Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Caterina Capalbo

Dal fascismo all'alba della Repubblica. 1944-1946. Racconto illustrato dell'anti-giornale politico satirico «Cantachiaro»

Dal fascismo all'alba della Repubblica. 1944-1946. Racconto illustrato dell'anti-giornale politico satirico «Cantachiaro»

Caterina Capalbo

Libro: Libro in brossura

editore: All Around

anno edizione: 2025

pagine: 256

"Cantachiaro", anti-giornale satirico-politico, fondato da Raffaello Ferruzzi, esce per la prima volta il 10 giugno 1944. Domenica 4 giugno 1944 Roma è liberata. Nel massimo momento dell'euforia cittadina, tra le macerie dei bombardamenti, la miseria e la fame, basta una lira per comprare Cantachiaro che irride il duce e i suoi sostenitori, il re e Badoglio e i personaggi della nuova ribalta politica. Il primo disegno di copertina con i martiri del fascismo da Bruno Buozzi, a Matteotti, ai Fratelli Rossetti, a Don Minzoni, sigla l'ambizioso progetto di fare satira e politica insieme secondo un principio di libertà moralizzatrice e di condivisione delle sofferenze del popolo martoriato da anni di guerra.
18,00

Roma città aperta. Un film non del tutto svelato

Roma città aperta. Un film non del tutto svelato

Caterina Capalbo

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2022

pagine: 282

Per quale ragione Rossellini in "Roma città aperta" fa riferimento a 500 partigiani sulle montagne di Tagliacozzo? Si tratta di un semplice ricordo o è un messaggio politico? E come mai in un film così storicamente drammatico per l’Italia c’è anche spazio per l’ironia e per quelle gag, come la padellata in testa al sor Biagio, che Fellini costruì adattandole alla comicità di Fabrizi? A queste domande il libro risponde con una scrittura agile e scorrevole seguendo il doppio filo della storia e del cinema in una trama di fatti inediti e di nuove testimonianze che si intrecciano alla biografia del regista, alla realtà della guerra, agli amici e compagni d’avventura, uomini e donne che vissero con lui il periodo di fuga da Roma in Abruzzo dove mentalmente maturò l’idea generatrice di Roma città aperta.
18,00

Roma città aperta. Un film non del tutto svelato

Roma città aperta. Un film non del tutto svelato

Caterina Capalbo

Libro

editore: Dante Alighieri

anno edizione: 2021

Roberto Rossellini, fra il 1943 e il '44, si rifugia sulle montagne d'Abruzzo, nella Marsica. Sin dall'estate del 1943, dopo il bombardamento di San Lorenzo, si reca a Tagliacozzo, e qui inizia le riprese di un film passionale, ma non privo di metafore politiche, sulla scia di Ossessione di Visconti, e con un titolo altrettanto drammatico: Rinuncia, poi ribattezzato Desiderio. Resta in Abruzzo anche dopo l'armistizio. In questi tempi difficili matura una nuova visione politica. Entra in contatto con una rete di partigiani che soccorre e nasconde una moltitudine di soldati alleati fuggiti dai campi di prigionia nei pressi di Sulmona, subito dopo l'8 settembre. E di costoro si ricorderà quando comincerà la lavorazione di Roma città aperta, tanto che nel film, li citerà come "i 500 bravi ragazzi sulle montagne di Tagliacozzo".
12,00

L'enigma dei Frari

L'enigma dei Frari

Caterina Capalbo

Libro: Copertina morbida

editore: Prospettiva Editrice

anno edizione: 2012

pagine: 190

In un futuro violento e insensato, Nina, studiosa di Caravaggio, e don Carlo, parroco della basilica dei Frari, si ritrovano dopo anni a Venezia nel naufragio di un'Italia allo sbando, definitivamente divisa in due. Governi e politici corrotti sperperano la ricchezza più grande del Paese a vantaggio di potenze straniere, come Russia e Cina. Due Stati e due capitali: Milano e Roma. Due poteri: la finanza e la mafia. Nella cittàlagunare ridotta a un souvenir si minaccia di distruggere l'Assunta di Tiziano per rapire, come una principessa medievale, una statua destinata al potente ministro cinese della Cultura, Xao Chan-su. Lungo la penisola, nello scenario di abbazie e conventi quasi abbandonati, avvengono fatti cruenti e razzie. Solo col ritrovamento all'interno del sacrario di Antonio Canova, ai Frari, del testamento del grande scultore assieme a quello di Napoleone Bonaparte stilato in extremis a Sant'Elena, emerge la possibilità di restituire a Roma un ingente tesoro che potrà forse contribuire a invertire il corso della storia.
12,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.