Libri di D. Lavaroni
Colpevole perché partigiano
Giuliano Rapotez
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 233
Il libro narra, in forma autobiografica, la complessa storia di Luciano Rapotez che, a sedici anni, entra nel PCI e contestualmente, espulso dalla scuola, inizia il suo apprendistato nei cantieri navali muggesani. Reclutato in Marina, inizia la sua collaborazione con i partigiani jugoslavi: lavora all'acquisizione di armi e materiali da inviare alla Resistenza. L'8 settembre '43 scappa da La Spezia e rientra a Trieste. Entra a far parte del Battaglione Triestino partecipando alla battaglia di Hrpelje e Kozina, immediatamente successiva a quella di Gorizia. Viene poi rievocata la vicenda della strage di San Bartolomeo, (16 settembre 1946); lo sfondo è quello della Cortina di Ferro e la questione, rimasta in ombra per nove anni, esplode subito dopo il passaggio di Trieste all'Italia. Il nuovo questore e il nuovo commissario decisero allora di trovare ad ogni costo i colpevoli, individuandoli tra gli ex partigiani comunisti, considerati filo-slavi. L'arresto, le torture in Questura, nelle mani di una banda di aguzzini che non aveva niente da imparare dalla bande dell'epoca nazifascista, gli anni di carcere costituirono una prova terribile. Nel periodo di restrizione ricevette la visita in carcere dell'allora Ministro della giustizia Aldo Moro, ispirato dal vescovo di Trieste, Mons. Santin, convinto dell'innocenza di Luciano. L'uscita dal carcere non fu la liberazione dall'incubo. La famiglia si era dissolta e Luciano dovette ricominciare una vita nuova. Introduzione di Moni Ovadia.
Nome di battaglia «Carnera». Storia del partigiano dei G.A.P. Arturo Nassig
Arturo Nassig
Libro
editore: Kappa Vu
anno edizione: 2009
pagine: 152
Figlio di una famiglia contadina molto povera nel Friuli del ventennio fascista, soldato nella guerra di aggressione in Jugoslavia, partigiano gappista dopo l'8 settembre, perseguitato nel dopoguerra dalla Repubblica nata dalla Resistenza e costretto all'esilio in Jugoslavia, la vita di Arturo Nassig, come tanti della sua generazione, è fortemente intrecciata con i grandi avvenimenti del XX secolo. Leggere la sua storia ci può aiutare a comprendere meglio le vicende di queste terre e del confine orientale di cui tanto si parla in questi anni in Italia, molto spesso senza cognizione di causa.