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Libri di Davide Puca

Il valore delle differenze. Tipicità e terroir nella cultura alimentare

Il valore delle differenze. Tipicità e terroir nella cultura alimentare

Davide Puca

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Museo Pasqualino

anno edizione: 2021

pagine: 363

DOP, IGP, tipico, tradizionale, a chilometro zero, terroir, identità: negli ultimi decenni il cibo è entrato prepotentemente nelle nostre vite come fenomeno geografico e sociale, ancor prima che alimentare. Questo lavoro propone un’analisi semiotica del fenomeno attraverso quattro casi emblematici di costruzione della tipicità alimentare: quello del sistema dei marchi di qualità europei DOP, IGP e STG e del problema dell’origine; quello di un relais in Sicilia dove l’esperienza di permanenza è incentrata sull’apprendimento della cucina tradizionale; quello del linguaggio dei ristoranti “stellati” e della loro evoluzione – ormai d’obbligo – in templi dell’alta cucina locale; quello relativo alla vicenda italiana americana e il contributo dei ristoranti italiani a New York City nella definizione di stereotipi culturali complessi e in conflitto reciproco. Da nuovo genius loci, il cibo tipico trasforma i luoghi in origine o destinazione, e i loro abitanti in eredi e popolazione. È la cifra contemporanea del nostro essere autoctoni.
26,00

Forme della cucina siciliana. Esercizi di semiotica del gusto

Forme della cucina siciliana. Esercizi di semiotica del gusto

Libro

editore: Meltemi

anno edizione: 2020

pagine: 438

Sarde a beccafico, cuscus, minestra di tenerumi, caponata, pasta alla Norma, pasta con le sarde, involtini di carne, cassate e cannoli, fritture varie: ecco i più tipici piatti della tradizione gastonomica siciliana, stereotipi alimentari tanto amati sia dai turisti sia dai siciliani doc. Ma cosa rende così apprezzate queste pietanze? E, soprattutto, cosa fa sì che siano diventate fra le più rappresentative della cucina – e in generale della cultura – siciliana? Se la tradizione è un'innovazione riuscita, un'invenzione efficace, questo volume prova a spiegare, con gli strumenti della semiotica, attraverso quali dispositivi antropologici, discorsivi e testuali sia nata – e soprattutto si sia affermata – la tradizione culinaria siciliana. Ogni capitolo del libro prende in considerazione uno di questi piatti, scavando nel profondo della loro significazione e ricostruendone le forme semiotiche: quelle che fanno venire l'acquolina in bocca, sbandierando al tempo stesso una mitologica identità locale. Ne viene fuori un apparato culinario composito ma coeso, articolato sulla base di una serie di relazioni logiche che legano tra loro piatti e ingredienti, pratiche sociali e racconti dell'origine, preparazioni e degustazioni, cuochi e commensali.
28,00

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