Libri di Caterina Ceccuti
Nero addosso
Caterina Ceccuti
Libro: Libro in brossura
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2022
pagine: 128
Lidia è una pittrice quarantenne, ancora bella eppure morta dentro da quando, sette anni fa, ha perso il figlio ancora piccolo, misteriosamente scomparso in un parco. Da allora i suoi dipinti, che prima erano perfetti nello stile ma privi di vita, hanno smarrito la tecnica per lasciar spazio all’emozione: come se aver perduto l’anima avesse permesso ai quadri di averne una propria. Una notte Lidia incontra un ragazzino di dodici anni. Ha gli occhi nero petrolio, lo sguardo tagliente. Le sue piccole mani nervose che non trovano mai pace raccontano di un passato e di un presente tormentati. La sua storia, segnata dai traumi dello sfruttamento minorile, si intreccerà con quella della protagonista, in una vicenda il cui ritmo serrato conduce il lettore in un valzer di emozioni forti quanto inattese.
T'insegnero' la notte
Caterina Ceccuti
Libro: Libro in brossura
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2020
pagine: 288
“Una donna bianca, sui settanta o forse più, con indosso un abito nero. Ecco cosa ho visto ieri sera. Aveva dita livide, mani sul grembo. Era morta, non c'è dubbio”. Cris, giovane giornalista fiorentino, gestisce un ufficio stampa assieme all'amico Graziano. Una sera d'estate è testimone di un fenomeno ai limiti del paranormale, una spaventosa apparizione che inizia ben presto a tormentarlo. Travolto dalla paura e dallo sconforto, si sente trascinato verso la follia. A nulla vale l'aiuto di medici ed esperti, neppure quello dell'ex fidanzata Alessandra. Ma una rivelazione inaspettata metterà in discussione molte sue certezze e lo costringerà, una volta per tutte, a fare i conti con se stesso.
Le geometrie dell'amore
Caterina Ceccuti
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2017
pagine: 192
Nicanore Morelli è un giocatore d'azzardo, tanto esperto da sembrare infallibile e destare più di un sospetto. Silvia Liguori, giovane laureanda in giornalismo, si è innamorata di lui, ma c'è un problema: a separare i due c'è quasi un secolo di storia. Ma se esistono forze che nemmeno lo spazio e il tempo possono contrastare, Silvia può riuscire a tornare nel passato e salvare "Nic" da un impietoso destino. Ad aiutarla c'è Riccardo Sirigatti, giornalista che ai primi del Novecento scrive per la rivista fiorentina «Bric à Brac», e la cui specialità non può che essere il sovrannaturale...
La generatrice di miracoli
Caterina Ceccuti
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2014
pagine: 132
Primi del Novecento: a Riccardo Sirigatti, giornalista sportivo della rivista fiorentina "Bric à Brac", il direttore decide di affidare una rubrica dedicata al sovrannaturale. Cinico per indole e scettico per natura, Sirigatti s'imbatte nella storia di Teresa R., un'anziana signora che abita un casale diroccato affacciato sulle colline toscane. Ma con il procedere dell'intervista, quella che al giornalista sembrava di primo acchito una "noiosa biografia lenta a scorrere" si trasforma inaspettatamente nell'intensa rievocazione di un'avventura incredibile, ai confini del sovrannaturale, che Teresa ha condiviso in gioventù con la sorella Lisa. L'incredulità dell'uomo andrà scardinandosi con l'incalzare della tensione emotiva e con l'addensarsi del mistero che avvolge l'esistenza di Teresa e il suo racconto.
Voa voa
Caterina Ceccuti
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2013
pagine: 170
"Quando mi dissero che Maria, la mia Maria, si era ammalata senza possibilità di guarire, ho pensato di prendere Dio e di tirarlo giù dal cielo per costringerlo a cambiare i suoi piani. Intanto, mentre neanche me ne rendevo conto, era Lui che tirava su me, muovendo i fili del mio destino secondo il Suo solito, imperscrutabile disegno. Però, in questa mia storia fatta di amore, mostri, accettazione e perdita infinita, c'è una cosa su tutte a cui proprio non sono riuscita a rassegnarmi: chi per primo pronunciò il nome del male che affligge mia figlia, definì 'bambini farfalla' quelli come Maria. Farfalla nel senso che durano il tempo di una stagione sola, poi spariscono senza lasciare traccia. Allora mi è venuta voglia di scrivere di lei, perché più persone possibile potessero innamorarsene com'è successo alla mia famiglia. E per dimostrare che con le farfalle, la mia Maria, ha in comune soltanto la bellezza".