Libri di Carlo Arrigo Pedretti
Il filosofo, il Mediterraneo e la geopolitica. Storia e attualità sulla traccia di Aleksandr Dugin
Carlo Arrigo Pedretti
Libro
editore: Ritter
anno edizione: 2024
pagine: 266
Richard Coudenhove-Kalergi e Benito Mussolini nella prospettiva di Paneuropa
Carlo Arrigo Pedretti
Libro
editore: Ritter
anno edizione: 2023
pagine: 331
Cultura fascista e razza. Una riflessione attraverso la rivista Geopolitica (1939-42)
Carlo Arrigo Pedretti
Libro: Libro in brossura
editore: Ritter
anno edizione: 2021
pagine: 216
L'autore del presente saggio intende chiarire il rapporto fra la cultura fascista e gli atteggiamenti razzistici del regime, riservandosi la specola privilegiata della rivista "Geopolitica", edita dal 1939 al 1942. Patrocinatore Giuseppe Bottai che, come ministro dell'Educazione Nazionale, si era posto il problema di potenziare la conoscenza di una geografia insegnata nelle scuole secondo la volontà pedagogico-nazionale. Non più sufficiente la geografia politica, troppo statica, sceglieva la formula della geopolitica, capace di contemperare ed esaltare entro una cornice epistemiologicamente nuova gli aspetti geografici, economici strategicie e politico-contemporanei. La rivista, sotto l'impulso di un intellettuale di grande caratura come Bottai, pur nella forzata acquiescenza alle leggi razziali volute da Mussolini, appare però priva degli aspetti beceri del razzismo biologico alla tedesca.
Mito polare e polarità di un mito nella Germania nazionalsocialista
Carlo Arrigo Pedretti
Libro: Libro in brossura
editore: Ritter
anno edizione: 2019
pagine: 205
"La postura eretta ha mostrato il cielo agli uomini. Il Polo li ha attratti, introducendoli con naturalezza alla sua simbologia. La rotazione attorno ad un asse ha svelato una svastica brillante, disegnata dalla costellazione dell'Orsa Minore attorno a Thuban. A poco a poco l'inconscio è divenuto patrimonio collettivo, il Mito si è impossessato di quegli esseri implumi, poi si è stinto nel disincanto del quotidiano. Ma nel XX secolo ha fatto una nuova irruzione fra gli umani. Il Mito Polare è divenuto immagine macrocosmica di un'Anima che ha spinto il popolo di Arminio a riconquistare la patria antica e perduta, a un tempo terrena e superna".
L'idealismo pratico di Richard N. Coudenhove-Kalergi. I fondamenti ideologici del suo piano
Carlo Arrigo Pedretti
Libro: Libro in brossura
editore: Ritter
anno edizione: 2018
pagine: 311
Molti sentono parlare del Piano Kalergi e lo riferiscono confusamente all'ambito dell'immigrazione, ma fanno fatica a focalizzare le notizie. Questo testo si propone di colmare la lacuna - non semplicemente sul versante dei fatti, ma soprattutto su quello dell'origine culturale di un "progetto" per molti versi fantapolitico. L'ideatore di un rimescolamento razziale in Europa e nel mondo, così da ottenere una massa di meticci dominabili con facilità, è il conte Richard Coudenhove-Kalergi (1894-1972), suddito austriaco, poi cittadino cecoslovacco, in seguito naturalizzato francese, esule negli U.S.A. durante la seconda guerra mondiale e deciso assertore degli Stati Uniti d'Europa fino agli anni Venti. Kalergi aveva le carte in regola per essere legato non ad una nazionalità specifica, ma ad un intero continente, l'Europa, e, in considerazione della madre giapponese, all'Eurasia, con buoni rapporti con l'alta finanza ebraica, quella che, durante la grande guerra, aveva stretto un patto di contro-assicurazione per il tramite della famiglia Warburg, quella che finanziava i rivoluzionari russi per far crollare un sistema e sostituirlo con un altro. A lui dobbiamo l'attuale Europa.
1914-1945: giovani nella tempesta. Guerra, filosofia e mistica politica
Carlo Arrigo Pedretti
Libro: Libro in brossura
editore: Ritter
anno edizione: 2017
pagine: 215
1914-1945 sono gli anni di un conflitto trentennale e distruttivo. In questo arco di tempo generazioni di giovani e giovanissimi si sono messe alla prova del sangue e del fuoco, non sempre per costrizione della leva obbligatoria, ma animate dalla convinzione che partecipare fosse doveroso per il proprio onore e per la propria visione del mondo incentrata sul Volk e sul Vaterland, cioè sull'appartenenza alla Comunità popolare, mistico-naturalistica, ed al Paese dei Padri. Molti di questi giovani non erano alieni da interessi letterari e filosofici, da idee e immagini poetiche che, facendone degli intellettuali precoci, li distinguevano dagli altri combattenti, ne facevano cioè soldati "politici", portati a cercare la bella morte combattendo. Le pagine qui di seguito raccolte individuano immagini e tematiche e emblematizzano stati d'animo presenti in tre giovani tratti dalla lunghissima schiera di coetanei in divisa - Ernst Jünger, Ernst von Salomon e il meno noto Giuseppe Vassalli - e in generale tra coloro che erano stati inquadrati nelle Waffen SS.

