Libri di Caterina Frustagli
Divisioni senza resto
Caterina Frustagli
Libro: Libro rilegato
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2017
pagine: 48
"A scuola mi hanno insegnato che siamo tutti uguali e che tutti meritiamo rispetto. A scuola mi hanno insegnato che le ingiustizie non si subiscono e che si lotta per quello in cui si crede. A scuola mi hanno insegnato che tra amici ci si aiuta nelle difficoltà e ci si difende nelle guerre (ecco, qui forse io e Roxy abbiamo un po’ esagerato). A scuola mi hanno insegnato che la verità è sempre la cosa migliore, perché è l’unica che ci rende migliori! (bella questa, eh?)". Una storia di diversità, quella tra Francesco e Valentino, che si trovano e si uniscono per vincere il Gran Premio più importante della loro vita. Età di lettura: da 7 anni.
Primo Levi davanti all'assurdo. Dire l'indicibile
Caterina Frustagli
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2016
pagine: 164
Perché non possiamo prescindere dalla Shoah come evento paradigmatico di sopraffazione dell'uomo sull'uomo? Adorno riteneva che non fosse più possibile scrivere poesia dopo Auschwitz, tanta era stata la violenza annichilente dell'universo concentrazionario dei Lager. La ferocia nazifascista spezza le vite di milioni di deportati, ne nega l'identità, privandoli di ogni forma di diritto. Il comando tedesco distrugge i legami comunitari, sovverte le leggi della società, istituendo una macchina per l'annientamento dell'uomo. Contro l'ideologia della razza, la parola dei testimoni sopravvive e si erge a difesa. Primo Levi, scampato all'inferno, forgia nel suo laboratorio di chimico, testimone e scrittore una parola inscalfibile, resistente all'oltraggio. L'autrice entra in questo laboratorio e prova ad osservarne le componenti linguistiche, psicologiche e sociali che, come reagenti di potenza straordinaria, innescano nel lettore reazioni emotive di un'intensità straordinaria. Primo Levi con ustionante pacatezza ci richiama, di fronte ai crimini commessi, al nostro ruolo di giudici, affinando la nostra capacità di riflettere sul contagio del male.