certo che sono qui per te! Sono lo Gnomone dell’inizio, quindi starò poco con te. Giusto il tempo che l’inizio finisca. Una vocina da dentro queste pagine ti ha chiamato. Io non la posso sentire ma tu evidentemente l’hai sentita. Si. Qui puoi entrare e sostare quanto vuoi. Anche se non starai proprio immobile. Questo è un primo pezzettino di strada che ti porterà in un posto dove potrai andare ovunque. È il posto più prezioso che c’è. Un posto che contiene le cose più belle che siano mai esistite... Quali? Tutte le storie del mondo! Incontrerai tutti i personaggi del mondo! E anche di altri mondi! E una volta che li avrai conosciuti staranno sempre con te. Età di lettura: da 4 anni.
Istanti selezionabili. Cinquantuno pensieri quasi logici
Carla Gariazzo
Libro: Libro in brossura
editore: Era Nuova
anno edizione: 2019
pagine: 94
«A volte il mio cervello produce pensieri a tradimento. Ovvero genera un pensiero e il suo contrario. Cioè pensieri quasi logici che non s'incontrano. Ed io rimango appesa, come se i miei stessi pensieri non fossero presenti a me stessa. A quale parte di me dare fiducia? La vita io credo sia fatta di istanti selezionabili. Esistono, al mondo, persone che si ricordano di tutto, io no, io ricordo solo emozioni e intensità. Quindi, non mi chiedete le date, non mi chiedete precisamente neanche i luoghi. Ho quel tipo di memoria che fa acqua da tutte le parti. Chiedetemi di volti, sguardi, parole e sentimenti e saprò cosa dirvi. Chiedetemi di possibilità e aperture e sicuramente avrò storie da raccontarvi. Ma, visto che le storie di cui posso narrare sono comunque archiviate da una memoria fragile, soggetta al soggetto, cioè io, piuttosto suggestionabile nel quotidiano dall'emozione del momento, direi che dichiaro di mentire, o meglio di fingere, o meglio di inventarmi le storie a partire da vissuti rielaborati, da ricordi fraintesi e frammentari. Speriamo a questo punto di essere almeno divertenti, nel senso originario, di portare altrove».