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Libri di Davide Carlucci

La rivoluzione del Sud. Perché il Mezzogiorno può cambiare l'Italia

La rivoluzione del Sud. Perché il Mezzogiorno può cambiare l'Italia

Davide Carlucci

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2025

pagine: 200

Esiste un Sud ancora poco visibile, che sfida gli stereotipi. È il Mezzogiorno che ha scelto di reagire alla marginalizzazione e alla colonizzazione imposte da una parte della politica e dell’economia. Il racconto di un giornalista che, diventato amministratore, ha dato vita alla prima rete di sindaci meridionali, rivendicando una distribuzione equa dei fondi del pnrr, lo strumento che oggi sta trasformando le città del Sud. I sindaci si sono ribellati, guidando la protesta contro l’autonomia differenziata - il tentativo di dividere l’Italia in base alla ricchezza - e chiedendo una nuova agenda politica nazionale che rimetta il Mezzogiorno al centro. Una parte del Paese che, in questi anni, ha saputo opporsi alle mafie, valorizzare i beni confiscati alla criminalità e riscoprire la propria identità attraverso la letteratura e la musica. Oggi, questo Mezzogiorno è in grado di proporre all’Europa un modello di sviluppo alternativo. Prefazione di Marco Esposito.
16,00

Banche e mafia, il grande affare

Banche e mafia, il grande affare

Davide Carlucci, Giuseppe Caruso

Libro: Libro in brossura

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2013

pagine: 208

Un legame perverso, che continua a segnare il destino dell'Italia. Questo è il rapporto tra mafie e banche nel nostro paese, un connubio tra due poteri che hanno in comune il medesimo obiettivo: i soldi. Da una parte, l'esigenza dei mafiosi di riciclare o coprire i proventi delle attività criminali, dall'altra la logica del profitto perseguita dalle banche, magari chiudendo un occhio sull'affidabilità di certi clienti. L'inchiesta condotta dagli autori raccoglie alcune fra le storie più significative che emergono ogni giorno in Italia, tristemente definito il "regno delle mafie e delle banche". Un regno in cui nessuno chiede conto agli istituti di credito, chiusi nella loro aura di rispettabilità, del loro oggettivo sostegno alla criminalità organizzata. Un regno che mai potrà cambiare fino a quando "il sistema legislativo non avrà deciso di far pagare sul serio, ai custodi del nostro denaro, la responsabilità di aver permesso che i risparmi dei cittadini onesti possano mescolarsi con le ricchezze di chi trae profitto dalla violenza, dal sopruso e dalla morte".
13,00

Magna magna

Magna magna

Davide Carlucci, Giuseppe Caruso

Libro: Libro in brossura

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2012

pagine: 268

La formula magica dei comitati d'affari italiani, negli anni della crisi, ormai è una sola: grandi eventi. È così che politici, imprenditori, burocrati e criminali riescono a spillare soldi a uno Stato che toglie a pensionati, studenti e operai, ma trova sempre miliardi di euro da destinare a manifestazioni di cui si potrebbe tranquillamente fare a meno. O quantomeno organizzare senza sprechi. Dalle Olimpiadi invernali di Torino 2006 al prossimo Expo milanese, passando per gli uomini della "Cricca": in un piccolo giro d'Italia, i disastri provocati da comportamenti troppo spesso ignorati dalla pubblica opinione. Mentre nel capoluogo lombardo terreni privati vedono più che decuplicare il loro valore grazie all'Expo del 2015, a Torino si contano gli impianti chiusi e i debiti che dopo i Giochi olimpici hanno portato la città della Mole a diventare il comune più indebitato d'Italia. A Trapani le regate di vela sono l'occasione per far concludere affari d'oro alla mafia e ai suoi sodali, mentre in Valtellina si assiste impotenti di fronte allo scempio ambientale. Non è giunta l'ora di dire basta?
14,00

Un paese di baroni. Truffe, favori, abusi di potere. Logge segrete e criminalità organizzata. Come funziona l'università italiana

Un paese di baroni. Truffe, favori, abusi di potere. Logge segrete e criminalità organizzata. Come funziona l'università italiana

Davide Carlucci, Antonio Castaldo

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2009

pagine: 309

Questo libro racconta l'università dei privilegi e anche l'università di chi lavora seriamente tutti i giorni e per pochi soldi. Le storie e le testimonianze di chi si è ribellato contro i concorsi truccati rivelano un sistema fortissimo, basato molto sull'obbedienza e molto meno sul merito: esistono delle vere e proprie gerarchie nazionali per ogni disciplina, chi occupa il vertice comanda su tutti. Un sistema tanto chiacchierato, e oggetto di generale indignazione, ma che fino a oggi tutti hanno accettato. Importante era non fare i nomi. Funziona così l'università. Stipendi d'oro assegnati con un criterio gerontocratico (basta qualche anno di anzianità per guadagnare più del 90 per cento dei professori americani). L'impegno spesso è risibile (il "tempo pieno" di un professore ordinario è 3 ore e 39 minuti al giorno, mentre i ricercatori spesso si dedicano totalmente alla didattica), i più furbi arrotondano bene con le consulenze. E poi le lobby: "bianche", "rosse" e "nere" (senza dimenticare Comunione e liberazione e l'Opus Dei). Chi non sta alle regole, è fuori. Studenti, dottorandi e ricercatori, magari dopo una vita di studio, esperienze all'estero e pubblicazioni in riviste autorevoli, aspettano il loro turno. Ma non è detto che ce la facciano. Anzi. Nascono blog e siti internet che danno voce alla loro frustrazione: per difendere l'università pubblica e la voglia di un futuro più onesto e più giusto.
14,60

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